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BRICS
14 dicembre 2022 L'Egitto entra a far parte della nuova banca di sviluppo BRICS Alcuni stati BRICS sono già passati al commercio in valute locali per ridurre la dipendenza dal dollaro USA e dall'euro.
Mercoledì 8 dicembre l'Egitto ha ratificato la sua partecipazione alla New Development Bank (NDB) creata da Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa (BRICS) nel 2014.
Il gabinetto del presidente egiziano Abdel Fatah Al Sissi ha ratificato l'accordo che istituisce l'NDB e il documento di adesione dell'Egitto a tale istituzione, che ha iniziato ad operare nel 2015 a Shanghai. Da lì, l'NDB finanzia infrastrutture e progetti di sviluppo sostenibile in settori quali energia, trasporti, acqua, comunicazioni e salute. "Dal 2016, la Banca ha investito in molteplici progetti, tra cui 7,2 miliardi di dollari solo in India", ha riferito RT, ricordando che l'Egitto ha espresso interesse a diventare un membro della NDB a luglio. "I BRICS stanno lavorando per sviluppare la propria infrastruttura finanziaria, inclusa una rete di pagamento congiunta, con alcuni Stati membri che sono già passati al commercio di valute locali per ridurre la dipendenza dal dollaro USA e dall'euro", ha aggiunto.
Attualmente il presidente egiziano Al Sissi è in Arabia Saudita per partecipare al vertice dei Paesi arabi con la Cina, la nazione con la maggiore economia tra i BRICS. Il ministro delle finanze egiziano Mohamed Maait ha affermato l'entusiasmo del suo paese per il rafforzamento della cooperazione con i partner internazionali per lo sviluppo, soprattutto alla luce del "movimento di sviluppo senza precedenti" a cui sta assistendo al Cairo. In precedenza, il ministero degli Esteri cinese aveva notato che anche Argentina, Algeria, Iran, Indonesia, Turchia e Arabia Saudita sono interessate ad aderire al blocco BRICS.
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