Mons. Viganò
15 marzo 2023

MESSAGGIO dell’Arcivescovo Carlo Maria Viganò al Congresso di Fondazione DEL MOVIMENTO INTERNAZIONALE DEI RUSSOFILI



Mons. Carlo Maria Viganò già Nunzio Apostolico negli Stati Uniti d’America

al Congresso di Fondazione DEL MOVIMENTO INTERNAZIONALE DEI RUSSOFILI

Mosca, 14 Marzo 2023



Cari Amici, è per me motivo di grande gioia potervi rivolgere un breve messaggio, in occasione della costituzione del Movimento Internazionale dei Russofili. Il Manifesto di questo sodalizio inizia con una parola che sembra scomparsa dal vocabolario occidentale: l’amicizia. In questo caso, è l’amicizia per i Russi, condivisa da moltissime persone in tutto il mondo, e l’amicizia dei Russi verso gli altri popoli, in quello spirito di fratellanza che trova il proprio fondamento nel riconoscerci figli dell’unico Eterno Padre e fratelli in Nostro Signore Gesù Cristo.

Quando l’Impero Romano d’Occidente perse il suo ruolo politico sotto la spinta delle invasioni barbariche, il testimone passò a Costantinopoli. E quando anche l’Impero Romano d’Oriente cadde con la conquista di Bisanzio da parte di Maometto II, fu Mosca a salvarne l’eredità religiosa e politica. Con i suoi Santi e i suoi Santi Re. La crisi presente ci mostra il crollo di un Occidente corrotto, in cui non vi è un Papa Leone Magno che ne salvi le sorti ma che ha ancora un destino, se ritrova la propria missione provvidenziale e riconosce ciò che la accomuna alla missione della Russia.

Gli eventi recenti ci hanno mostrato che l’ateismo materialista che devastò l’Impero Russo e il mondo dal 1917 – come annunciò la Santissima Vergine Maria a Fatima – si è oggi unito al liberalismo nell’ideologia globalista, che è alla base del delirante progetto del Nuovo Ordine Mondiale. Un progetto infernale, come giustamente ha evidenziato in un suo recente intervento il Presidente Vladimir Vladimirovič Putin, in cui l’odio per la civiltà cristiana vuole creare una società di schiavi asserviti all’élite di Davos. Una società distopica, senza passato e senza futuro, senza Fede e senza ideali, senza cultura e senz’arte, senza padri e madri, senza famiglia e Stato, senza maestri e guide spirituali, senza rispetto per gli anziani e speranze per i nostri figli. Non possiamo stupirci che, dopo aver scristianizzato il mondo occidentale, questa élite consideri la Russia un nemico da abbattere. La Federazione Russa si pone innegabilmente come ultimo baluardo della civiltà contro la barbarie, e raccoglie intorno a sé tutte quelle Nazioni che non intendono sottostare alla colonizzazione della NATO, dell’ONU, dell’OMS, della Banca Mondiale, del Fondo Monetario Internazionale e di quella congerie di fondazioni che hanno come scopo l’indottrinamento delle masse, la manipolazione dell’informazione, la creazione di “primavere colorate” per destabilizzare i governi legittimamente eletti e seminare Caos, guerre e miseria come instrumentum regni. Alla recente farsa pandemica –condotta con metodi criminali che non ho esitato a denunciare sin dall’inizio del 2020 – sono seguite nuove emergenze – tra cui quella ucraina – provocate deliberatamente con lo scopo di distruggere il tessuto sociale ed economico delle Nazioni, decimare la popolazione mondiale, concentrare il controllo nelle mani di un’oligarchia che nessuno ha eletto e che ha perpetrato un vero e proprio colpo di stato mondiale, di cui prima o poi sarà chiamata a rispondere dinanzi al mondo.

I teorizzatori di questo colpo di stato hanno nomi e volti, ad iniziare da George Soros, Klaus Schwab e Bill Gates. Chi oggi dichiara nemica la Russia, considera nemici anche gli Europei, gli Americani, Australiani, i Canadesi, e come tali li tratta, perseguitandoli e impoverendoli. Ma mentre gli emissari del World Economic Forum nei governi occidentali possono legiferare contro il bene dei propri cittadini e tengono in pugno i leader mondiali, quel regime change che ha avuto successo in altri Stati si è fermato ai confini della Russia. D’altra parte, anche la frode elettorale del 2020 negli Stati Uniti d’America è stata indispensabile per impedire la conferma del Presidente Donald Trump, così come nel 2013 il deep state e la deep church sono riusciti a far dimettere Papa Benedetto XVI e a far eleggere una persona gradita al Nuovo Ordine Mondiale, il gesuita Jorge Mario Bergoglio.



Il vostro impegno deve certamente promuovere le relazioni di amicizia della Russia con tutti i popoli, secondo quel principio di multipolarità che, in una saggia visione politica a lungo termine, è il miglior modo per combattere il monopolarismo globalista. Ma questa amicizia, questi rapporti di concordia e di cooperazione reciproca, non possono prescindere dalla denuncia del colpo di stato perpetrato ai danni dell’umanità da pericolosi eversori che hanno come scopo dichiarato l’instaurazione di una tirannide infernale in cui l’odio verso Dio e verso l’uomo creato a Sua immagine, la malattia, la morte, l’ignoranza, la povertà, la violenza, l’egoismo, la corruzione regnano incontrastate. È il regno dell’Anticristo. Questo Leviatano va individuato e combattuto, con un’azione che coinvolga tutti i popoli liberi, anzitutto respingendo i punti programmatici dell’Agenda 2030 e del Great Reset con iniziative comuni. Occorre un’Alleanza Antiglobalista che restituisca ai cittadini il potere che è stato loro sottratto, e alle Nazioni la sovranità erosa e ceduta alla lobby di Davos. In questo, il ruolo della Federazione Russa sarà determinante, così come sarà importante il messaggio che il Movimento Internazionale dei Russofili porterà ai popoli di un Occidente che ha bisogno di tornare ad essere fiero della propria Fede e orgoglioso della civiltà a cui hanno contribuito anche i Santi Cirillo e Metodio.

Stiamo combattendo una battaglia epocale: restiamo sotto il manto della Vergine Santissima, gloriosa Nikopèia (Colei che costruisce la Vittoria), assieme all’Arcangelo San Michele. La vittoria è di Cristo, e di chi si schiera sotto il santo vessillo della Croce.



+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo 14 Marzo 2023



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MESSAGE

of

ARCHBISHOP CARLO MARIA VIGANÒ

Former Apostolic Nuncio to the United States of America

to the

FOUNDING CONGRESS

OF THE INTERNATIONAL MOVEMENT OF RUSSOPHILES (MDR) Moscow, March 14, 2023

Dear Friends, it gives me great joy to be able to address a brief message to you on the occasion of the establishment of the International Movement of Russophiles. The Manifesto of this association begins with a word that seems to have disappeared from Western vocabulary: friendship. In this case, it is friendship for the Russian people, shared by so many people throughout the world, and the friendship of the Russian people towards other peoples, in that spirit of brotherhood which finds its foundation in recognizing ourselves as children of the one Eternal Father and as brothers and sisters in Our Lord Jesus Christ.

When the Western Roman Empire lost its political role under the pressure of the barbarian invasions, the baton passed to Constantinople. And when the Eastern Roman Empire also fell with the conquest of Byzantium by Mahomet II, it was Moscow that saved its religious and political legacy, with its Saints and Holy Kings. The present crisis shows us the collapse of a corrupt West, in which there is no Pope Leo the Great to save its fate, but which still has a destiny, if it can recover its providential mission and recognizes what unites it to the mission of Russia.

Recent events have shown us that the materialist atheism that devastated the Russian Empire and the world since 1917 – as the Most Blessed Virgin Mary announced at Fatima – has today joined liberalism in the globalist ideology which underlies the delirious project of the New World Order. An infernal project, as President Vladimir Vladimirovič Putin rightly pointed out in a recent speech, in which hatred for Christian civilization wants to create a society of slaves subservient to the Davos elite. A dystopian society, without past and without future, without faith and without ideals, without culture and without art, without fathers and mothers, without family and spirituality, without teachers and spiritual guides, without either respect



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for the elderly or hopes for our children. We cannot be surprised that, after de- Christianizing the Western world, this elite considers Russia an enemy to be overthrown. The Russian Federation undeniably stands as the last bastion of civilization against barbarism, and gathers around it all those nations that do not intend to submit to the colonization of NATO, the United Nations, the World Health Organization, the World Bank, the International Monetary Fund and that heap of foundations that have as their purpose the indoctrination of the masses, the manipulation of information, the creation of “colored springs” to destabilize governments legitimately elected and sow chaos, wars and misery as instrumentum regni. The recent pandemic farce – conducted with criminal methods that I have not hesitated to denounce since the beginning of 2020 – has been followed by new emergencies – including the Ukrainian crisis – deliberately provoked with the aim of destroying the social and economic fabric of nations, decimating the world population, concentrating control in the hands of an oligarchy that no one has elected and that has perpetrated a real world coup d’état, for which sooner or later it will be called to answer before the world.

The theorists of this coup have names and faces, starting with George Soros, Klaus Schwab, and Bill Gates. Those who today declare that Russia is an enemy consider Europeans, Americans, Australians and Canadians as enemies and treat them as such, persecuting and impoverishing them. But while World Economic Forum emissaries in Western governments can legislate against the good of their own citizens and hold world leaders in the palm of their hands, regime change that has been successful in other nations has stopped at Russia’s borders. On the other hand, the electoral fraud of 2020 in the United States of America was also indispensable to prevent the confirmation of President Donald Trump, just as in 2013 the deep state and the deep church managed to get Pope Benedict XVI to resign and to elect a person pleasing to the New World Order, the Jesuit Jorge Mario Bergoglio.

Your commitment must certainly promote Russia’s friendly relations with all peoples, according to that principle of multipolarity which, in a wise long-term political vision, is the best way to combat globalist monopolarity. But this friendship, these relations of concord and mutual cooperation, cannot disregard the denunciation of the coup d’état perpetrated against humanity by dangerous subversives whose declared purpose is the establishment of an infernal tyranny, in which hatred of God as well as hatred of man created in His image, illness, death, ignorance, poverty, violence, selfishness, and corruption reign supreme. It is the kingdom of the Antichrist. This Leviathan must be identified and combated, with an action that involves all free peoples, first of all by rejecting the programmatic points of the Agenda 2030 and the Great Reset with shared initiatives. We need an Anti-Globalist Alliance that returns to citizens the power that has been taken from them, and to nations the sovereignty eroded and ceded to the Davos lobby. The



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Russian Federation will play a decisive role in this effort, as will the message that the International Movement of Russophiles will bring to the peoples of the West, which needs to return to being proud of its Faith and proud of the civilization to which Saints Cyril and Methodius also contributed.

We are fighting an epochal battle: we shall remain under the mantle of the Most Blessed Virgin, the glorious Nikopèia, together with the Archangel St. Michael. The victory belongs to Christ, and to those who choose to align themselves under the holy banner of the Cross.

 + Carlo Maria Viganò, Archbishop

14 March 2023









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