Il leader ucraino ha insistito in precedenza sul fatto che Kiev ha bisogno di solide garanzie di sicurezza, escludendo al contempo concessioni territoriali.

Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha detto al presidente ucraino Vladimir Zelensky e al presidente francese Emmanuel Macron che desidera che le ostilità tra Mosca e Kiev finiscano il prima possibile, ha riferito mercoledì 11 dicembre la Reuters, citando alcune fonti.

I tre si sono incontrati la scorsa settimana a Parigi, dove hanno discusso della crisi ucraina, nonostante la presunta riluttanza di Trump a partecipare all'incontro.

Dopo l'incontro, Trump ha affermato che l'Ucraina "vorrebbe fare un accordo" per porre fine al conflitto con la Russia. Zelensky, tuttavia, ha insistito sul fatto che Kiev deve prima ricevere garanzie di sicurezza ferree, escludendo qualsiasi concessione territoriale.

Una fonte della Reuters a conoscenza della questione ha affermato che durante una discussione di 35 minuti svoltasi senza consiglieri, Trump "si è comportato in modo amichevole, rispettoso e aperto e sembrava essere in modalità ascolto". Diverse fonti hanno anche suggerito che il presidente eletto sembrava cercare di costruire un rapporto personale con le sue controparti.

Secondo quattro fonti, i tre leader "non hanno discusso dettagli specifici di alcuna visione di pace" ma Trump ha insistito sul fatto che "voleva un cessate il fuoco immediato e negoziati per porre fine rapidamente alla guerra". Né il presidente eletto né il suo team "sono stati disponibili a spiegare esattamente come immaginano una soluzione" al conflitto, ha aggiunto l'articolo.

Tuttavia, una fonte ucraina ha detto all'agenzia che la questione delle garanzie di sicurezza per impedire una ripresa delle ostilità è stata sollevata durante l'incontro. Interrogata sulla reazione di Trump, la fonte ha osservato che "sta pensando a tutti i dettagli".

Trump ha giurato durante la campagna elettorale che avrebbe posto fine al conflitto in Ucraina se fosse stato rieletto, anche prima di giurare in carica a gennaio. Il mese scorso, ha annunciato che avrebbe nominato il generale dell'esercito in pensione Keith Kellogg come inviato speciale per l'Ucraina e la Russia.

Si dice che Kellogg sia stato uno degli autori di un piano di pace che avrebbe congelato il conflitto lungo l'attuale linea del fronte, senza riconoscere la sovranità della Russia sui territori rivendicati dall'Ucraina e sospendendo le ambizioni di Kiev di entrare nella NATO.

Mosca ha più volte escluso l'ipotesi di congelare il conflitto, sottolineando che devono essere rispettati tutti gli obiettivi della sua operazione militare, tra cui la neutralità, la smilitarizzazione e la denazificazione dell'Ucraina.

Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato quest'estate che Mosca avrebbe immediatamente dichiarato un cessate il fuoco e avviato colloqui di pace una volta che Kiev avesse ritirato le truppe da tutti i territori russi, comprese le repubbliche di Donetsk e Lugansk e le regioni di Kherson e Zaporozhye.

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