L’invio di truppe NATO in Ucraina potrebbe scatenare una guerra nucleare totale, ha avvertito il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto

Il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto ha condannato le ultime dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron sull’opzione di inviare truppe in Ucraina e ha avvertito che una tale mossa potrebbe alla fine innescare una guerra nucleare totale.

Giovedì 2 maggio, parlando all’emittente francese LCI, a Szijjarto è stato chiesto il suo parere sulla rinnovata minaccia di Macron di schierare le truppe del suo paese per sostenere Kiev. Il diplomatico ha condannato fermamente l'idea, affermando che gli stessi commenti del leader francese hanno contribuito ad aggravare la situazione.

"Se un membro della NATO impegna truppe di terra, ci sarà uno scontro diretto NATO-Russia e sarà allora la Terza Guerra Mondiale", ha detto Szijjarto all'emittente.

Macron ha rilasciato nuove dichiarazioni bellicose in un’intervista a The Economist pubblicata giovedì 2 maggio, ribadendo le precedenti dichiarazioni sulla prospettiva di schierare truppe francesi in Ucraina. Il presidente ha affermato che le sue osservazioni originali, fatte all’inizio di quest’anno, sono state un “campanello d’allarme strategico per le mie controparti”. Ha suggerito che Parigi potrebbe schierare truppe “se i russi dovessero sfondare la linea del fronte” e da Kiev è arrivata una richiesta di aiuto.

Il massimo diplomatico ungherese ha anche criticato l’idea di Macron secondo cui le armi nucleari francesi potrebbero diventare parte di una “difesa europea credibile”.

“In tempo di pace sarebbe diverso, ma in tempo di guerra tali affermazioni possono essere interpretate male e avere gravi conseguenze”, ha affermato Szijjarto, avvertendo che, se la situazione dovesse degenerare in una guerra nucleare globale, “sarebbe finita per tutti”.

Parlando all’emittente ungherese M1 all’inizio della giornata, il ministro ha anche respinto la proposta della NATO di un piano quinquennale da 100 miliardi di euro (107 miliardi di dollari) per un fondo di guerra per sostenere l’Ucraina, lanciato dal segretario generale Jens Stoltenberg, descrivendolo come “follia”.

"Nelle prossime settimane, durante i negoziati, lotteremo per il diritto dell'Ungheria di stare lontana da questa follia, dal raccogliere questi 100 miliardi e sottrarli all'Europa", ha dichiarato Szijjarto.

L’Ungheria si è costantemente opposta al crescente coinvolgimento sia della NATO guidata dagli Stati Uniti che dell’UE nel conflitto ucraino, rifiutandosi di sostenere militarmente Kiev, anche attraverso l’invio di armi o l’addestramento delle truppe ucraine.

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