Intervenendo in una conferenza stampa nella capitale belga, Borrell ha affermato che il blocco deve "inviare un segnale, anche se simbolico", per punire il primo ministro ungherese Viktor Orban per la sua "missione di pace" in Ucraina, condannata dai funzionari dell'UE perché contraria alle politiche del blocco.

L'Ungheria detiene attualmente la presidenza di turno dell'UE e i ministri degli esteri e della difesa del blocco avrebbero dovuto riunirsi a Budapest alla fine del mese prossimo. Politico aveva precedentemente riferito che i funzionari dell'UE stavano pianificando di boicottare l'incontro nella capitale ungherese.

Lo sgarbo arriva dopo che numerosi funzionari occidentali hanno condannato Orban per la sua visita in Russia per tenere colloqui con il presidente Vladimir Putin sul conflitto ucraino. Dopo aver concluso il suo tour, che includeva anche viaggi in Ucraina, Cina e Stati Uniti, Orban ha accusato l'UE di perseguire una "politica pro-guerra".

Borrell ha detto lunedì che i membri del blocco hanno respinto fermamente la richiesta di Orban, "con una sola eccezione", riferendosi al vicino dell'Ungheria, la Slovacchia. Il primo ministro slovacco Robert Fico ha espresso sostegno alla sua controparte ungherese per il suo m

Borrell ha inoltre accusato Orbán di “squalificare” la politica del blocco, aggiungendo che le sue azioni devono avere “conseguenze formali”.

Si è quindi deciso di “convocare la prossima riunione [informale] del Consiglio Esteri e Difesa a Bruxelles”, ha aggiunto Borrell.

All'inizio di questo mese, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annullato una visita programmata dei commissari UE in Ungheria per protestare contro le azioni di Orban. Ha anche abbassato il livello di rappresentanza della Commissione alle riunioni informali durante i sei mesi di presidenza ungherese dell'UE.

In seguito, Von der Leyen ha criticato la visita di Orbán a Mosca definendola una “missione di pacificazione”, mentre il Parlamento europeo l'ha descritta come “una palese violazione dei trattati dell'UE e della politica estera comune”.

La scorsa settimana Mosca ha affermato che le critiche dell'UE a Orbán dimostrano che Bruxelles ha deciso di sostenere militarmente l'Ucraina e che le sue politiche "a favore della guerra" non cambieranno.

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