IL DECLINO DELL'OCCIDENTE
26 novembre 2024

Richard Nixon e i tradizionalisti cattolici, gli opposti si rispecchiano, nello strabismo anti-russo
Se De Mattei e Padre Livio fossero coerenti con i principi che professano dovrebbero difendere a spada tratta il Nuovo Corso americano. Se non altro per evitare di gettare olio sul fuoco e per favorire un clima che ci salvi dalla distruzione totale
Da il Giornale d'Italia
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Un articolo di Roberto De Mattei, alfiere del tradizionalismo cattolico, uscito sul suo sito web personale il 6 novembre e ambiguamente critico verso la probabile ricaduta geopolitica del trionfo di Trump merita ancora attenzione. Non solo perché è stato ripreso il giorno dopo dal blog di Padre Livio e dallo stesso conducator di Radio Maria dai suoi potenti microfoni pochi giorni dopo ma perché esprime in sintesi un grave errore di prospettiva che accomuna parte del mondo teocon anglosassone con le forze più intransigenti del mondo liberal-progressista internazionale. Cosa accomuna alcuni tradizionalisti cattolici e alcuni falchi militaristi-finanziari occidentali con i fautori dell’aborto, del globalismo laicista e del progressismo massmediale? Un odio ideologico e feroce contro la Russia. Notare: non contro il comunismo, ma proprio contro la Russia come Impero, come grande potenza, come nazione. Da una parte Padre Livio insiste da alcuni anni nel disprezzare i nostri fratelli ortodossi nonostante siano sempre stati visti con affetto e vicinanza da ben due grandi Papi (San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI) dall’altra il sacerdote radiofonico, pur ottimo in morale e profetismo, appare particolarmente deficitario e strabico in cultura politica e in geopolitica non capendo come la Russia sia dai tempi di Ivan III una potenza internazionale di primo livello e non sia più stata da allora uno stato di rilievo solo regionale. Non importa che abbia pochi abitanti e per la maggioranza concentrati nell’area occidentale-europea ma proprio non entra nell’intelligenza del sacerdote che la Russia ha sconfitto Napoleone e il suo esercito europeo di 500.000 soldati e ha salvato l’Inghilterra e l’Europa dal regime egemonista francese come ha similmente sconfitto il potente esercito germanico-nazista proprio perché era già allora una grande potenza di tipo territoriale-militare. Non riesce a capire che la potenza russa non è una potenza economica o demografica ma è una potenza politica, diplomatica, militare. In una parola: una potenza territoriale e geopolitica che appare oggi sempre più poderosa e sempre più proiettata internazionalmente. Non conta il numero di abitanti né la loro ricchezza. Anche le Repubbliche Marinare italiane nel Duecento erano potenze mondiali e non certo per il numero di abitanti. De Mattei e Padre Livio in questo sono assai simili a Biden, Kamala Harris e la “nostra” Ursula: proprio non capiscono come non sia in alcun modo praticabile l’idea utopistica di vincere una guerra contro la Russia proprio perché è da tre secoli è una super-potenza, comunismo a parte. Non a caso l’America e la Russia non si sono mai combattute direttamente (prima di oggi) proprio perché si tratta di Imperi che presentano più aspetti simili: un’immensa estensione spaziale, un ampio tratto artico, l’interesse per l’Europa occidentale, la medesima etnia degli autoctoni siberiani con i nativi americani. Hanno persino liberato gli schiavi nel medesimo periodo (Lincoln e lo zar Alessandro II) e hanno fatto affari insieme: la Russia ha venduto agli Usa l’Alaska! Oltre ad aver sconfitto insieme la potenza crescente dell’Europa di Hitler ed essersi spartiti a Yalta tutto il mondo.

È Yalta che ha garantito all’Europa 70 anni di pace non certo la debole e recente Unione Europea/europeista. Detto questo la lettura politica di Fatima in senso anti-russo (non anti-comunista, ma proprio anti-russo) fatta da alcuni anni da De Mattei e da Padre Livio non solo non è sostenibile spiritualmente e cristianamente ma rappresenta una deformazione ideologica che ricorda l’origine dell’errore totale di Nixon: l’eccesso di odio ideologico. In questo ha ragione De Mattei nel suo pezzo: Nixon fece un errore strategico colossale nell’aiutare economicamente la Cina in funzione anti-russa: non indebolì l’Urss e pose le condizioni per la potenza minacciosa e crescente della Cina di oggi. Minacciosa per l’idea di un mondo unipolare a stelle e strisce. Un modello ormai finito nei fatti ma così amato da De Mattei (che è rimasto fermo agli anni 80’) da portarlo a scrivere un lapsus: “Teoria del mondo unipolare” di A.Dugin al posto di “Teoria del mondo multipolare” come è corretto. Sono De Mattei e Padre Livio che compiono lo stesso errore ideologico e irrealistico di Nixon: odiare così ferocemente la Russia (ma è cristiano? ed è razionale?) da non capire che la futura geopolitica di Trump appare assolutamente logica e ragionevole dal punto di vista imperiale americano. Le scelte fondamentali dell’Impero americano si fondano infatti su un approccio metodico e scientifico: se la Russia ha retto bene due anni di terribile guerra ed è la Cina che stà surclassando sotto tutti i punti di vista gli Usa, non la Russia, allora è la Cina il Nemico n° 1, non altri. Appare quindi buffo se non fosse amaro vedere un importante sacerdote cattolico e un importante intellettuale cattolico sposare la stessa politica internazionale irrealistica, ideologica e guerrafondaia di Clinton, Obama, Biden, Kamala e di Ursula, politici che portano avanti linee antitetiche alla dottrina cattolica. Una politica vecchia di decenni e sconfitta dalla storia. Una politica che rischia di portarci nel pieno di una guerra mondiale totale e di lungo termine. A che serve quindi pregare la “Regina della Pace” e seguire le Messe in latino se poi spargo odio, errori, disinformazione, paure e tensioni? L’articolo di De Mattei, sposato da Padre Livio, contiene poi una contraddizione totale e lampante: se fosse vero che la Russia sia in sostanza ancora comunista e che la Nord Corea che ora l’aiuta sia ancora espressione della Cina comunista non sarebbe questo un argomento a favore della politica di Trump che vede nella Cina l’avversario maggiore, principale e più pericoloso di sempre? Possibile che non si capisca che gli Usa non sono stupidi e sanno benissimo che non si può vincere militarmente una potenza mondiale come la Cina avendo aperto anche un fronte con la Russia e uno con il medio-oriente? In questo gli Usa saranno sempre più intelligenti di Napoleone e di Hitler e dei loro attuali piccoli epigoni europeisti. O almeno: gli Usa di Trump. Se De Mattei e Padre Livio fossero coerenti con i principi che professano dovrebbero difendere a spada tratta il Nuovo Corso americano. Se non altro per evitare di gettare olio sul fuoco e per favorire un clima che ci salvi dalla distruzione totale. Se…

Di Giacomo Maria Prati.

https://www.ilgiornaleditalia.it/news/esteri/662525/richard-nixon-e-i-tradizionalisti-cattolici-gli-opposti-si-rispecchiano-nello-strabismo-anti-russo.html








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