ASIA OCCIDENTALE
29 luglio 2024 La Turchia può ENTRARE in Israele, ha detto Erdogan Questa dichiarazione arriva proprio nel giorno della riunione del Mossad con la Cia a Roma
La Turchia può “entrare” in Israele nello stesso modo in cui una volta è entrata in Libia e nel Nagorno-Karabakh, ha detto il presidente Recep Tayyip Erdogan in una riunione del ramo del partito al governo nella provincia di Rize, il suo discorso è stato trasmesso dalla televisione locale. Il capo dello Stato ha sottolineato i risultati ottenuti dall’industria della difesa turca, ma, a suo avviso, se fossero stati più significativi, allora Israele “non avrebbe fatto quello che ha fatto alla Palestina ”.
“Dobbiamo essere forti <...> Come siamo entrati nel Karabakh, come siamo entrati in Libia, faremo lo stesso con loro (Israele, ndr). Non c’è niente che non possiamo fare”, ha sottolineato Erdogan.
Nel gennaio 2020, il parlamento turco ha autorizzato per la prima volta l’invio di un contingente militare in Libia. Successivamente il mandato è stato prorogato fino a luglio 2022 e da gennaio di quest'anno per altri 24 mesi. In precedenza Ankara aveva osservato che questa attività viene svolta in conformità con le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Nell’autunno del 2020, la Turchia ha fornito sostegno all’Azerbaigian durante la seconda guerra del Karabakh e i suoi droni hanno partecipato attivamente alle operazioni militari.
Ankara ha condannato fin dall'inizio l'operato di Tel Aviv nella Striscia di Gaza e l'accusa di massacri di civili palestinesi. Ha ripetutamente chiesto un cessate il fuoco e ha anche esercitato pressioni sullo Stato ebraico.
In particolare, all'inizio di maggio, il Ministero del Commercio turco ha annunciato la completa cessazione degli scambi con Israele. Prima di ciò, Ankara limitava l’esportazione di 54 sottogruppi di merci, ma l’IDF continuava a combattere a Gaza.
Anche il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è stato personalmente criticato più di una volta. Pertanto, il suo discorso al Congresso degli Stati Uniti questa settimana ha provocato non solo proteste in Campidoglio contro la guerra ma anche una dura reazione da parte dei politici turchi, tra cui Erdogan, che ha definito un macellaio il capo del gabinetto israeliano, “nelle cui mani c’è il sangue di 150mila abitanti di Gaza”. In precedenza, aveva anche definito Netanyahu un “moderno Fuhrer”, sottolineando che l’Occidente sta ignorando i suoi crimini. Secondo il Ministero della Sanità di Gaza, dal 7 ottobre dello scorso anno, il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani contro l’enclave ha superato i 39mila e più di 89,8mila persone sono rimaste ferite. https://ria.ru/20240728/konflikt-1962570340.html
Cominciato vertice a Roma Mossad-Cia su GazaLe dichiarazioni di Erdogan sono arrivate lo stesso giorno della riunione del Mossad con la Cia a Roma come ha riferito il sito israeliano Ynet:
Alla riunione ci sono il capo del Mossad David Barnea, il direttore della Cia William Burns, il premier del Qatar Mohammed Al-Thani e il capo dell'intelligence egiziana, Abbas Kamal. In discussione la proposta "aggiornata" di Israele a Hamas.
... |