Russia
09 novembre 2022 La Russia tocca il massimo di esportazioni di petrolio, in attesa delle sanzioni Dal Sito Scenari Economici Secondo Bloomberg, la scorsa settimana le esportazioni russe di greggio via mare sono salite ai massimi da cinque mesi, soprattutto a causa degli acquirenti che corrono ad accaparrarsi l’oro nero scontato russo prima che subentrino le sanzioni decise dalla UE. Le esportazioni russe di greggio via mare sono aumentate a 3,6 milioni di barili al giorno, secondo Bloomberg lunedì, il livello più alto dall’inizio di giugno. Anche la media di quattro settimane ha raggiunto un massimo mai visto da agosto, pari a 3,18 milioni di bpd (barili di petrolio al giorno). I dati includono solo il petrolio russo e non la KEBCO (Kazakhstan Export Blend Crude Oil) del Kazakistan. Le esportazioni russe di greggio via mare verso i Paesi europei – esclusa la Turchia – hanno raggiunto un massimo di sei settimane nelle quattro settimane fino al 4 novembre, pari a 762.000 bpd, con un aumento del 7% rispetto al mese precedente. Se consideriamo i paesi del Mediterraneo, compresa la Turchia, queste sono aumentate leggermente nelle quattro settimane, mentre le spedizioni verso Bulgaria e Romania sono rimaste invariate a 167.000 bpd, circa la metà rispetto a giugno. Le esportazioni russe di greggio via mare verso l’Asia e le navi senza una destinazione specifica sono salite nel periodo di quattro settimane a 2,067 milioni di bpd, il livello più alto di quest’anno. I ricavi delle esportazioni russe sono aumentati di 16 milioni di dollari, raggiungendo 149 milioni di dollari nella settimana del 4 novembre, il livello più alto degli ultimi cinque anni. Il 5 dicembre entrerà in vigore il divieto di assicurare e fornire assistenza alle navi che trasportano il greggio russo via mare, a meno che non venga acquistato a un prezzo inferiore al limite massimo stabilito dai Paesi del G7 e dall’Australia, anche se il Regno Unito concederà deroghe per i contratti petroliferi russi se sono stati firmati prima del 5 dicembre e consegnati prima del 19 gennaio. La cosa divertente è che, intanto, la Russia sta esportando come se non ci fosse un domani…h1 { margin-bottom: 0.21cm; background: transparent; page-break-after: avoid }h1.western { font-family: "Liberation Serif", serif; font-size: 24pt; font-weight: bold }h1.cjk { font-family: "Noto Serif CJK SC"; font-size: 24pt; font-weight: bold }h1.ctl { font-family: "Lohit Devanagari"; font-size: 24pt; font-weight: bold }p { margin-bottom: 0.25cm; line-height: 115%; background: transparent }em { font-style: italic }strong { font-weight: bold }a:link { color: #000080; so-language: zxx; text-decoration: underline } >>>articolo originale online>>> ... |