IL DECLINO DELL'OCCIDENTE
20 gennaio 2025 Le spie occidentali fanno marcia indietro sulle accuse di SABOTAGGIO RUSSO Lo rivela il Washington Post Le rotture del cavo nel Baltico sono state probabilmente causate da incidenti marittimi, ha riferito il giornale, citando funzionari dell'intelligence di tre paesi
I recenti danni ai cavi elettrici e di comunicazione sottomarini nel Mar Baltico sono stati probabilmente il risultato di "incidenti marittimi" piuttosto che di sabotaggi russi, ha riferito domenica il Washington Post, citando diversi funzionari dell'intelligence statunitense ed europea. Nella comunità dell'intelligence occidentale sta emergendo un consenso sulla serie di incidenti che hanno colpito l'infrastruttura sottomarina nelle ultime settimane, e non vi sono prove di attività malevole, ha riferito il quotidiano. Le “comunicazioni intercettate e altre informazioni classificate”raccolte dalle nazioni occidentali indicavano che dietro gli incidenti c’erano equipaggi inesperti e navi mal tenute, hanno suggerito i funzionari dei tre paesi coinvolti nelle indagini. Funzionari statunitensi senza nome hanno detto al giornale che in ogni caso sono emerse "chiare spiegazioni", suggerendo che il danno fosse accidentale. Un funzionario europeo ha detto che le affermazioni iniziali sul coinvolgimento della Russia sono ora accolte da "controprove" che indicano il contrario. Le indagini si sono concentrate su tre incidenti che hanno coinvolto imbarcazioni in viaggio da e per i porti russi, verificatisi negli ultimi 18 mesi nei Paesi baltici, tra cui la rottura di un gasdotto nel Golfo di Finlandia nell'ottobre 2023, attribuita alla nave portacontainer Newnew Polar Bear, e i danni a due cavi presumibilmente causati dalla nave portarinfuse Yi Peng 3 a novembre. L'ultimo incidente è avvenuto a fine dicembre, quando una petroliera presumibilmente legata alla Russia, la Eagle S, avrebbe trascinato la sua ancora sul cavo elettrico EstLink 2 che collega Finlandia ed Estonia. La nave è stata abbordata e sequestrata dalle autorità finlandesi, con gli investigatori che hanno affermato che alla nave mancava una delle sue ancore. Mosca ha respinto le insinuazioni che la ritenessero responsabile degli incidenti nei Paesi Baltici. "È abbastanza assurdo continuare a dare la colpa alla Russia per tutto senza alcuna ragione", ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov a novembre.
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