Ambientalismo
20 dicembre 2023

LE CONFERENZE MONDIALI SUL CLIMA SONO INUTILI OLTRECHÉ DANNOSE. CONSUNTIVO DI TRENT’ANNI DI COP



Il pattern delle Cop – tutte, senza eccezione – è stato uguale a sé stesso, con quattro momenti-chiave. La fase della speranza collettiva: dura per alcune settimane prima dell’evento. La fase del panico collettivo, che dura per l’intero corso dell’evento. Segue, a sorpresa, la fase del tripudio collettivo, che comincia alla fine di febbrili negoziazioni (non si capisce cosa negozino) che si concludono ogni volta alle 4 della notte dell’ultimo giorno di ogni Cop, e dura poche ore: sono ore di trance durante le quali tutti brindano al successo della Cop appena conclusasi. Al risveglio da quello stato catatonico, cominciano gli alti lai per l’insuccesso della Cop appena conclusasi. Ecco un breve resoconto documentato delle quattro fasi.

 

  1. Fase della speranza collettiva. «Alla Cop13 si doppieranno gli accordi del Protocollo di Kyoto» (Bbc). «Gli incontri alla Cop14 promettono decisivi risultati» (Ban Ki-Moon, Segretario generale Onu). «Si nutrono grandi speranze dalla Cop16» (New York Times). «I nostri partner stanno organizzando una “carovana della speranza” che percorrerà l’Africa, attraversando 10 nazioni, fino a giungere a Durban per la Cop17» (Christian Aid). «Si spera che si prendano importanti e forti decisioni alle negoziazioni della Cop18 di Doha» (Jamaica Observer). «Speriamo tutti che gli incontri alla Cop19 abbiano un esito significativo» (Unione degli scienziati impegnati). «I diplomatici hanno dichiarato che i recenti accordi Cina-Usa daranno rinnovata speranza alle negoziazioni sul clima della Cop20» (The Guardian). «Sono grandi le speranze che nei prossimi incontri alla Cop22 di Marrakesh si facciano progressi» (Environmental Investigation Agency). «Agli incontri della Cop23 l’Onu spera di realizzare un Manuale operativo per attuare gli Accordi presi alla Cop21 di Parigi (The Guardian). «A 3 anni dagli accordi di Parigi la Ue spera che alla Cop24 tutti mostrino l’impegno e la determinazione necessari per garantire il successo dell’ambizioso programma» (The European Interest). «A fronte della crisi climatica globale, si moltiplicano i segnali di speranza per il successo della Cop25, afferma il Segretario generale alle Nazioni Unite, Antonio Guterres» (United Nation News). «Il summit 26mo sul clima apre con le migliori speranze per affrontare il riscaldamento globale» (TRT News). «Si vedono segni di speranza, mentre le nazioni si avviano alla Cop27 in Egitto» (The Sidney Morning Herald).


  1. Fase del panico collettivo. Il panico è triplice: ogni singola Cop è presentata come l’ultima chance che il mondo ha, si va di matto perché non c’è più tempo per affrontare il problema, e fino all’ultimo giorno tutto appare bloccato e destinato all’insuccesso. «Bali è l’ultima possibilità per evitare le peggiori conseguenze del global warming (New Zealand Herald), e «cresce l’evidenza che sta scadendo il tempo per le nazioni di fornire, compatti, una risposta al cambiamento climatico» (Nature).  «La Cop14 è l’ultima possibilità che ha il mondo prima che si passi il punto di non ritorno» (Reuters), e «ancora è possibile non superare i 350 ppm di concentrazione atmosferica di CO2, ma saremmo appena appena in tempo» (New York Times). «La Cop15 è l’ultima possibilità per salvare il pianeta» [Lord Nicholas Stern (economista) e Gordon Brown (Primo Ministro britannico)], e «il summit di Copenhagen è in bilico e noi non abbiamo più tempo» (Barack Obama). «Secondo Jairem Ramesh, ministro all’ambiente indiano, la Cop16 è l’ultima possibilità di successo» (Daily Telegraph). «Il Segretario generale del World Council of Churches, Olav Fykse Tveit, ha dichiarato che la Cop17 è l’ultima possibilità che la comunità internazionale ha di mostrarsi responsabile nell’affrontare il cambiamento climatico» (Spero News), e «il tempo è contro di noi e non possiamo attendere fino al meeting successivo a questa Cop17» (CNN). «Domani inizia la Cop18: l’ultima chance di salvare il pianeta?» (The Examiner), e «Christiana Figueres – diplomatica Costaricana e candidata a Segretario generale Onu, ndr – ha rimarcato che alla Cop18 le nazioni possono invertire il trend delle emissioni purché agiscano sùbito, visto che non c’è più tempo» (United Nation News Service). «È la Cop19 la nostra ultima possibilità?» (Sustainable mobility) e «Alla Cop19 Christiana Figueres ha affermato che non c’è più tempo per contrastare gli effetti avversi del cambiamento climatico» (Economic Times). «La Cop20 è l’ultima possibilità: rimandare le negoziazioni all’anno prossimo sarebbe disastroso per le comunità più vulnerabili» (Wwf), e «Gli scienziati ci avvisano che, giunti alla Cop20, non c’è più tempo per affrontare il cambiamento climatico» (Business green). «La Cop21 di Parigi può essere l’ultima occasione per mantenere il riscaldamento globale entro i limiti per salvare l’umanità e proteggere i poveri dal cambiamento climatico in corso che mette in pericolo le loro vite» (L’Osservatore Romano), e «La scienza ci sta dicendo che stiamo giocando col fuoco e che non abbiamo più tempo, a meno che non si raggiunga un accordo alla Cop21» (Daily Mail). «La Cop24 ci offre l’ultima possibilità per limitare il riscaldamento entro 1.5 celsius» (Down to Earth), e «Siamo alla Cop24, ma stiamo perdendo ogni possibilità di salvare il pianeta» (The Independent). «Alla Cop26, Joe Biden avverte che l’agenda climatica è appesa ad un filo» (The Guardian), «Il Principe Carlo dice che il tempo è letteralmente scaduto» (Sky news), e «Papa Francesco dice che il successo della Cop26 è vitale perché non abbiamo più tempo» (Reuters). «La Cop27 rappresenta una delle nostre ultime possibilità di evitare la catastrofe» (The Observer). I lanci d’agenzia dell’ultimo giorno di Cop sono stati tutti uguali negli anni: «le negoziazioni sono in fase di stallo». Poi, come per incanto, nel cuor della notte – tipicamente verso le 4 – quando l’ultimo giorno di Cop è appena trascorso e tutti e 100.000 i convenuti hanno già fatto i bagagli per rientrare a casa propria, i negoziatori firmano qualcosa che consente di passare alla fase successiva.


  1. Fase del tripudio collettivo. «Un compromesso all’ultimo momento ha decretato il successo, uno storico successo, della Cop13» (The Guardian). «A Poznan, un passo avanti nel nuovo regime climatico» (dichiarazione del Ministro dell’Ambiente svizzero). «Alla Cop15, gli Usa, la Cina e molte altre nazioni hanno raggiunto uno storico accordo per ridurre le emissioni» (CBS News). «Cop17: storica svolta in vista di futuri accordi» (Huffington Post). «Gli accordi della Cop18 lanciano un’àncora di salvezza al Protocollo di Kyoto» (Reuters). «La Cop19 si conclude con le basi per un accordo globale» (The Centre for American Progress). «Per la prima volta, alla Cop20 tutte le nazioni si impegnano a ridurre le emissioni» (The Guardian). «Gli accordi della Cop21 di Parigi impegnano tutti legalmente a ridurre le emissioni: svolta storica» (Dichiarazione del Ministro all’ambiente finlandese). «In una storica svolta, alla Cop22, 48 nazioni vulnerabili si impegnano a usare energia rinnovabile al 100% entro la metà del secolo» (Comunicato Onu). «Dopo anni di insuccessi, i negoziatori della Cop23 sbloccano le controversie climatiche» (World Resources Istitute). Mentre è alla Cop24 che «i negoziatori raggiungono un accordo straordinario per mantenere in vita gli accordi di Parigi» (New York Time»). «Cop25: le negoziazioni climatiche più lunghe della storia si concludono con un accordo di compromesso» (BBC News). «Sensazionale svolta alla Cop26 nella notte di giovedì, quando la Ue ha dichiarato la volontà di creare un fondo di risarcimento per danni-e-perdite per i Paesi deboli a carico di quelli ricchi» (The Irish Times). Ma l’eccitazione dura poche ore, la durata dei voli che conduce i centomila a casa, da dove ricominciano tutti a piangere. 


  1. Fase del pianto collettivo. «La Cop13 di Bali ha peggiorato le cose (dichiarazione di James Lovelock – quello che ha formulato l’ipotesi di Gaia, cioè della Terra come unico organismo vivente, ndr – al Daily Mail). «Siamo delusi per il fallimento della Cop14» (Greenpeace). «La Cop16 ha lasciato irrisolto il più importante nodo, cioè se confermare i limiti di emissione imposti dal Protocollo di Kyoto o se riformulare un nuovo trattato» (Agenzia di stampa Bloomberg). «A dispetto degli spavaldi elogi dei politici, la Cop18 è stata deludente» (The Independent). «Gli esperti ritengono che il fallimento della Cop19 scoraggerà gli investitori nel settore di riduzione delle emissioni» (Reuters). «La Cop20 in Perù mi ha molto deluso» (Papa Francesco). «La Cop21 di Parigi non è stato il successo che molti governi hanno decretato, ma un disastroso fallimento» (The Guardian). «Gli attivisti hanno espresso grande delusione per come si è conclusa la Cop22» (The Independent). «Sfortunatamente non abbiamo notato alcun progresso nella Cop23» (Council of Canadians). «Gli esperti concordano che gli accordi presi alla Cop24 sono inadeguati e privi della necessaria urgenza» (The Guardian). «C’è una terribile sensazione di vuoto dall’esito dei negoziati alla Cop25» (The Irish Times). «Blah-blah-blah…» (Greta Thunberg, alla fine della Cop26).


Come tutti sappiamo, anche la Cop28 a Dubai ha seguito lo stesso pattern: alle 5 del mattino tutti brindano per lo storico accordo ove «per la prima volta» (sic!) vengono scritte le parole ‘combustibili-fossili’». Verrebbe da chiedersi cosa mai avranno scritto nei precedenti 27 accordi visto che fin dalla numero 1 queste Cop sono nate con lo scopo di ridurre l’uso dei combustibili fossili. Comunque sia, smaltita la sbornia dello champagne, alle 5 del pomeriggio han ripreso tutti a piangere. Al Gore ha definito la Cop28 «il più grande fallimento della Storia», con buona pace delle ultime due guerre mondiali, della guerra Russia-Ucraina e di quella tra Israele e terroristi palestinesi. Cosa possiamo imparare da quanto sopra? Solo sperare che non ci saranno altre Cop.


Franco Battaglia











...







.
.
Informativa
Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso.
Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze per inviare messaggi promozionali sulla base dei comportamenti degli utenti.
Si possono conoscere i dettagli, consultando la nostra privacy seguendo il link di seguito.
Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie.
In caso contrario è possibile abbandonare il sito.
Altre informazioni

Ok entra nel sito