Corona Virus
09 gennaio 2021 Covid Lombardia, accordo con medici famiglia: premi a chi vaccina di più Come riportato da ADN Kronos, in Lombardia saranno premiati con danaro i medici che vaccineranno di più. Sarà un esempio per le altre regioni? Accordo Regione Lombardia-medici di famiglia sulle vaccinazioni anti
Covid, previsto anche un premio per chi vaccinerà di più. Dopo i
confronti dei giorni scorsi, con la sigla dell'accordo i camici bianchi
di base avranno un ruolo significativo nell'immunizzazione della
popolazione generale a partire dalle prossime settimane, con la
disponibilità del vaccino Moderna. Fra i punti salienti dell'accordo, la
possibilità di procedere con le somministrazioni non necessariamente
negli studi medici, ma anche e soprattutto in strutture esterne in
collaborazione con enti locali, Ats e cooperative della medicina
generale presenti sul territorio e la previsione di un sistema di premi che scattano al raggiungimento di obiettivi di copertura. Missione vaccinare il più possibile e in maniera efficiente i lombardi.
In pratica, a partire da quando il medico assicura una copertura
vaccinale pari al 20% degli assistiti (in particolare fragili e cronici)
vengono riconosciute "delle aree di risultato economico", una sorta di
incentivi. E' questo uno degli aspetti previsti nel testo dell'accordo
firmato oggi con le rappresentanze sindacali dei medici di famiglia. Le
Ats definiranno al più presto un accordo aziendale che contenga i
dettagli, dalle tempistiche alle risorse. La premialità è stata definita
indicativamente intorno a 1.500 euro al raggiungimento del primo
livello di risultato. Nell'accordo è previsto anche l'avvio di una serie di riunioni del
tavolo fra Ats e rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei
medici di famiglia, che si incontreranno a cadenza quindicinale per
monitorare l'andamento delle attività di immunizzazione. Altra missione
importante affidata ai medici di famiglia riguarda anche le Rsa: il
supporto alla somministrazione dei vaccini anti Covid nelle strutture
socio sanitarie e sanitarie che manifestano difficoltà nel garantirla
nei tempi previsti dalla Direzione generale Welfare e concordati con le
Ats. L'adesione del medico a questa attività è volontaria e conseguente
alla rilevazione dei bisogni da parte dell'Ats. >>>articolo originale online>>> ... |