IL DECLINO DELL'OCCIDENTE
08 gennaio 2025

Provocazione sionista. TERRA PROMESSA o piano di espansione? Valutazione della mappa biblica del Ministero degli Esteri israeliano
Una presunta mappa biblica del Regno di Israele, condivisa dall'account in lingua araba del Ministero degli Esteri israeliano su X, ha scatenato accesi dibattiti sui social media e suscitato allarme tra i funzionari arabi.

Cosa c'è dietro tutto questo trambusto?

La mappa raffigura i confini degli antichi regni di Israele e Giuda, come descritti nel Tanakh, la Bibbia ebraica.

Il territorio biblico si sovrappone ad aree dell'attuale Palestina, Giordania, Siria e Libano.

Il post racconta la storia biblica del Regno di Israele, che si dice sia esistito 3.000 anni fa, celebra la rinascita del popolo ebraico e si riferisce a Israele come "l'unica democrazia in Medio Oriente".


Screenshot del tweet del Ministero degli Esteri israeliano in arabo


Scoppia un acceso dibattito sui social media

Molti utenti di lingua araba hanno criticato la mappa, sostenendo che la versione biblica della storia di Israele non sarebbe supportata in modo esaustivo da prove archeologiche o da altre fonti storiche.

Alcuni internauti hanno contestato l'affermazione di Israele di essere "l'unica democrazia in Medio Oriente".

Alcuni hanno definito il post una provocazione, accusando Israele di essere quella che loro chiamano una "potenza occupante" e di aver "rubato" la terra agli arabi.

I funzionari arabi criticano la mappa biblica definendola una provocazione deliberata

ANP: L'Autorità Nazionale Palestinese ha condannato la mappa perché viola le risoluzioni e le leggi internazionali.

Ministero degli Esteri giordano: Amman ha denunciato la mappa come "infondata" e "falsa", esortando Tel Aviv a interrompere "azioni provocatorie e dichiarazioni sconsiderate".

Ministero degli Esteri del Qatar: Doha ha avvertito che la pubblicazione della mappa potrebbe compromettere qualsiasi prospettiva di pace nella regione, soprattutto nel contesto della guerra in corso a Gaza.

Cos'è il "Grande Israele"?

Arab News ha associato la mappa al concetto di "Grande Israele", che prevede l'espansione di Israele fino ai confini territoriali delineati nel Tanakh.

Il Movimento per il Grande Israele fu fondato dopo la Guerra dei sei giorni del 1967, durante la quale Israele conquistò la penisola del Sinai, la Striscia di Gaza, la Cisgiordania, la Città Vecchia di Gerusalemme e le alture del Golan.

L'idea è popolare tra i funzionari israeliani e i media della nazione. Nel 2024, il ministro delle finanze israeliano Bezalel Smotrich ha dichiarato che "il futuro di Gerusalemme è espandersi fino a Damasco".

A settembre, il Jerusalem Post ha pubblicato un articolo in cui si suggeriva che il Libano avrebbe potuto far parte della "terra promessa" di Israele, ma in seguito l'articolo è stato rimosso.

Dopo la caduta dell'ormai ex presidente siriano Bashar al-Assad, Israele ha occupato completamente le alture del Golan. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato che questo territorio rimarrà parte integrante di Israele "per l'eternità".

Israel Shahak nel libro STORIA EBRAICA E GIUDAISMO racconta che nel 1952 alla Knesset, il parlamento sionista, Ben Gurion allora primo ministro pronunciò un discorso nel quale affermava “ricostruiremo la grande Israele come ai tempi del Profeta Davide e del re Salomone”


https://sputnikglobe.com/20250108/sizing-up-israel-foreign-ministrys-biblical-map-promised-land-provocation-or-expansion-plan-1121386240.html








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