Europa
17 luglio 2023

Zelensky è un Agente del MI6. CONTROLLATO e MANEGGIATO direttamente dal direttore del MI6, Richard Moore. Lo rivela Scott Ritter in un esplosivo documentario.


Allora è stato proprio abbandonato… si arrenderà ai russi?

È solo la prima parte! La seconda uscirà fra poche ore.


Agente Zelensky”

Agente di chi? Del MI6 britannico! Più precisamente, di Richard Moore, direttore dell’agenzia di intelligence.

Vedi al minuto 29:55, l’incredibile, vergognoso incontro a Londra di Zelensky, come Presidente Ucraino con Richard Moore nel quartiere generale del MI6 (SIS). È ovviamente considerato vergognoso che un Presidente in carica e in rappresentanza del proprio paese si prostituisca al punto tale da recarsi pubblicamente negli uffici di un Servizio Segreto straniero mentre è in visita in quel paese. Ma questo fece Zelensky il 14 ottobre del 2020. Dopo l’incontro con Richard Moore, l’attore presidente se ne vanto’ di fronte alle telecamere, aggiungendo senza ombra di ironia di non poter rivelare i dettagli dell’incontro perché si trattava di “affari di stato”.

Zelensky: ”Abbiano avuto un incontro nell’ufficio del MI6. Sfortunatamente non posso divulgarvi dettagli, si tratta di Affari di Stato”.

Interessante, il capo del MI6, Richard Moore era presente all’incontro in Vaticano tra Bergoglio e Zelensky.

Ritter sottolinea che questi eventi non lasciano dubbi sul fatto che Richard Moore è l’handler (il controllore) di Zelensky, il funzionario di intelligence, insostituibile, che dirige in passo passo l’agente. Ma quell’incontro fu infatti un incontro di un’ora e mezza col Cardinale britannico Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni.

Ma Scott Ritter dice ancora di più: Zelensky è letteralmente circondato a tempo pieno a personale dell’intelligence Britannico che fa da guardia del corpo e da guardia pretoriana, con un numero di 1500 uomini.

Tutto questo spiega tra l’altro perché fu proprio il Primo Ministro Britannico, Boris Johnson, quello che si precipitò a Kiev subito dopo l’inizio dell’operazione Speciale Russa, quando russi e ucraini avevano già concluso un’accordo a Istanbul, Turchia che avrebbe fermato il conflitto sul nascere, con il rifiuto da parte Ucraina di giocare il ruolo del kamikaze per conto degli interessi di Londra. Johnson impose a Zelensky di continuare la guerra a tutti costi.

Vedi l’intero documentario:









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