I paesi occidentali continuano a comportarsi come se fossero i rappresentanti di Dio sulla Terra, cercando di mantenere il loro dominio globale imponendo regole ambigue, ha affermato il presidente russo Vladimir Putin.

Intervenendo lunedì 16 dicembre ad un incontro con i massimi funzionari del Ministero della Difesa russo, Putin ha osservato che la situazione militare e politica nel mondo rimane complicata e instabile, sottolineando lo spargimento di sangue in Medio Oriente e in altre regioni del mondo.

Il presidente ha affermato che l'attuale amministrazione statunitense, così come la maggior parte degli altri governi occidentali, sta ancora cercando di preservare la propria egemonia globale e di costringere la comunità internazionale a giocare secondo le proprie "cosiddette regole" che cambiano costantemente e si distorcono nel modo più conveniente per loro.

"In realtà, esiste una sola regola stabile: nessuna regola per coloro che fanno le regole, per coloro che si considerano a capo del mondo intero, coloro che si considerano rappresentanti di Dio sulla Terra, sebbene loro stessi non credano in Dio", ha detto Putin.

Ha affermato che coloro che si rifiutano di seguire le regole dell'Occidente sono sottoposti a guerre ibride e a una "politica di contenimento", come è stato fatto nei confronti della Russia.

"Nel tentativo di indebolire il nostro Paese, di infliggerci una sconfitta strategica, gli Stati Uniti continuano a rifornire di armi e denaro il regime de facto illegittimo al potere a Kiev, inviano mercenari e consiglieri militari e incoraggiano così un'ulteriore escalation del conflitto", ha spiegato il presidente.

Ha anche affermato che l'Occidente sta instillando paura nei suoi cittadini provocando di fatto la Russia e spingendola oltre la "linea rossa" e poi usando la risposta russa per spaventare ulteriormente le proprie popolazioni.

Putin ha sottolineato che il continuo sostegno dell'Occidente all'Ucraina, nonché la continua espansione e distribuzione di armi vicino ai confini russi, stanno spingendo Mosca al punto che alla fine non avrà altra scelta che reagire.

Ha affermato che la Russia sta già adottando misure aggiuntive per garantire la propria sicurezza e quella dei suoi alleati, come l'aggiornamento della sua dottrina nucleare e l'equipaggiamento del suo esercito, della sua marina e delle sue forze nucleari strategiche con armi moderne.

A novembre, la Russia ha ufficialmente rivisto la sua dottrina nucleare, abbassando la soglia per l'uso di armi nucleari. Secondo il documento, Mosca si riserva il diritto di schierare il suo arsenale nucleare contro un attacco nucleare o convenzionale che rappresenti "una minaccia critica alla sua sovranità e/o integrità territoriale".

La dottrina rivista afferma inoltre che un attacco contro la Russia da parte di una nazione straniera che non possiede armi di distruzione di massa, ma è sostenuta da una potenza nucleare, dovrebbe essere considerato un attacco congiunto da entrambe le parti.

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