Ambientalismo
13 dicembre 2023 Flop (Cop)28. Fallimento ma non per tutti. i Predoni delle rinnovabili fanno soldi. Il piano delle rinnovabili brucerà 1000 miliardi l'anno nel mondo Resta sul tavolo l'obiettivo di triplicare la produzione eolica e fotovoltaica entro il 2030 FLOP28 Sarà stata la Flop28, ma i mariuoli sono quelli che vincono, anche se fanno come ‘a jatta, ca chiagne etc. E che la 28ma Cop è stata un flop non è certo una notizia. Perfino io, già ai tempi del fallimento della Cop6, all’Aja, facevo sommessamente notare che sarebbero fallite tutte le successive. Sebbene il fallimento, sebbene i 28 fallimenti, in tutti i casi i mariuoli l’hanno avuta vinta. Parlo del verdume ambientalista che da trent’anni si pasce di un allarme che non c’è, godendo di prebende di varia natura e di carriere politiche e accademiche altrimenti senza speranza. E, naturalmente, parlo degli affaristi impegnati nelle tecnologie farlocche del fotovoltaico e dell’eolico, che si stanno arricchendo a dismisura. Noi che scriviamo siamo in generale felici quando qualcuno si arricchisce, ché consideriamo la ricchezza un bene e non un male, come alcuni stravaganti – troppi purtroppo – vogliono convincerci; purché si tratti di quella altrui, mai della loro, naturalmente. Meno felici siamo quando la ricchezza di costoro significa la povertà di altri, massimamente la nostra. Le Cop – tutte, nessuna esclusa – sono state un fallimento – né poteva essere diversamente – per una banalissima ragione: tutte si sono proposte una cosa impossibile, e cioè che l’umanità riducesse l’uso dei combustibili fossili, ben sapendo invece di dover ringraziare Dio di vivere nell’era dei medesimi, anziché in qualunque altra era precedente, indietro nel passato fino a quella della pietra. Sono stati i combustibili fossili che ci hanno affrancati dalla schiavitù, una pratica legale fino ad appena un paio di secoli fa. Tanto per dire, il primo Paese al mondo che abolì il commercio degli schiavi fu il regno di Danimarca-Norvegia, ed era il 1802, ma quel commercio durò per diversi decenni. Di fatto durò fino a quando, grazie all’uso dei combustibili fossili per l’approvvigionamento energetico, la schiavitù divenne obsoleta. Insomma, ogni civiltà ha bisogno di energia abbondante e a buon mercato, che oggi c’è grazie a carbone, petrolio e gas naturale, e nessuno con la testa sulle spalle intende correre il rischio che la schiavitù sia ripristinata. Rimane sulle spalle di tutti il problema dei sunnominati mariuoli. È da almeno tre decenni che costoro vendono la soluzione al proprio problema – che è il problema di mantenere i propri privilegi economici – come fosse la soluzione ad un presunto nostro problema, che sarebbe quello di risolvere l’emergenza climatica, che è un’emergenza che non c’è. È vero che – finalmente! se Dio vuole – la riduzione dei combustibili fossili esce dall’agenda degli impegni, ma è rimasto l’impegno di triplicare la dotazione delle rinnovabili. Che è l’unica cosa che preme ai mariuoli, che pur tuttavia, per non smentire questa loro natura, chiagnono etc. Di fatto, con l’impegno a triplicare entro il 2030 la capacità eolica e fotovoltaica, la Cop28 vorrebbe aver impegnato il mondo a dotarsi di cattedrali nel deserto in abbondanza. Nel mondo ci sono oggi 1000 GW di fotovoltaico e altrettanti di eolico, e triplicarli significa installare altri 2000 GW di ciascuna tipologia nei successivi sei anni, cioè impegnare 1000 miliardi di dollari l’anno da qui al 2030. Per l’Italia, portare gli attuali 25 GW di fotovoltaico a 75 GW significa sperperare 100 miliardi di denaro pubblico. Al quale va aggiunto lo sperpero in eolico. Il presunto effetto sul clima? Fate voi stessi il calcolo: 2000 GW di fotovoltaico significa una produzione di 250 GW elettrici a fronte di un consumo energetico mondiale da combustibili fossili che si attesta a oltre 15.000 GW. Tanto rumore per nulla, dunque. Ma, soprattutto, tanto denaro per nulla. Denaro sottratto alla cura del territorio, alla protezione da eventi meteo severi, oltre che da eventi sismici. Denaro sottratto alla sanità e alla cura dei più deboli. Pensate quanto danno hanno fatto i 100.000 convenuti a Dubai. Franco Battaglia ... |