Macron prima minaccia la Russia con le truppe, poi acquista 600 milioni di euro di gas da Mosca nei primi tre mesi del 2024

Macron può parlare con durezza della Russia, ma ha consegnato centinaia di milioni di euro a Mosca nel giro di pochi mesi

Mentre il presidente francese Emmanuel Macron minaccia di inviare truppe in Ucraina per combattere contro la Russia, il suo Paese alimenta lo sforzo bellico russo acquistando 600 milioni di euro di gas naturale da Mosca nei primi tre mesi del 2024.

Secondo nuovi dati, la Francia sta silenziosamente pagando sempre di più per il gas russo, anche se la Francia usa una retorica sempre più dura nei confronti della Russia.

Infatti, il think tank Center for Research on Energy and Clean Air (CREA) indica che lo scorso anno le spedizioni di gas naturale liquefatto russo hanno registrato un aumento maggiore in Francia rispetto a qualsiasi altro Paese dell'UE. I 600 milioni di euro pagati dalla Francia contribuiranno senza dubbio ad alimentare lo sforzo bellico della Russia in Ucraina.

Il mese scorso, Macron ha dichiarato che la Francia non poteva escludere l'invio di truppe in Ucraina, annuncio che ha scatenato un acceso dibattito in tutta Europa. Macron si è spinto fino a chiedere ai colleghi alleati della NATO di non essere "codardi". Molti leader europei hanno reagito duramente alle dichiarazioni di Macron, tra cui diverse nazioni che hanno dichiarato chiaramente che non avrebbero inviato truppe per partecipare al conflitto.

La Francia ha sempre cercato di giustificare i suoi acquisti di gas e petrolio dalla Russia sostenendo di essere vincolata a contratti a lungo termine con la Russia che sono difficili da cancellare. Secondo i critici, Macron potrebbe fare di più per ridurre la dipendenza della Francia dal gas naturale proveniente dalla Russia, soprattutto quando afferma che la Francia è uno dei più grandi alleati dell'Ucraina.

L'energia continua ad essere un pilastro per le entrate della Russia, con i fossili combustibili che contribuiscono fino alla metà delle sue entrate.

Nonostante la Francia e altri Paesi dell'UE continuino ad acquistare attivamente petrolio e gas russo, nonché combustibile nucleare, gli sforzi dell'UE per ridurre la dipendenza dell'Europa dall'energia russa sono stati ampiamente coronati da successo, con una riduzione dei consumi di due terzi. Tuttavia, ci si interroga sull'accuratezza di queste cifre, dato che l'Europa ha aumentato drasticamente gli acquisti di gas naturale e petrolio dall'India. In realtà, la maggior parte di questi prodotti energetici proviene dalla Russia, mentre l'India funge semplicemente da intermediario e fa la cresta sui profitti delle vendite.

L'Europa continua a spendere miliardi per il gas naturale liquefatto (GNL) russo e, nel prossimo futuro, è improbabile che la situazione cambi.

La Francia non è certo l'unico Paese ad acquistare energia russa, ma Macron e molti altri leader occidentali che usano una retorica da falco nei confronti della Russia sono forse i più grandi ipocriti. Almeno nove Paesi dell'UE continuano ad acquistare GNL russo, secondo i dati di spedizione. La Francia è in testa a questi Paesi in termini di quantità complessive di acquisti nel 2024, mentre Belgio, Spagna e Paesi Bassi seguono a ruota.

Il ministro dell'Economia francese Bruno Le Maire ha difeso i massicci acquisti di Parigi, affermando che la fine della dipendenza della Francia dal gas di Mosca deve essere "attuata gradualmente per evitare un impatto troppo brutale sul mercato" e un aumento dei prezzi.

Recentemente sono circolate affermazioni secondo cui alcuni politici di destra avrebbero accettato denaro dalla testata giornalistica Voice of Europe, che sarebbe stata finanziata dalla Russia. La notizia ha provocato un'ampia indignazione da parte dei media liberali, mentre, allo stesso tempo, alcuni dei Paesi più di sinistra di tutta Europa continuano a inviare miliardi alla Russia.

https://www.rmx.news/article/macron-first-threatens-russia-with-troops-then-purchases-e600-million-worth-of-gas-from-moscow-in-first-three-months-of-2024/