Ambientalismo
05 ottobre 2023

LA SANTA SEDE ARRUOLA FINTI ESPERTI CLIMATOLOGI

Riti pagani in Vaticano


Il 5 Ottobre s’è tenuta in Vaticano una curiosa Conferenza riservata ai giornalisti accreditati presso la Santa Sede. Il titolo dell’evento è «Laudate Deum: voci e testimonianze sulla crisi climatica». E il titolo è proprio la prima cosa curiosa perché dà per assodato che vi sia una emergenza climatica. In Vaticano sono abituati agli atti di fede, anzi la fede è la loro ragion d’essere; e io stesso, che ho studiato in scuole cattoliche dalla prima elementare alla maturità, ho fede, nel senso che credo che Gesù sia Figlio di Dio fatto Uomo. Ma qui finisce anche la mia fede, un limite oltre il quale è tutto un peccato che, spero, mi sarà perdonato. 


Quanto all’emergenza climatica, però, quella no: non solo non è questione di fede, ma proprio «non esiste alcuna emergenza climatica». E questo non perché ci sono 1800 uomini di scienza (tra cui due premi Nobel per la Fisica) che hanno sottoscritto una dichiarazione con queste parole appena virgolettate, ma perché non esiste alcun fatto, neanche uno, che dia sostegno all’esistenza di una crisi climatica in atto, che può così tranquillamente derubricarsi come leggenda metropolitana. È vero che ci sono alcuni che la pensano diversamente, ma tutte le volte che sono stati invitati a confrontarsi hanno declinato l’invito e si sono sottratti al confronto. Gli si sarebbe chiesto di citare un fatto, uno solo, che testimonierebbe la «crisi climatica», ma alcuna domanda è stata permessa.


La seconda cosa curiosa dell’evento è l’elenco di chi è chiamato a dare testimonianza di questa leggenda metropolitana. Il più illustre di essi è il prof. Giorgio Parisi, fiore all’occhiello della fisica italiana e mondiale e premio Nobel per la Fisica egli stesso. Peccato che il prof. Parisi abbia anche dichiarato di non essere esperto di clima: lo disse al presidente Sergio Mattarella che lo voleva mettere a coordinare un comitato scientifico sul clima. E – mi tocca dirlo anche se mi fa male dirlo – il professore era Presidente dell’Accademia dei Lincei quando la sezione-ambiente dell’Accademia, che aveva organizzato una conferenza sul clima, decise di cancellarla non appena si venne a sapere che un paio di quei 1800 vi sarebbero intervenuti. In quell’occasione il Presidente non mosse un dito per impedire che fosse messo il silenziatore a scienziati di prim’ordine, come i professori Franco Prodi e Uberto Crescenti (quest’ultimo è anche un ex Magnifico Rettore).


Altro testimonial della crisi climatica chiamato in Vaticano è Carlo Petrini, che ha studiato sociologia, ma non è dato sapere se abbia completato gli studi. Però avrebbe delle lauree honoris causa – una in Lettere umane e l’altra in Legge comparata, economia e finanza. Quest’ultima è meritatissima perché ha avuto la genialità di contrapporre ai fast-food gli slow-food, un’ottima trovata di marketing. L’obiettivo dichiarato dello spirito slow-food sarebbe di «affermare il diritto di vivere il pasto innanzitutto (sic!) come un piacere». Cosa ci faccia costui in Vaticano – dove ci passano tanti missionari che vivono l’esperienza di prendersi cura di 260 milioni di persone nel mondo per le quali non c’è alcun pasto neanche come dispiacere – è un mistero. Cosa sappia di climatologia è un altro mistero.


La terza curiosa testimonial è tale Luisa Neubauer, leader tedesca dei bambini di Fridays-for-Future, cioè i seguaci di Greta Thunbergh. Non è proprio una bambina: quando Greta cominciava, sedicenne, a scioperare dalla scuola, anche Luisa promuoveva quegli scioperi, ma aveva, allora, 25 anni. Membro del partito dei Grünen tedeschi, se da quel che ho appreso dovessi dare una definizione della signorina, la parola più appropriata mi sembra: furbona. Gran furbona. Buon sangue non mente: la nonna ebbe l’accortezza di essere per qualche tempo moglie di un ricchissimo magnate delle sigarette. Tra quelli finora nominati, Luisa dovrebbe avere le maggiori cognizioni di clima, visto che ha interrotto gli studi con una laurea triennale in Geografia all’università di Gottinga. Me la rende particolarmente vicina il fatto che a Gottinga io ci abbia lavorato per più di un anno.


Poi c’è l’americano Jonathan Safran Foer, un altro che, nel campo delle lettere, ha frequentato l’università. Mi chiedo: ma, a parte il prof. Parisi, qualcuno della combriccola che abbia finito gli studi c’è? Foer è uno scrittore affermato, ma la sua presenza credo che sia dovuta al fatto che, pare, ce l’abbia a morte con gli allevamenti, e soffre della sofferenza degli animali da macello. Per cui è vegetariano e pretende che tutti lo siano. Chissà se lo faranno sedere accanto a Carlin Petrini, dichiaratosi estimatore di pajate, code alla vaccinara e trippa.


Non poteva mancare Vandana Shiva, un’altra vegetariana che pretende che tutti siano vegetariani. Di nuovo mi pongo una domanda. Io mangio raramente carne, spesso pesce e spessissimo vegetali, ma non mi sogno di pretendere da nessuno di seguire la mia dieta: cosa spinge costoro a pretendere che l’universo mondo segua la loro? La presentano come scienziata, anche se non lo è: ha studiato filosofia, ma poi ha deciso di dedicarsi all’agricoltura. Con questa nuova acquisita competenza convinse la Regione Puglia a non tagliare gli ulivi ammalatisi di Xylella, perché a suo dire, testuale, «gli alberi non sbagliano». Risultato: nel 2019 gli alberi infettati arrivarono a 20 milioni e la produzione d’olio d’oliva crollò del 90%. Volse allora le sue funeste attenzioni altrove, e con rinnovato aìre convinse il Presidente dello Sri Lanka a convertire in biologica l’intera produzione agricola del Paese. Risultato: la medesima crollò, il prezzo del cibo svettò alle stelle, e il popolo inferocito, morto di fame, dette l’assalto al palazzo presidenziale fino a indurre lo stesso presidente a fuggire dal Paese e, alla fine, dimettersi. Vediamo cosa riuscirà a combinare in Vaticano questa donna.


Infine c’è un non meglio specificato «giovane dalla Libia», tale Jubran Ali Mohammed: secondo il Vaticano, dunque, il problema della Libia sarebbe la crisi climatica. Qualcosa della recente cronaca libica deve essere sfuggita o a me o ai plenipotenziari pontifici. I quali, prima scambiano la scienza per atto di fede poi, in nome della medesima, organizzano un curioso rito pagano.


Franco Battaglia


Articolo pubblicato sul quotidiano La Verità il 5 ottobre 2023








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