Contro IL Deep State
01 ottobre 2022

GUIDO CROSETTO, IL LEGAME TRA DESTRA E SINISTRA E TRA MARIO DRAGHI E LA MELONI


GUIDO CROSETTO, L’UOMO DI DESTRA CHE AFFERMA CHE LA MELONI DEVE CONTINUARE LA POLITICA DI DRAGHI. CROSETTO DEFINITO “GIGANTE BUONO” DAI GIORNALI MAINSTREAM, SPESSO PRESENTE IN DIVERSI CANALI TELEVISIVI


La sera dello spoglio delle elezioni, giornalisti e uomini della sinistra pur avendo perso le elezioni citavano con una certa soddisfazione la dichiarazione che “Il cofondatore di Fratelli d'Italia, Guido Crosetto, ha auspicato un'interlocuzione con l'attuale esecutivo per garantire il varo della legge in tempi utili. FdI spera quindi che ‘ci sia un impianto su cui lavorare’...”

Facendo una superficiale ricerca trovo interessante come in un settore quale quello dell’industria militare della DIFESA totalmente controllato dagli uomini del PD ci siano persone come Guido Crosetto Presidente della Orizzonte Sistemi Navali SPA sotto il controllo di LEONARDO. Va ricordato che la società LEONARDO ex Finmeccanica che opera nel settore strategico della difesa è stata coinvolta nella truffa delle elezioni USA 2020 a danno di Trump come riferito all’epoca da vari organi di stampa nazionali e internazionali

come abbiamo riferito qui veritasliberabitvos.it

La storia di Crosetto è interessante. Passa per conservatore perché è stato cofondatore di Fratelli d’Italia. Sarà per via del fatto che si chiamano Fratelli d’Italia, nome preso dall’inno del massone Mameli e per questo hanno goduto di buona stampa?

Ma guardiamo alla sua biografia e scopriamo che Guido Crosetto cresce nella sinistra DC piemontese all’ombra di Giovanni Goria.


Una delle amicizie importanti di Crosetto è quella del fondatore di Slow Food Carlo Petrini che (qui) enuncia la sua dottrina (o meglio ideologia) agro-alimentare assumendo le vesti di “gastronomo-olista” ed evocando cinque “numi tutelari” e cioè il gastronomo francese Jean Anthelme Brillat-Savarin, l’economista e filosofo francese Serge Latouche, malthusiano e teorico della decrescita felice, il fondatore della comunità di Bose Enzo Bianchi, il regista Ermanno Olmi ed infine lo scrittore e regista Pierpaolo Pasolini. https://www.agrariansciences.it/2015/04/riuscira-l-agricoltura-di-slow-food.html

Crosetto è stato, con Carlo Petrini, uno dei fondatori dell'Università di Scienze Gastronomiche nel 2003.



Leggiamo meglio la sua biografia su Wikipedia wikipedia.org



Guido Crosetto nasce in una famiglia di industriali piemontesi nel settore metalmeccanico (la Agrimec, oggi Crosetto srl, produce dal 1937 rimorchi per l'agricoltura, ma in anni recenti ha espanso la propria attività ai settori immobiliari e turistici).[2] Dopo le superiori, tra il 1982 e il 1987 frequenta la Facoltà di Economia e Commercio all'Università degli Studi di Torino. Interrompe gli studi non laureandosi e si iscrive alla sezione giovanile della Democrazia Cristiana a seguito della morte del padre. Ha destato poi polemiche il fatto che sul sito ufficiale della Camera dei deputati fosse riportato "laureato in economia e commercio". Crosetto a tal riguardo ha ammesso di aver raccontato una bugia[3].



Le prime attività politiche

Nel periodo di frequenza universitaria, entrò nella Democrazia Cristiana, in cui ricoprì l'incarico di segretario regionale del movimento giovanile e di responsabile nazionale della formazione, dal 1984 al 1990. Divenne consigliere economico del Presidente del Consiglio Giovanni Goria [6].

Crosetto è stato sindaco di Marene (Cuneo) dal 1990 al 2004, eletto sempre come indipendente nella lista civica, da lui creata, "Insieme per Marene". Nel 1999 viene candidato alla Presidenza della Provincia di Cuneo, come indipendente, da Forza Italia. Arriva al ballottaggio contro il Presidente uscente candidato del centrosinistra, l'ex democristiano Giovanni Quaglia. Mantiene la carica di consigliere provinciale di Cuneo dal 1999 al 2009, ricoprendo l'incarico di capogruppo di Forza Italia. Si iscrive a Forza Italia nel 2000. Ha presieduto la conferenza dei Sindaci dell'ASL Savigliano-Saluzzo-Fossano dal 1993 al 1997.

Deputato di Forza Italia e PdL

Alle elezioni politiche del 2001 Crosetto viene eletto alla Camera per Forza Italia nel collegio Alba-Bra-Langhe e Roero; viene rieletto alle politiche del 2006, sempre con Forza Italia, e alle politiche del 2008 con il Popolo della Libertà. È stato, con Carlo Petrini, uno dei fondatori dell'Università di Scienze Gastronomiche nel 2003. Dal 2003 al 2009 è stato coordinatore regionale del Piemonte per Forza Italia, e responsabile nazionale per il credito e l'industria fino alla nascita del Popolo della Libertà. Fino al 2012 è stato membro del Consiglio nazionale e della direzione del PdL.

Sottosegretario alla Difesa

Nel Governo Berlusconi IV ricopre la carica di sottosegretario di Stato al Ministero della Difesa. Dal 2010, pur ricoprendo un incarico governativo, ha assunto posizioni molto dure contro la politica economica del ministro Giulio Tremonti. Nel luglio del 2011, a seguito della prima manovra finanziaria, che ha definito "da psichiatra", ha guidato una protesta interna al Pdl, contestando duramente le scelte del ministro Tremonti e del Governo[7]. Si è distinto, inoltre, per le posizioni critiche verso alcune regole Europee e contro le politiche monetarie della BCE. Fu uno dei pochissimi parlamentari a votare contro il Fiscal Compact e il MES (onore al merito), in dissenso dal gruppo e con dichiarazione personale in aula. Quando il PdL decise di appoggiare il governo Monti, Crosetto dissentì votando contro la maggior parte dei provvedimenti di quel governo (Onore al merito).

Cofondatore di Fratelli d'Italia

Nel corso del 2012 prende sempre più una posizione di dura critica e di distacco dal Governo Monti, nutrendo forti e accesi dissapori anche sull'ipotesi della ridiscesa in campo di Silvio Berlusconi[11], a differenza di altri colleghi di partito. Ciò provoca una spaccatura all'interno del PdL che lo porta, il 20 dicembre, a creare il nuovo movimento politico conservatore italiano Fratelli d'Italia, insieme agli ex-ministri di AN Giorgia Meloni ed Ignazio La Russa[12]. Fratelli d'Italia si coalizza comunque con il Popolo della Libertà e con la Lega Nord nella Coalizione di centro-destra per cercare di rinnovare e rivitalizzare tale area politica: candidato per un seggio al Senato, nelle liste di Fratelli d'Italia, alle elezioni politiche del febbraio 2013, non viene rieletto perché il partito non supera la soglia di sbarramento del 3%; nello stesso periodo Crosetto ricopre il ruolo di Presidente pro-tempore di Fratelli d'Italia in vista del I congresso nazionale. Da aprile 2013 fino al marzo 2014 è poi coordinatore del partito.

Sempre nel 2014 si candida alla presidenza della Regione Piemonte con Fratelli d'Italia piazzandosi quarto con il 5,73%

Si candida anche alle elezioni europee del maggio 2014 nella Circoscrizione Italia nord-occidentale (che raccoglie i collegi di Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta) per FDI dove con 30000 preferenze risulta il primo, dopo la Meloni candidata capolista in tutta Italia, ma il 3,7% del partito non consente a FDI di eleggere rappresentanti in Europa.

Presidente dell'AIAD e il ritorno in politica

Nel settembre 2014 Guido Crosetto lascia l'impegno politico e viene nominato presidente della Federazione Aziende Italiane per l'Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza (AIAD) di Confindustria.[13]

Nel dicembre 2017 ricompare sulla scena politica partecipando al Congresso di Fratelli d'Italia. Il 28 gennaio 2018 Giorgia Meloni annuncia il ritorno di Crosetto come coordinatore di Fratelli d'Italia e la sua candidatura come capolista alla Camera nelle circoscrizione Piemonte 1, Piemonte 2 e Lombardia 3 per le elezioni politiche del 4 marzo.[14] Viene rieletto deputato nella circoscrizione Lombardia 3.[15].

Crosetto è membro del Comitato Direttivo dell'Istituto Affari Internazionali (IAI). (Per chi non lo sa lo IAI è un think tank fondato nel 1965 su iniziativa di Altiero Spinelli. Lo IAI è un pensatoio della NATO. Promuove l’avanzamento dell’integrazione europea e della cooperazione multilaterale (ne vediamo i risultati). È inserito in un’ampia rete di istituti di ricerca e think tank specializzati nelle relazioni internazionali, interagisce e collabora con il governo, le pubbliche amministrazioni, le istituzioni europee e internazionali, le università, i maggiori attori economici nazionali, i media e i più accreditati think tank internazionali. Vedi www.iai.it)

Il 23 maggio Crosetto presenta le dimissioni da deputato per tornare a svolgere a tempo pieno il ruolo di presidente dell'AIAD (anche perché i due ruoli sono incompatibili)[16] ma il 17 ottobre la Camera respinge la sua richiesta con 285 voti contrari e 187 favorevoli.[17]. Le sue dimissioni vengono tuttavia accettate il 13 marzo 2019 a seguito di una nuova votazione.[18] Al suo posto subentra Lucrezia Mantovani. Si dimette quindi anche da coordinatore nazionale del partito[19].

Nell'aprile 2020 viene nominato presidente di "Orizzonte Sistemi Navali"[20], impresa creata come joint venture tra Fincantieri e Leonardo e specializzata in sistemi ad alta tecnologia per le navi militari e di gestione integrata dei sistemi d’arma[21].

*** *** ***

La ORIZZONTE SISTEMI NAVALI S.p.A. è una Società di

Fincantieri e Leonardo




Presidente

    Guido CROSETTO

  • Amministratore Delegato

    Dario DESTE

  • Direttore Generale

    Renzo TOSINI



aiad.it

La società

Orizzonte Sistemi Navali S.p.A. (OSN) opera da oltre un decennio come integratore di sistema a livello Whole Warship lungo tutto il ciclo di vita della nave.

  • È stata costituita nel 1994

  • Ha assunto l’attuale configurazione nel 2002

  • La compagine societaria è cosi articolata:

51% Fincantieri

49% Leonardo

i due principali gruppi industriali italiani presenti a livello mondiale nel settore della difesa.

Il ruolo della Società

  • Integratore di sistema a livello Whole Warship

  • Studi ingegneristici, dalla fase di fattibilità a quelle di siviluppo e produzione, logistici e di ingegneria di campo

  • Supporto logistico integrato pre e post consegna (ISS)

  • Completa gestione del ciclo di vita della nave

  • Gestione contrattuale



ATTIVITÀ E PRODOTTI

Attraverso l’esperienza di team qualificati Orizzonte Sistemi Navali offre soluzioni e competenze per una progettazione integrata a livello Whole Warship, che supporti i requisiti funzionali e tecnici durante il ciclo di vita della Nave.

Le principali attività di OSN, in ottica di gestione del ciclo di vita, sono:

Ingegneria del Sistema Nave

Integrazione fisica e funzionale

Supporto logistico Integrato del Sistema Nave

  • progettazione per una supportabilità sostenibile

  • fornitura elementi del supporto (scorte, attrezzature, manuali, ecc..)

  • adattamento del sistema di supporto del Cliente

  • addestramento tecnico ed operativo equipaggi

  • fornitura servizi di supporto in esercizio (In Service Support)

  • __________________________________________







Troviamo Crosetto insieme a uomini del PD nella gestione di Orizonti Navali SpA

Guardiamo un attimo chi controlla AIAD e Orizzonti Navali SPA

ricerca.repubblica.it



Alessandro Profumo il banchiere si reinventa manager per amore della politica

IL PERSONAGGIO/ DA UNICREDIT A MPS, STIMATO DA RENZI E D'ALEMA

MILANO.

«La politica per me è una passione, ma non una missione. Anni fa ho pensato di tentare l'avventura, perché ritengo la politica un mestiere nobile, ma il discorso non è più attuale». Avere avuto la tessera del Pd e votare alle primarie è iniziato a contare per Alessandro Profumo solo dopo la sua uscita da Unicredit. E potrebbe contare nuovamente ora che si fa il suo nome per la guida di un colosso di Stato, l'ex Finmeccanica diventata Leonardo.

Nel 2010, le Fondazioni azioniste di Unicredit, ben radicate nel veneto leghista e nel Nord Italia, lo avevano gentilmente accompagnato all'uscita con un assegno da 40 milioni di euro, perché senza dire niente a nessuno aveva aperto la porta dell'istituto agli arabi della Central Bank of Lybia e della Lybian Authority Investment. Un gesto considerato "arrogante" che cercava di tenere la politica fuori dalla stanza dei bottoni, ma che minava l'autonomia dei soci. Che lo liquidarono in un fine settimana.

Ed è proprio nel 2010 che Profumo viene tentato per la prima volta dalla politica. All'interno del Pd circola il suo nome per arruolarlo tra le file dei possibili futuri ministri o forse anche più. Per due volte, con la giacca del banchiere, Profumo si era messo in fila per votare alle primarie del centrosinistra: la prima nel 2005 quando fu scelto Romano Prodi. La seconda nel 2007, quando la moglie Sabina Ratti (ora presidente della Fondazione Eni Enrico Mattei) si candidò con Rosy Bindi per entrare nell'assemblea nazionale del Pd. E la sua vicinanza ai democratici passa anche attraverso Massimo D'Alema. Nel 2006 il banchiere partecipò a un Forum di Italianieuropei insieme con Enrico Letta che fu soprattutto una celebrazione del ruolo internazionale di D'Alema, allora ministro degli Esteri.

Eppure nel 2010 Profumo non cede e si defila. La politica, però, torna a corteggiarlo due anni dopo per correre al capezzale del Monte dei Paschi di Siena. La Fondazione Mps, da sempre in area Pd e che nel 2012 aveva ancora oltre il 30% del capitale della banca, lo propone come presidente a fianco di Fabrizio Viola. Profumo riceve il testimone da Giuseppe Mussari, in caduta libera, anche lui considerato vicino a D'Alema e che Profumo aveva a sua volta sponsorizzato per diventare il numero uno dell'Associazione bancaria italiana (Abi). Profumo sale in sella, rifiutando lo stipendio da 500mila euro, ma dopo tre anni lascia la banca senza averla risanata. È nel periodo senese, però, che Profumo viene a contatto con l'entourage dell'allora sindaco di Firenze, Matteo Renzi, già pronto a candidarsi come segretario del Pd. Nel 2013 partecipa a un convegno dell'Istituto Luigi Sturzo promosso da Yoram Gutgeld, ex McKinsey (la società di consulenza in cui aveva lavorato anche Profumo) nonché stratega del programma economico-sociale del sindaco di Firenze . A fine 2014 Renzi diventa presidente del Consiglio e accompagna la gestione Mps di Profumo per oltre un anno. Collaborano per risanare la banca, ma senza successo, tant'è che Mps è ancora a rischio bail in e attende una ricapitalizzazione dello Stato. In una intervista con Giovanni Minoli, alla domanda su che pensa di Renzi Profumo parla liberamente: «Rivedo in Renzi alcuni dei miei difetti da giovane. È diventato molto potente presto e non ascolta molto». Ora con l'età, Profumo si ritiene più mite e meno impulsivo, doti che potrebbero servirgli per guidare una partecipata del Tesoro.

Di certo non ha un curriculum da manager industriale, nonostante l'esperienza come consigliere Eni, ma non ha pendenze giudiziarie aperte. Per la vicenda Mps e per il caso di usura a Torino ai danni di una società finanziata da Unicredit, è stata chiesta l'archiviazione, mentre resta ancora in sospeso un processo per bancarotta con la ditta Divania. Un processo, a dire il vero, sui generis perché dopo che Profumo è stato assolto dall'accusa di truffa, la procura ha riaperto il caso contestando a Unicredit di aver fatto fallire il gruppo, senza però chiamare in causa l'imprenditore.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Nel 2006 da ItalianiEuropei, nel 2013 al convegno del consigliere economico di Matteo Renzi, Yoram Gutgeld

AL VERTICE

Alessandro Profumo, 60 anni, genovese, laureato in Economia, ha iniziato la sua carriera nella consulenza, per poi passare al Credito Italiano. Dal 1998 diventa amministratore delegato del Gruppo Unicredit, che lascia nel 2010



IL CONTINUO CONTROLLO DI PROFUMO SULLE AZIENDE DEL SETTORE DELLA DIFESA

www.agenzianova.com

Roma, 21 set 2017 18:59 - (Agenzia Nova) - Nel corso della stessa riunione, l’Ad Profumo ha comunicato al consiglio di amministrazione anche le seguenti nomine: Gian Piero Cutillo, attuale Cfo di Gruppo, nominato Responsabile della Divisione Elicotteri al posto di Daniele Romiti ; Alessandra Genco, attuale Direttore Finanza di Gruppo, nominata Cfo al posto di Gian Piero Cutillo (la posizione di Genco - Direttore Finanza di Gruppo - verrà mantenuta da lei ad interim); Daniele Romiti si occuperà di Progetti Speciali a diretto riporto all’Amministratore Delegato; Manlio Cuccaro, attuale Deputy Managing Director della Divisione Sistemi Avionici e Spaziali, viene nominato Responsabile della Divisione Elettronica per la Difesa Terrestre e Navale al posto di Lorenzo Mariani. Marco De Fazio, attuale Direttore della Linea di Business Naval and Air Defence Systems, viene nominato Deputy Managing Director della Divisione Sistemi Avionici e Spaziali al posto di Manlio Cuccaro, mentre Renzo Tosini, attuale Direttore della Linea di Business Optronics Systems, viene nominato Direttore della Linea di Business Naval and Air Defence Systems al posto di Marco De Fazio. La posizione di Renzo Tosini - Direttore della Linea di Business Optronics Systems - verrà mantenuta da lui ad interim. (Com)

© Agenzia Nova - Riproduzione riservata




Da Milano Finanza

Arriva la super area commerciale voluta dall’ad Alessandro Profumo per aumentare la raccolta ordini di Leonardo inchiodata quest’anno a un obiettivo modesto di 12-12,5 miliardi di euro. La struttura è stata presentata ieri al consiglio d’amministrazione, insieme ad altre novità, a dimostrazione che Profumo ha voluto accelerare la riorganizzazione delle prime linee. Ufficializzata anche l’investitura di Lorenzo Mariani (si veda MF-Milano Finanza del 20 settembre scorso), che la guiderà lasciando l’attuale incarico di responsabile della divisione Elettronica per la Difesa terrestre e navale.

Il suo posto verrà preso da Manlio Cuccaro, attuale deputy managing director della Divisione Sistemi Avionici e Spaziali. La struttura commerciale ha l’obiettivo di rafforzare la presenza internazionale del gruppo, «attraverso un coordinamento centrale più efficace delle attività commerciali delle Divisioni, e delle sussidiarie in ogni Paese dove Leonardo è presente». In pratica la nuova struttura sarà l’interfaccia commerciale unitaria di Leonardo , «facilitando le azioni di sviluppo del business con particolare focus sul mercato export, e dovrà sviluppare le attività di customer support, al fine di catturare il pieno potenziale di mercato, partendo dai fabbisogni attuali e futuri dei clienti».

Con Mariani, Profumo ha portato in cda anche un’altra nomina attesa, quella di Simonetta Iarlori, che si occuperà di risorse umane, organizzazione e processi e Ict (nuove tecnologie), replicando in parte le funzioni che ricopriva in Cassa Depositi e Prestiti. La nomina sarà effettiva dal 2 ottobre. C’è però anche una sorpresa. Profumo ha deciso di affidare la divisione Elicotteri a Gian Piero Cutillo, in sostituzione di Daniele Romiti. Cutillo è un manager interno, nel gruppo ormai da 14 anni, ma si è sempre occupato di numeri essendo stato nominato cfo nel 2012. Proprio a Cutillo è toccato spesso nelle conference call trimestrali del gruppo rassicurare il mercato sull’andamento del settore elicotteri, che ha sofferto più di altri del calo degli ordini.

Al suo posto andrà Alessandra Genco, attuale direttore Finanza, carica che manterrà ad interim, mentre Romiti si occuperà di Progetti Speciali a diretto riporto all’amministratore delegato. Ma le nomine di ieri non finiscono qui. Marco De Fazio, attuale direttore della Linea di Business Naval and Air Defence Systems, è stato nominato deputy managing director della Divisione Sistemi Avionici e Spaziali al posto di Cuccaro.

A cascata, Renzo Tosini, attuale direttore della Linea di Business Optronics Systems, diventa direttore della Linea di Business Naval and Air DefenceSystems al posto di De Fazio, mantenendo ad interim anche il suo attuale incarico.

(Articolo pubblicato su MF/Milano Finanza, quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi)

formiche.net








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