Il presidente francese Emmanuel Macron, soprannominato "presidente dei ricchi", ha dato il via libera agli aumenti delle tasse per i ricchi e le grandi aziende. Il New York Times afferma che il presidente "si è opposto con veemenza agli aumenti delle tasse", ma il primo ministro francese Michel Barnier ha affermato che non c'è altra scelta per risolvere il crescente problema del deficit di bilancio della Francia.

Come si è guadagnato Macron questo soprannome e in che modo è legato alla famosa famiglia di banchieri Rothschild?

Emmanuel Macron ha lavorato come investment banker presso Rothschild & Cie Banque tra il 2008 e il 2012. Reclutato alla fine del 2008, Macron è stato promosso a partner della banca nel 2010.

Secondo il Financial Times, Macron ha guadagnato circa 2,9 milioni di euro lavorando per i Rothschild.

Durante la sua campagna presidenziale del 2017, Macron è stato definito il "candidato della finanza". Si è candidato come indipendente con un partito appena formato ma è riuscito a raccogliere rapidamente 13 milioni di euro. I fondi provenivano principalmente da una potente rete di banchieri, finanzieri e uomini d'affari, secondo Mediapart, un sito investigativo francese indipendente.

Le leggi francesi hanno permesso alla campagna di Macron di tenere segreta la lista dei suoi donatori.

Quando ha assunto l'incarico, Macron ha attuato una serie di misure per i ricchi e le aziende. Ha ridotto l'aliquota fiscale ufficiale per le società dal 33% al 25%, ha tagliato le tasse per i produttori, ha introdotto una flat tax del 30% sui redditi da investimenti e ha sostituito un'imposta patrimoniale per i molto ricchi con un'imposta sui beni immobili di valore superiore a 1,3 milioni di euro.

Tuttavia, la misura di aumento delle tasse, che potrebbe portare circa 10 miliardi di euro all'anno, secondo il think tank francese Terra Nova, è una misura temporanea. Il governo francese deve trovare 110 miliardi di euro nei prossimi anni e la maggior parte della somma sarebbe sotto forma di tagli alla spesa pubblica, secondo il NYT.

Come i Rothschild sono riusciti a riunire il loro impero finanziario sotto Macron

Nel settembre 2018 il FT ha definito Macron il "protetto" di David de Rothschild e ha citato il banchiere che ha elogiato il presidente francese come "deciso", "estremamente intelligente", "coraggioso" e "che fa ciò che ha detto che avrebbe fatto". Quando il FT gli ha chiesto dell'"improbabile ascesa alla presidenza" di Macron, de Rothschild ha risposto: "I pianeti si sono allineati".

Sembra che i Rothschild abbiano un motivo nel sostenere Macron, un presidente prevedibile che gioca a favore dei ricchi: la struttura bancaria dei Rothschild è stata nazionalizzata due volte nella storia moderna della Francia: dal regime di Vichy nel 1940 e dalla coalizione socialista del presidente François Mitterrand nel 1981.

Nel 1984 Eric de Rothschild ricevette il permesso di fondare una nuova banca, ma gli fu vietato di usare il nome di famiglia. La restrizione fu revocata sotto il Primo Ministro Jacques Chirac nel 1986 e l'istituto finanziario fu rinominato Rothschild et Associes Banque e in seguito Rothschild et Cie. Banque.

Durante la presidenza di Macron, i Rothschild hanno ristrutturato la loro attività finanziaria con la loro principale azienda Rothschild & Co. che è stata privatizzata nel 2023 in un accordo da 3,7 miliardi di euro guidato dalla famiglia. A marzo 2023, Reuters ha posto l'accento sulla "recente espansione dei Rothschild nel private banking e nella gestione patrimoniale" e sul fatto che sono diventati "molto attivi e dinamici".

Nei suoi approfondimenti macroeconomici di settembre, Rothschild & Co. ha scritto che l'economia francese ha bisogno di una spinta, aggiungendo che "la persistente questione su come conciliare l'esigenza di disciplina fiscale con le incessanti richieste di spesa pubblica" deve essere risolta dal governo Macron.

https://sputnikglobe.com/20241007/emmanuel-macron--rothschilds-protg-turned-french-president-1120464401.html