Contro IL Deep State
08 giugno 2023 Henry Kissinger a rapporto presso il settimanale dei Rothschild, The Economist. Teme la guerra mondiale. Poi si inventa la storiella che la perdita di controllo sull’intelligenza artificiale (IA) potrebbe causare nuove pandemie, facendo magari pensare che anche quelle del passato sono state un caso creato dall’IA?
Il vecchio Kissinger, che ha sposato la segretaria di Rockefeller, tira fuori la storia dell’antica rivalità tra Russia e Cina, un campo sul quale la diplomazia occidentale, secondo lui, dovrebbe lavorare. La sua intervista è prevalentemente incentrata in questa direzione.
"Putin deve essere percepito come un personaggio di Dostoevskij, non come Hitler, e con tutte le ambivalenze e i dubbi sulla sua stessa gente. Quindi, questa è la mia visione generale della Russia. Non ho mai incontrato un leader russo che abbia detto qualcosa di buono sulla Cina. E non ho mai incontrato un leader cinese che abbia detto qualcosa di buono sulla Russia, si sono trattati sempre con disprezzo. E anche quando Putin è in Cina, non gli vengono mostrate le cortesie che hanno mostrato a Macron, [che] è venuto in un posto speciale legato alla storia del leader cinese, e non lo hanno fattoo per il leader russo. Il simbolismo è molto importante in Cina, quindi non è un'alleanza naturale”. Certo che l’oligarchia è ridotta davvero male se ancora deve affidarsi ad un vecchio arnese vista l’incapacità degli attuali amministratori.
Riferendosi a Russia ed America il centenario tedesco americano, ha detto: «Entrambe le parti si sono convinte che l’altra rappresenti un pericolo strategico». Tuttavia, Kissinger è certo che la situazione si possa risolvere attraverso la negoziazione e la creazione di un ordine mondiale basato su regole che le grandi potenze, tra cui Europa, Cina e India devono sottoscrivere. Diversamente, il pericolo di una guerra mondiale non è da escludere, in quanto ci si trova «nella classica situazione pre-guerra mondiale in cui nessuna delle due parti ha molto margine di concessione politica e in cui qualsiasi disturbo dell’equilibrio può portare a conseguenze catastrofiche».
La differenza con le passate guerre mondiali, però, è che oggi ci si troverebbe di fronte ad una situazione «di distruzione reciprocamente assicurata». Il pericolo maggiore è rappresentato dalla competizione tra USA e Cina per ottenere la superiorità tecnologica ed economica, rivalità che è ulteriormente alimentata dall’Intelligenza artificiale (IA). La chiave, dunque, è negoziare, piuttosto che tentare di ottenere la superiorità con la forza, poiché «se ti affidi interamente a ciò che puoi ottenere attraverso il potere, è probabile che tu distrugga il mondo», ha asserito il diplomatico tedesco naturalizzato americano.
Nel dettaglio, Kissinger ha individuato due aree in cui le due potenze rivali possono negoziare per promuovere la stabilità globale: la questione di Taiwan e l’IA. Secondo Kissinger l’incitamento degli Stati Uniti verso Taiwan contro la Cina non è saggio perché una eventuale guerra – come quella attuale in Ucraina – distruggerebbe l’isola e devasterebbe l’economia globale, oltre a condurre al rischio di un conflitto globale. Lui vivendo di vecchi ricordi propone quindi di mantenere lo status quo, ossia quello concordato cinquant’anni fa tra Mao Zedong e Richard Nixon attraverso il Comunicato di Shanghai: con quest’ultimo, gli Stati Uniti riconoscevano la RPC come unico Stato cinese con Taiwan parte integrante del suo territorio. Pechino però non avrebbe tentato di annettere l’isola con la forza, ma in modo pacifico. Questo accordo, secondo Kissinger, è stato bruscamente fatto saltare dalla presidenza di Donald Trump e la politica “aggressiva” degli USA su questo tema è proseguita poi con Joe Biden.
Per quanto riguarda l’IA, invece, il vecchio K si dice convinto che questa possa diventare presto pericolosa quanto le armi nucleari e che diventerà altresì un fattore importante per la sicurezza entro cinque anni: «Siamo proprio all’inizio di una capacità in cui le macchine potrebbero imporre pestilenze globali o altre pandemie», ha detto. Prepara il campo ad una nuova narrativa nella quale verrà detto che le pandemie anche passate, sono state causate dall’IA. Per arginare i rischi prospettati dalle macchine, dunque, Kissinger ha suggerito un negoziato per controllarle proprio come accade con gli arsenali nucleari, al fine di contenerle e porre dei limiti al loro utilizzo. Così come si stabiliscono accordi internazionali sulle armi nucleari, la stessa cosa dovrebbe accadere per l’IA e USA e Cina sono le prime due potenze a dover agire in questa direzione.
In un altro passaggio esprime compassione e pena per i suoi successori che si sono cacciati in una situazione pericolosa dalla quale sembra non sappiano uscire.
https://www.economist.com/kissinger-transcript
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