Riproponiamo questo interessante articolo scientifico pubblicato nel 2018 dal Gris-matera
Il
caso "Gloria Polo"
Ormai
da diverso tempo si cerca di diffondere, tramite conferenze e
pubblicazioni, una presunta esperienza soprannaturale che vede come
protagonista la sig.ra Gloria Polo.
Ci è parso così doveroso
approfondire la questione analizzando i fatti narrati e le
affermazioni.
Introduzione
Gloria
Costanza Polo Ortiz nasce il 30/11/1958 a Neiva, Huila in Colombia.
Secondo quanto afferma,
svolge la sua professione di odontoiatra a
Bogotà.
Racconta
di aver avuto un incidente il 5 Maggio 1995. Sarebbe stata colpita
“mortalmente” da un fulmine,
mentre si trovava insieme al marito
e al nipote.
A
causa di questo evento avrebbe avuto la possibilità – dopo la
separazione dell’anima
dal corpo – di andare nell’Aldilà, dove
avrebbe incontrato diverse anime, visto e udito demoni,
parlato con
Nostro Signore Gesù Cristo, ed infine avrebbe ricevuto da Lui la
missione di divulgare
questa esperienza (mettendo in guardia coloro
che ascoltandola non osservassero questi avvertimenti).
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Documenti
e pubblicazioni
Le
pubblicazioni diffuse riportanti questa testimonianza sono
essenzialmente scritti in portoghese e in italiano.
Non risultano
pubblicazioni scritte in spagnolo, lingua madre della signora Polo.
Sono
disponibili su Internet numerosi video relativi a
conferenze-testimonianze tenute in varie parti del mondo
(molte in
Italia).
Documento
1: “Dall’illusione alla verità - Sono stata alle porte del
cielo e dell’inferno” –
Traduzione in lingua italiana della
conferenza tenutasi a Caracas (Venezuela) il 5 Maggio 2005, ad opera
di Padre Leone Orlando, missionario Scalabriniano;
Documento
2: “Sono stata alle porte del cielo e dell’inferno” –
Nuova testimonianza della dott.ssa Gloria Polo -
a cura di Flaviano
Patrizi, Himmel Associazione, anno 2011 (documento che viene
presentato
come l’unico verificato dalla stessa Gloria Polo);
Documento
3: Audio della Testimonianza dal vivo data a Matera presso la
Parrocchia “S. Giuseppe Lavoratore” il giorno 10 Marzo 2016,
registrazione a cura del GRIS Diocesano (nel testo della presente
relazione, quando citato, viene riportato tra parentesi quadre il
minuto della traccia audio)
Documento
4: “Sono stata alle porte del cielo e dell’inferno” –
Editrice Ancilla, anno 2015;
Documento
5: Testemunho Vivo – Estuvo en las puertas del cielo y del
infierno – Da ilusao à verdade (edizione in lingua portoghese,
anno 2014, diffusa in Portogallo)
Documento
6: Testemunho Vivo – Estuvo en las puertas del cielo y del
infierno – O livro da vida! - Da ilusao à verdade – Unica ediçao
autorizada no Brasil (edizione in lingua portoghese, anno 2009,
diffusa in Brasile)
Documento
7: DVD distribuito da "Himmel Associazione" che riporta
la Testimonianza tenuta a Varsavia il 25 Marzo 2009 e la trasmissione
del 28 Settembre 2009 del programma “Séptimo dia” sul canale
televisivo Caracol.
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L’evento
fisico: la fulminazione
Il
racconto
Il
resoconto dell’evento tragico del 5 maggio 1995[1],
che riporta la sig.ra Gloria,
si può sintetizzare nei seguenti
punti:
1
- Racconta
di essersi trovata insieme al marito e al nipote nei pressi della
Biblioteca dell’Università Nazionale di Bogotà allorquando un
fulmine colpì lei e il nipote che restarono “senza vita” a
terra. Il marito invece si salvò.
2
- Gloria
riferisce di essere stata per 2 ore in arresto cardiaco prima
dell’arrivo dei soccorsi. Lei avrebbe risposto alla rianimazione
cardio-polmonare dei soccorritori, suo nipote, invece, è deceduto.
3
- Gloria
giustifica il ritardo dei soccorsi con la permanenza di elettricità
residua sul luogo dell’accaduto, che impediva l’avvicinarsi dei
soccorritori.[2]
4
- Il
marito avrebbe subito degli spasmi muscolari a causa della
elettricità che sarebbe rimasta nell’acqua[3]
e, nonostante questi, sarebbe riuscito a raggiungere un albero per
arrampicarvisi.
5
- Il
fulmine, che colpì il nipote, sarebbe stato attratto da una
medaglietta di quarzo[4]
al collo di quest’ultimo.
6
- Il
fulmine sarebbe uscito dal piede destro di Gloria, che afferma: “Io
prima, ero più alta rispetto a dopo la folgorazione.”[5]
7
-
In
seguito a questi effetti, oggi Gloria afferma: “devo indossare
scarpe di gomma,
perché se no mi passa la corrente, soprattutto
sulla gamba destra, dove il fulmine si scaricò.
Però per ogni passo
claudicante che do, e a volte per il dolore causato dalla corrente,
posso dire “grazie Gesù” "[6]
Considerazioni
in merito ai fenomeni fisici
La
narrazione degli eventi, così come riportati dalle fonti prese in
esame, presenta diversi aspetti problematici:
8
- La
permanenza dell’elettricità nel terreno e nel corpo umano subito
dopo la scarica di un fulmine è del tutto
priva di fondamento
scientifico: l’evento “fulmine” è la conseguenza della rottura
del dielettrico (l’aria) a causa dell’alta differenza di
potenziale che si crea tra la terra e le nubi. Alcune frazioni di
secondo dopo il fulmine,
le cariche elettriche si sono ricombinate e
non c’è alcuna corrente elettrica residua.
9
- L’impossibilità
dei soccorsi a causa dell’elettricità, presente su un sito o sul
corpo della vittima
immediatamente dopo l’evento di fulminazione, è
una falsa credenza; si tratta di uno dei tanti miti relativi
ai
fulmini in quanto induce pericolosamente a credere di non poter
intervenire velocemente in questi casi.
È invece vero esattamente il
contrario ed è importante che in tali casi, che spesso provocano
arresto cardiaco, l’intervento di rianimazione cardiaca avvenga
quanto più tempestivamente possibile.[7]
È pertanto del tutto inverosimile che il personale medico abbia
atteso ben due ore prima di intervenire.
10
- L’affermazione
secondo cui a distanza di 20 anni una corrente elettrica fluisca
dalla gamba verso terra,
qualora non si indossino scarpe con suola in
gomma, risulta scientificamente infondata.
Infatti l’eventuale
accumulo momentaneo di cariche elettriche determinerebbe
immediatamente una scarica
(tipo quella che si sperimenta a volte
uscendo dall’automobile – che si verifica invece più facilmente
proprio indossando scarpe con suola isolante) nel momento stesso in
cui una qualsiasi parte del corpo dovesse venire a
contatto con un
materiale conduttore. In ogni caso un tale fenomeno di carica e
scarica non sarebbe in alcun
modo riconducibile ad un evento,
peraltro assai remoto, di fulminazione.
11
- Anche
l’affermazione secondo cui la medaglietta di quarzo avrebbe
attirato il fulmine non trova
riscontro scientifico. Si tratta di
un’altra falsa credenza secondo cui gli oggetti metallici
attrarrebbero
i fulmini.
[8]
Per di più, il quarzo non è un conduttore di elettricità.
12
- Non
si ha evidenza medico/scientifica di una relazione tra corrente
elettrica/ustione
e alterazione della lunghezza delle ossa.
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Aspetti
Medici
Resoconto
della storia clinica
Gloria
afferma di essere stata attraversata da un fulmine, che sarebbe
entrato nel suo corpo dal braccio sinistro,
avrebbe “svuotato
completamente la mammella sinistra, lasciando solo il capezzolo”,
avrebbe
fatto “sparire la carne del ventre e delle costole”,
carbonizzato le gambe e sarebbe uscito dal piede destro.
Lungo il
percorso avrebbe carbonizzato il fegato, i polmoni, i reni e le ovaie
che “divennero come uva passa,
anche a causa del fatto che
utilizzavo una spirale di rame”. È stata ricoverata presso un
ospedale pubblico,
dove sono stati praticate i primi interventi
chirurgici di fasciotomie agli arti inferiori.
Riferisce
di aver avuto un secondo arresto cardiaco in sala operatoria e di
essere stata trasferita in un secondo
ospedale, la clinica san Pedro
Clavér di Bogotà del Seguro Social (struttura ospedaliera con
assicurazione
sanitaria privata), dove dice di essere stata in coma
per tre giorni, intubata per grave insufficienza respiratoria,
e in
insufficienza renale.
Riferisce
di non essere stata dializzata, perché i medici ritennero che la
dialisi sarebbe stata inutile,
vista “l’inefficienza totale”
dei suoi reni. Dopo i tre giorni di coma si risvegliò e, dopo altri
due giorni,
i medici staccarono ogni presidio di ventilazione
assistita e cominciarono le cure per lo sbrigliamento
e la
riepitelizzazione degli arti inferiori. Un mese dopo questi
trattamenti, fu trasferita dal quinto al settimo
piano della clinica
San Pedro Clavér.
A
suo dire, però, i medici le proposero l’amputazione degli arti
inferiori per la mancata risposta clinica
alle diverse procedure
medico-chirurgiche attuate. L’amputazione sarebbe stata effettuata
dopo tre giorni,
ma la mattina dell’intervento la signora poté
posizionarsi in stazione eretta e i medici decisero, così,
di
proseguire la riabilitazione motoria. Gloria riferisce che ancora
persisteva la lesione epatica,
ma dopo “esami nucleari”, i medici
conclusero che la sua vita non sarebbe stata in pericolo.
Residuava
la lesione alla mammella sinistra e alle ovaie.
Dopo
un anno e mezzo dall’accaduto la donna ha avuto una figlia,
con
restitutio ad integrum della
ghiandola mammaria e dell’apparato genitale.
Considerazioni
Gloria
afferma di essere stata soccorsa dopo due ore dalla folgorazione,
restando in arresto cardiaco.
Dall’intervista al medico che ha
prestato il primo soccorso[9],
dott. Nairo Cano, si evince che dal momento
in cui lui è
intervenuto, ha constatato l’assenza di attività cardiaca, ha
eseguito le manovre di rianimazione
cardio-polmonare con successo,
sono trascorsi 3-5 minuti. Nulla si dice del riferito intervallo di
due ore
tra l’evento e il primo soccorso.
Secondo
le linee guida dell’ERC (European Resuscitation Council), attuando
una defibrillazione
entro 3-5 minuti dall’arresto
cardio-circolatorio, si determina una sopravvivenza dal 50 al 75% dei
casi.[10]
È
noto da studi di elettrofisiopatologia che la fasciotomia precoce
(incisione delle fasce muscolari)
nelle ustioni estese da corrente
elettrica ad alto voltaggio rappresenta la prima linea di trattamento
per la decompressione dei vasi e dei nervi delle zone interessate per
ridurre il rischio di sepsi,
grave insufficienza renale, necrosi
estese, con conseguente riduzione dei tempi di ripresa funzionale
degli arti ustionati.[11]
Gloria
riferisce di non essere stata dializzata, durante il coma indotto,
perché i medici ritennero che la
dialisi sarebbe stata inutile,
vista “l’inefficienza totale” dei suoi reni.
L’affermazione
è in contrasto con i principi terapeutici del trattamento dialitico.
Esso, infatti,
viene praticato proprio in caso di insufficienza
renale acuta o cronica non responsiva a trattamento
diuretico
intensivo.
Inoltre,
sulla rivista Burns
del Febbraio 1994 fu pubblicato un lavoro che esortava l’utilizzo
della terapia intensiva dialitica in caso di grave insufficienza
renale acuta in pazienti ustionati[12];
i medici che hanno curato la signora Gloria erano, quindi, a
conoscenza del valore terapeutico
del trattamento e, se quest’ultimo
non fu preso in considerazione, molto probabilmente le condizioni
cliniche della paziente non lo richiedevano.
Non
è chiaro il luogo dove sarebbe stata curata. Nel suo racconto parla
di un “generico” ospedale
pubblico che l’avrebbe accolta per le
prime cure e dice anche che per assenza di posti letto e di barelle
sarebbe stata adagiata per terra su un lenzuolo.
Poi
è stata trasferita nella clinica san Pedro Clavér di Bogotà del
Seguro Social (una struttura privata),
dopo aver avuto un secondo
arresto cardiaco, per ricevere le cure intensive del caso. Lì
afferma
di essere rimasta fino al giorno della dimissione.
Dall’unico
certificato medico che Gloria ha prodotto per testimoniare
l’accaduto, si evince che
fu subito ospedalizzata nella clinica san
Pedro Clavér di Bogotà del Seguro Social,
dove vennero praticate le
manovre rianimatorie, le prime fasciotomie e lavaggi delle ustioni.
In seguito, per l’insorgenza di un’insufficienza respiratoria, fu
trasferita presso l’unità di cure
intensive della clinica Assistir
e, dopo stabilizzazione delle condizioni cliniche, ritornò nella
clinica san Pedro Clavér di Bogotà del Seguro Social per continuare
le terapie medico-chirurgiche
e la riabilitazione motoria.
Non
è chiaro perché non si parli delle lesioni cutanee che, invece,
sono le più probabili in questo
tipo di evento, ossia le lesioni nel
punto di ingresso e di uscita del fulmine.
Non
si fa menzione altresì di arresto cardiaco, coma, seno distrutto,
organi carbonizzati, né di
una situazione grave delle gambe tale da
richiederne l’amputazione.
Quindi
a fronte delle affermazioni circa la guarigione miracolosa dei
diversi organi,
la documentazione che viene presentata (vedi di
seguito) risulta essere molto carente.
Documentazione
medica
Questi
certificati medici sono i soli reperibili sia online che sulle
pubblicazioni cartacee.
Trascrizione
della parte scritta a penna
Resumen
historia clinica Fecha de elaboracion A 95 | M Mayo | D 20 certifico
que atendí
a Gloria Costanza Polo Ortiz Edad 36 a(ños) Fecha en que
consulto
por primera vez al suscrito 5 mayo 95 Los primeros sintomas
de la enfermedad fueron:
Quemaduras x Electricidad (Rayo), Trauma
sistemico Fecha en que parecieron 5 Mayo 95
Diagnostico clinico
Quemaduras Electricas (Rayo) Nombre de la intervercion o del
tratamento:
lavado, desbridamiento, fasciatomias MMII (miembros
inferiores) paciente que sufriò
politraumarismo y quemaduras x
electricidad (rayo) el dia del ingreso se iniciò reanimacion,
lavado, desbridamiento. Se evidencia diminucion en la presion de los
miembros
inferiores el 6 may 95 por lo qual se practica nuevo lavado
y fasciotomia de MMII
por parte del servicio de ortopedia. Presenta
deterioro multististemico con diminucion
del gasto urinario y falta
vintilatora por lo qual se remite para manejo de UCI a la clinica
ASSISTIR, en donde se logra manejar la falta ventilatoria. Regresa a
la
clinica san Pedro el 9 mayo 95; se continua con manejo medico y
curacion de sus
areas quemadas y de las fasciotomias. reaciona
satisfactoriamente con epitelización
de las quemaduras y delas
fasciotomias. Persiste lesion hepatica y lesion muscular y nervosa
de
MMII, las cuales deben evaluarse periodicamente. El 25 mayo 95 es
dada de alta por Crastica,
continuando a cargo del servicio de
riabilitacion en donde se encuentra hospitalizada actualmete.
DRA
Maria Lucia Martinez.
Traduzione
in italiano
Sintesi
storia clinica Data di elaborazione Anno 95, Mese Maggio, giorno 20.
Certifico che ho assistito a Gloria Costanza Polo Ortiz Età 36 anni.
Data nella quale consulto per la prima volta al sovrascritto 5 maggio
1995.
I primi sintomi dell’infermità furono: Bruciature elettriche
(fulmine), trauma sistemico
Data nella quale apparvero 5 maggio 1995
Diagnosi clinica Bruciature elettriche (fulmine)
Nome dell’intervento
e del trattamento: lavaggio, sbrigliamento, fasciatomia arti
inferiori.
Paziente che ha sofferto politrauma e bruciature per
elettricità (fulmine)
il giorno dell’ingresso si iniziò la
rianimazione, lavaggio, sbrigliamento.
Si evidenza diminuzione nella
pressione degli arti inferiori il 6 maggio 1995,
perciò si pratica
nuovo lavaggio e fasciotomia degli arti inferiori da parte del
servizio di ortopedia.
Presenta deterioramento multi sistemico con
diminuzione del flusso urinario e
insufficienza ventilatoria per ciò
si rimette per la gestione dell’unità di cura intensiva
alla
clinica Assisitir, nella quale si riesca a gestire l’insufficienza
ventilatoria.
Ritorna alla clinica san Pedro il 9 maggio 1995; si
continua con la gestione medica
e la cura delle sue aree bruciate e
delle fasciotomie. Reagisce soddisfacentemente
con epitelizzazione
delle bruciature e delle fasciotomie. Persiste lesione epatica e
lesione muscolare e nervosa degli arti inferiori, i quali devono
valutarsi periodicamente.
Il 25 maggio 1995 viene dimessa […]
continuando a carico del servizio
di riabilitazione nel quale si
trova ospedalizzata attualmente.
8
giugno 1995 – Clinica san Pietro Claver – riabilitazione
La
paziente presenta come sequela delle sue bruciature elettriche
(fulmine)
lesione parziale del nervo sciatico in forma bilaterale con
maggior compromissione
del nervo sciatico poplitèo esterno
(bilaterale). Si trova in trattamento intensivo di terapia fisica;
richiederà ortosi corte bilaterali per camminare. Si è data
invalidità fino al 5 luglio 1995
e le seguenti invalidità
dipenderanno dalla loro evoluzione. Dottoressa Maria Lucia Martinez.
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Aspetti
antropologici
Gloria
Polo prima dell’evento
Da
quanto essa stessa racconta, Gloria ha sempre vissuto con nessuna
attenzione
per i valori cristiani, essendo sostenitrice dell’aborto,
dell’eutanasia,
dell’adulterio e di una vita orientata
esclusivamente ai piaceri e al benessere fisico,
utilizzatrice di
filmografia pornografica e alcol, molto propensa ad attirare su di sé
l’attenzione.
Oltre a questo, in base a ciò che ella stessa
afferma, era dedita alla ricerca di esperienze paranormali.
Raccontando
della sua vita prima dell’evento, afferma: <
e
credevo di vedere vite passate.
Vedevo addirittura in queste
regressioni ipnotiche
la
mia bisnonna reincarnata,
ma non era vero, erano tutti lì
nell’eterno presente.>>[13]
E
ancora: <[della
sala operatoria, ndr] terminarono
tutti quei poteri che avevo acquisito,
che non mi servivano a niente
e cado come in un abisso.>>
[14]
L’evento
sicuramente traumatico per la vita di Gloria è stato
l’aborto
volontario all’età di sedici anni.
Gloria
Polo oggi
Da
quanto riportato dal suo traduttore e accompagnatore in Italia,
il
sig. Flaviano Patrizi, la vita di Gloria è ora radicalmente cambiata
e vivrebbe una vita di fede,
continuando la sua attività di
odontoiatra a Bogotà.
In
alcune pubblicazioni vengono riportate lettere di referenze di alcune
persone del clero di Bogotà
(si veda di seguito).
Svolge
numerosi e frequenti viaggi in Italia al fine di raccontare questa
presunta esperienza mistica.
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I
contenuti della testimonianza
Presunta
esperienza mistica ed Esperienze fuori dal corpo (OBE)
Fenomeno
centrale nel racconto di Gloria è la separazione dell’anima dal
corpo e
la successiva azione dell’anima sia nell’Aldilà che, in
modo sensibile, nel mondo terreno.
1
- La
separazione dell’anima dal corpo sarebbe avvenuta per ben due
volte: la prima al momento
della fulminazione e la seconda durante
l’anestesia;
2
- Il
marito vede le anime della moglie e del nipote uscire dai corpi;[15]
3
-
L’anima
separata dal corpo (la seconda volta) scappa di qua e di là nella
stanza, cercando
di rientrare nel corpo;[16]
4
-
La
sua anima sarebbe stata afferrata dai piedi dall’Arcangelo Michele
e ciò le avrebbe
impedito di cadere nella voragine;[17]
5
- L’anima
separata dal corpo (e conservando la stessa forma fisica del corpo)
ha interazioni
sensibili con il mondo dei vivi:
6
- Avrebbe
raggiunto la figlia (viva) e l’avrebbe abbracciata, provocando un
effetto sensibile
su quest’ultima che avrebbe percepito
l’abbraccio, rimanendone scossa;[18]
7
- L’anima
del nipote, che muore a causa del fulmine, abbraccia la mamma,
mentre
svolge faccende domestiche; questa cade a terra presa dal forte
sconforto;[19]
8
- L’anima
disincarnata grida e viene udita dalla sorella che si trova vicino al
corpo senz’anima;[20]
Altre
affermazioni
Il
giudizio particolare viene rinviato
Gesù
afferma che lei sta per morire[21]
e la invita a sentirsi bisognosa della Sua misericordia.[22]
Dinanzi
al Signore chiede il perdono e una seconda opportunità.[23]
Il
Signore le concede la seconda opportunità invece del giudizio che,
evidentemente,
non sarebbe stato positivo[24],
specificando che non è grazie alle preghiere dei familiari
“che è
normale che piangano” ma per quelle degli estranei.[25]
Mancanza
di sacerdoti e religiosi
Non
ci sono tante vocazioni (sacerdoti e religiosi/e) perché i futuri
sacerdoti/religiose,
vengono uccisi quando sono ancora nel grembo
materno (aborto).
<>[26]
Un
pantano di sperma
L’anima
del padre incontrata nell’Aldilà sta scontando la sua pena a causa
degli adulteri,
in un pantano, immersa fino al collo, costituito
dallo sperma delle eiaculazioni non sante,
cioè avute fuori dal
matrimonio. [27]
Moribondi
“trasportati” a Messa da Gesù
Quando
una persona in fin di vita chiede perdono, Gesù porta l’anima dove
si sta
celebrando una Messa affinché riceva il viatico, perché
nessuno può entrare in
Cielo se non riceve il Corpo e il Sangue di
Cristo.[28]
Peccati
che prendono forma
I
peccati sono esseri orripilanti che hanno uno sguardo di odio e
attendono
l’anima al suo distacco dal corpo;
Il
battesimo d’intenzione
<>[29]
La
comunità risponde del Pastore
“Fratelli,
guai a giudicare i sacerdoti del Signore! Della santità dei
sacerdoti
ne risponde avanti a Dio, infatti, la comunità nella quale
è stato posto il dono sacerdotale.
[…] La Voce meravigliosa me lo
fece capire dicendomi in Purgatorio:
«Chi ti credevi di essere per
erigerti a Dio e giudicare i miei unti? Essi sono di carne.
Chiederò
conto della loro santità alla comunità nella quale ho concesso il
dono del sacerdozio».” [30]
Le
anime delle persone morte suicide
“Compresi
che, coloro che in un momento di disperazione si erano tolti la vita,
dovevano rimanere lì, fra quei tormenti, fino a che sulla terra non
fossero trascorsi
tutti gli anni che avrebbero avuto ancora da
vivere: perché tutti quelli che si suicidano,
escono dall’Ordine
Divino.” [31]
“Mi
resi conto che erano anime suicidatesi in un momento di disperazione
e che, in questa tenebra
atemporale carica di odio, “attendevano
che passasse il tempo” che avevano rifiutato di vivere
per poi
essere sottoposte al giudizio particolare completo. Capisco che sia
improprio parlare
di scorrere del tempo in una dimensione priva di
esso, ma non so dirlo diversamente.” [32]
L’avvertimento
finale
La
signora Gloria Polo si ritiene depositaria di un messaggio importante
che le sarebbe
stato affidato dal Signore Gesù in persona:
<Guai
a chi, ascoltandoti, non cambierà, perché sarà giudicato con più
severità.
E questo vale anche per te, nel tuo secondo ritorno, per i consacrati
che sono i miei sacerdoti,
e
per chiunque altro che non ti darà ascolto:
perché non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire,
né peggior
cieco di chi non vuol vedere”.>>[33]
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Considerazioni
conclusive
Il
racconto della sig.ra Polo assume le sembianze di un viaggio
dantesco,
tra peccati che assumono connotati di esseri mostruosi e
anime che sperimentano
una sorta di contrappasso per i loro peccati e
si muovono e
interagiscono come esseri umani viventi.
Il
messaggio oggetto della testimonianza si presenta come un excursus su
una molteplicità di temi morali come adulterio, aborto, eutanasia, …
mescolato e incastonato
in varie rappresentazioni e affermazioni in
contrasto con la fede cattolica e con un
linguaggio a tratti
imbarazzante.
Gli
aspetti che maggiormente sono degni di rilievo sono:
L’attendibilità
dei fatti relativi all’incidente: che come abbiamo visto sono del
tutto
inverosimili dal punto di vista fisico e medico;
L’attendibilità
della persona: la quale presenta una storia legata ad una spiccata
ricerca
del sensazionale e di esperienze paranormali;
La
documentazione medica: non riporta nulla che abbia a che vedere con
le presunte
guarigioni nè tantomento con un passaggio dalla morte
alla vita;
La
presunzione di grande importanza data a questa presunta rivelazione
privata,
insieme alla necessità di divulgarla, minacciando anche
chi non dovesse seguirla,
è del tutto fuori dal senso e significato
che la Chiesa dà alle alle (reali) rivelazioni private,
che se pur
utili per la vita di fede, vanno ben distinte dall'unica e
necessaria Rivelazione;
La
diffusione di credenze relative all’attività dell’anima
disincarnata, antropomorfa,
che si muove nello spazio e capace di
interagire con i vivi in modo sensibile,
visibile nel momento della
separazione dal corpo, pone gravi contrasti con la fede cattolica.;
A
proposito di quest'ultimo punto riportiamo le osservazioni del
GRIS
di Campobasso-Bojano:
Il
Concilio di Vienne (1311 – 1312) (Denzinger-Schönmetzer, 902),
approvato da papa Clemente V, afferma dogmaticamente e quindi in
modo vincolante:
“Riproviamo come erronea e contraria alla verità
della fede cattolica,
ogni dottrina o tesi che asserisce
temerariamente o suggerisce sotto forma di dubbio che
la sostanza
dell’anima razionale o intellettiva non è veramente e per sé la
forma del corpo umano;
e definiamo, perché sia nota a tutti la
verità della pura fede e sia sbarrata la via ad ogni errore,
che
chiunque, in futuro, oserà asserire, difendere o sostenere con
pertinacia che l’anima
razionale o intellettiva, non è la forma
del corpo umano per sé ed essenzialmente,
debba ritenersi come
eretico”.
Chiaro
il tipico linguaggio della formulazione dogmatica: “Riproviamo”,
“contraria alla verità della fede”, “definiamo”, “in
futuro”, “eretico”.
Il magistero dunque afferma che l’anima
è la “forma del corpo umano” e che,
perciò, pur essendo
spirito è finalizzata ontologicamente al corpo, per cui,
uscita dal
corpo, non è come un angelo. Non ha neppure un corpo etereo simile
al corpo fisico.
L’antropologia biblica è estremamente
chiara al proposito, affermando sempre l’unità dell’uomo.
Esso
non è una dualità (anima e corpo), ma un’unità fatta di anima
(realtà spirituale)
e corpo (realtà fisica). La dualità è
propria della concezione reincarnazionista
alla quale anche Platone
aderiva. L’uomo nella Bibbia non si presenta per niente
come
un’anima dentro un corpo intercambiabile, ma ha la percezione
immediata del corpo e che quello è il suo corpo.
La
possibilità di andare nell'Aldilà e tornare "di qua" non
fa parte della fede cattolica.
Al riguardo ricordiamo quanto afferma
la lettera agli Ebrei (9,27):
"E come per gli uomini è
stabilito che muoiano una sola volta...".
Gloria
Polo pur dichiarandosi contro la reincarnazione afferma
le uscite
dell’anima dal corpo fisico, immaginando che l’anima abbia
un
corpo eterico, cioè il peri-spirito (involucro dello spirito),
inteso come un
duplicato etereo del corpo fisico esattamente come
affermato dalla dottrina spiritista,
portando proprio agli errori
antropologici dello spiritismo e della reincarnazione.
Oltre
agli errori propri dello spiritismo si evincono tratti delle
credenze sciamaniche legate alle fuoriuscite dal corpo (viaggi
extracorporei),
uscite che invece, nella nostra fede, non ci sono,
se non a morte avvenuta.
E a morte avvenuta non c’è rientro, se
non nella risurrezione.
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Posizioni
ufficiali della Chiesa
La
posizione della Arcidiocesi di Bogotà
Il
GRIS di Matera ha chiesto alla Arcidiocesi di Bogotà informazioni in
merito
all’avvio di un processo diocesano finalizzato all’indagine
e discernimento
dei presunti eventi soprannaturali (guarigioni
miracolose) e relativamente all’Imprimatur
eventualmente
concesso alle pubblicazioni diffuse dalla sig.ra Polo.
La
risposta pervenuta in data 8 Giugno 2016
dalla Cancelleria
dell’Arcidiocesi di Bogotà è la seguente:
Relativamente
alla sua comunicazione, ricevuta nella
Cancelleria della Arcidiocesi
di Bogotà, e in riferimento
alle esperienze soprannaturali e le
miracolose guarigioni
della signora Gloria Polo, la informo che a
seguito di una ricerca
nei nostri archivi, non si è trovata nessuna
informazione riconducibile
a nessun Processo Diocesano, né ci sono
autorizzazioni di questa
Arcidiocesi ad Imprimatur per nessuna
pubblicazione di quelle di cui c’è stata diffusione.
Indicazioni
della Conferenza Episcopale Italiana
La
CEI, a Marzo 2017, ha inviato comunicazione ai Vescovi italiani al
fine di SCONSIGLIARE l'organizzazione di eventi che vedano la
presentazione della testimonianza della sig.ra Gloria Polo.
Sulla
base di quanto sopra esposto, consigliamo ai fedeli che intendano
prendere parte agli eventi-testimonianza, invitare la sig.ra Gloria
Polo o utilizzare a scopo personale o comunitario le pubblicazioni
che riportano questa presunta esperienza, di rivolgersi
preventivamente al proprio Vescovo.
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Note
[1]
Non poniamo in dubbio il fatto della caduta del fulmine, con gli
effetti mortali sul nipote della sig.ra Polo.
[2]
Documento 2 pag.7
[3]
Documento 2 pag.7
[4]
Documento 2 pag.7
[5]
Documento 3 Audio al minuto [31:40]
[6]
Documento 3 Audio al minuto [59:45]
[7]
Myth: A lightning victim is electrified. If you touch them, you’ll
be electrocuted.
Fact:
The human body does not store electricity. It is perfectly safe to
touch a lightning victim to give them first aid. This is the most
chilling of lightning Myths. Imagine if someone died because people
were afraid to give CPR!
(http://www.lightningsafety.noaa.gov/myths.shtml NOAA
(National Oceanic and Atmospheric Administration“)
[8]
Myth: Structures with metal, or metal on the body (jewelry, cell
phones,Mp3 players, watches, etc), attract lightning.
Fact:
Height, pointy shape, and isolation are the dominant factors
controlling where a lightning bolt will strike. The presence of metal
makes absolutely no difference on where lightning strikes.
(http://www.lightningsafety.noaa.gov/myths.shtml
NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration“)
[9]
Documento 7 Programma televisivo
[10]
European Resuscitation Council Guidelines for Resuscitation 2015
Section 2. Adult basic life support and automated external
defibrillation (G.D. Perkins et al. - Resuscitation 95 (2015) 81–99)
[11]
Early decompression fasciotomy in the treatment of high-voltage
electrical burns of the extremities. Mann RJ, Wallquist JM South Med
J. 1975 Sep;68(9):1103-8
[12]
The dialysis debate: acute renal failure in burns patients. Davies
MP1, Evans J, McGonigle RJ. Burns. 1994 Feb;20(1):71-3.
[13]
Documento 3 Audio al minuto [37:50]
[14]
Documento 3 Audio al minuto [1:03:00]
[15]
Documento 2 pag.9
[16]
Documento 2 pag.11
[17]
Documento 2 pag. 13
[18]
Documento 2 pag.8
[19]
Documento 2 pag.8
[20]
Documento 1 pag.12
[21]
L’affermazione di Gesù sarebbe quindi falsa in quanto poi Gloria,
di fatto, non muore.
[22]
Documento 2 pag.10
[23]
Documento 2 pag.57
[24]
Documento 2 pag.15
[25]
Documento 2 pag.58
[26]
Documento 3 Audio al minuto [1:44:40]
[27]
Documento 2 p.13
[28]
Documento 2 pag.32 - Documento 1 pag.17
[29]
Questa parte risulta presente nelle edizioni più datate mentre è
assente in quelle più recenti. E’ presente nelle edizioni italiane
tranne nell’ultima curata da Flaviano Patrizi (Documento 2). E’
assente nelle ultime edizioni in portoghese mentre è presente in
quella portoghese del 2009 (Documento 6).
[30]
Documento 2 pag.27
[31]
Documento 1 pag.10
[32]
Documento 2 pag. 14
[33]
Documento 1 pag. 51 e (con parole un po’ diverse) in Documento 2
pag.59
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Autori
del presente articolo
Ing.
Daniele Santese - Presidente del GRIS di Matera-Irsina
Dott.ssa
Bruna Daraia - Medico chirurgo - Ematologo
http://www.gris-matera.it/gloriapolo.html