IL DECLINO DELL'OCCIDENTE
22 luglio 2024

Joe Biden annuncia il suo ritiro dalla corsa presidenziale
Dopo le pressioni dei vertici del partito democratico, l'anziano e malato politico ha accettato di ritirarsi dalla corsa presidenziale americana. Inizia la guerra all'interno del partito?

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato che non cercherà di essere rieletto per un secondo mandato dal Partito Democratico, si legge in una lettera ufficiale pubblicata sui suoi social network.

"Penso che sarebbe nel migliore interesse del mio partito e del Paese se mi dimettessi e mi concentrassi sul servire come presidente per il resto del mio mandato", ha detto.


Il capo dello Stato ha affermato di sostenere la vicepresidente Kamala Harris come candidata democratica e ha invitato i democratici a “unirsi e sconfiggere Trump”.


Ha anche promesso che parlerà più approfonditamente della sua decisione in un discorso alla nazione questa settimana.

I media americani sono concordi nel ritenere che l'attuale capo della Casa Bianca si sia comportato male nel primo dibattito con Donald Trump. Balbettava e faceva pause, non sempre formulava i suoi pensieri in modo chiaro e, dopo l'evento, la telecamera ha catturato il momento in cui la moglie di Biden, Jill, lo ha aiutato a scendere le scale.


In questo contesto, le richieste tra i democratici di nominare un altro candidato sono diventate sempre più comuni. La vicepresidente Kamala Harris che è considerata il contendente più probabile, ha ufficialmente presentato istanza alla Commissione elettorale federale per candidarsi e i "Piccoli donatori hanno raccolto più di 27,5 milioni di dollari su ActBlue nelle prime cinque ore della campagna presidenziale della vicepresidente. I sostenitori di base sono energizzati e ispirati a sostenerla come candidata democratica", ha scritto l'organizzazione sul suo account del social network X.

Secondo un portavoce della Casa Bianca, Michelle Obama attualmente agisce come capo dello staff ombra di Kamala Harris in termini di ricerca di donatori e sostegno.


Nel frattempo Robert Kennedy Jr. esorta i democratici a eleggere un candidato per il Presidente degli Stati Uniti attraverso un processo aperto, non predefinito, imponendo la Kamala Harris.

Tutto si deciderà alla Convention del Partito Democratico americano, che si terrà dal 19 al 22 agosto a Chicago. La procedura per selezionare un nuovo candidato sarà praticamente arbitraria: non esiste alcun meccanismo per nominare un successore di un candidato presidenziale americano non ancora confermato. Ciò significa che alla convention chi riceverà la maggioranza dei quasi quattromila voti dei delegati riceverà la nomina. Se non ci sarà alcun vincitore al primo turno, si uniranno al voto 700 superdelegati: questi sono i democratici, gli ex presidenti e i deputati più onorevoli e famosi. I loro voti saranno decisivi. 

Dopo le dimissioni di Joe Biden è arrivato il pronto e duro commento in merito di Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri Russo: "Il prossimo passo dovrebbe essere quello di indagare sulla cospirazione dei media americani e dei circoli politici che hanno nascosto la vera situazione sul suo stato mentale, manipolando l'opinione pubblica e giocando a favore di un partito politico". 










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