USA
14 febbraio 2025

Robert F. Kennedy Jr. confermato alla guida del Ministero della Salute nonostante il TRADITORE McConnell si sia schierato con i democratici

Robert F. Kennedy Jr. è stato confermato giovedì 13 febbraio come direttore dei servizi sanitari e umani, nonostante il senatore Mitch McConnell (R-INO) abbia votato contro.

La votazione è avvenuta dopo un'accesa battaglia nel Senato controllato dai repubblicani, che mercoledì 12 febbraio ha votato con il risultato di 53 a favore e 47 contro per invocare la chiusura, preparando la resa dei conti finale per la conferma. A Kennedy, da sempre scettico sui vaccini ed ex attivista ambientale, bastava una maggioranza semplice di 51 voti per ottenere la carica.



La nomina di Kennedy è stata una tempesta di fuoco politico fin dall'inizio. Le sue affermazioni passate che collegano i vaccini all'autismo e ad altri danni hanno scatenato una feroce reazione da parte dei Democratici, che lo hanno torchiato durante le controverse udienze di conferma del mese scorso. Ma nonostante le loro obiezioni, Kennedy è riuscito a destreggiarsi in questo campo minato, grazie anche a importanti senatori repubblicani che inizialmente erano titubanti ma che alla fine gli hanno dato il loro appoggio.

Divisioni nel Partito Repubblicano su RFK Jr.

Poiché i democratici della Commissione Finanze del Senato si sono rifiutati di accettare la nomina di Kennedy, la pressione è caduta sul senatore Bill Cassidy (Repubblicano della Louisiana), presidente della Commissione per la Salute, l'Istruzione, il Lavoro e le Pensioni (HELP) del Senato. Cassidy, anch'egli medico, aveva espresso perplessità sulla retorica anti-vaccini di Kennedy, ma alla fine gli ha dato il via libera, citando un lungo elenco di impegni assunti da Kennedy per garantire trasparenza e supervisione.

"Questi impegni, e la mia aspettativa che possiamo avere una grande relazione di lavoro per rendere l'America di nuovo sana, sono alla base del mio sostegno", ha detto Cassidy.

Kennedy ha conquistato anche le senatrici repubblicane Susan Collins (Maine) e Lisa Murkowski (Alaska), entrambe inizialmente scettiche. Murkowski ha ammesso di essere ancora diffidente nei confronti della posizione di Kennedy sui vaccini ma ha sottolineato il suo impegno a collaborare con il Congresso ed a prendere decisioni politiche basate sui dati.

Uno dei maggiori punti interrogativi è stato il senatore Mitch McConnell (Repubblicano del Kentuky), un convinto sostenitore dei vaccini perché ha contratto la poliomielite da bambino. McConnell ha votato contro la nomina di Kennedy, durante il voto finale di conferma.

Oltre ai vaccini, Kennedy ha promesso di dare una scossa all'HHS affrontando Big Pharma e l'industria alimentare, spostando l'attenzione dell'agenzia sulla prevenzione delle malattie croniche e sulla riforma della dieta. Il suo piano "Make America Healthy Again" (Rendere l'America di nuovo sana) prevede la revisione delle linee guida dietetiche, un giro di vite sui cibi ultra-processati e la necessità di affrontare le cause alla radice delle crisi sanitarie della nazione.

"Il nostro Paese non sarà distrutto perché sbagliamo l'aliquota fiscale marginale. Sarà distrutto se sbagliamo questo problema", ha dichiarato Kennedy, mettendo in guardia dai pericoli delle malattie croniche.

Da estraneo alla politica scelto da Trump per l'HHS

L'arco politico di Kennedy è stato a dir poco interessante. Democratico da sempre, ha spesso invocato l'eredità della sua famiglia: suo padre, l'ex senatore Robert F. Kennedy e suo zio, l'ex presidente John F. Kennedy. Ma negli ultimi anni ha costruito forti alleanze con figure conservatrici, in particolare per la sua opposizione ai vaccini.

Kennedy è balzato agli onori della cronaca lo scorso agosto, quando ha abbandonato bruscamente la sua candidatura presidenziale indipendente e ha appoggiato Trump, una mossa che ha scioccato molti esponenti dell’establishment democratico. Dopo aver criticato Kennedy per mesi, Trump lo ha abbracciato, definendolo "un uomo che è stato un incredibile campione per molti di questi valori che tutti noi condividiamo".



Trump non ha perso tempo a premiare la fedeltà di Kennedy, nominandolo per uno dei ruoli più potenti del governo federale.

La conferma di Kennedy arriva appena un giorno dopo che un'altra candidata al fulmicotone, l'ex rappresentante Tulsi Gabbard, è stata confermata come direttore dell'intelligence nazionale con un voto 52-48. Il voto di giovedì 13 febbraio ha confermato come previsto, RFK Jr. che adesso prenderà le redini dell'HHS.

https://www.zerohedge.com/political/maha-rfk-jr-confirmed-lead-hhs-despite-traitor-mcconnell-siding-democrats








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