Ambientalismo
17 settembre 2022

ECCO IL PAESE DEI BALOCCHI GRILLINI: OVVERO IL PIANO DEL WEF DI KLAUS SCHWAB

PROGRAMMA CINQUE STELLE


Quello dei Cinque Stelle è indubbiamente il programma più internazionale che c’è. Non a caso il suo esponente più di spicco – peccato abbia cambiato casacca – fu nominato Ministro agli Esteri. È generosa nel programma la profusione di parole tipo: agrifoodtech, caregiver, cashback, citizen empowerment, cloud, fintech, energy recovery fund, next generation Eu, nutrinform battery, nutriscore, quantum computing, silver cohousing, smart road, startup, under, web3, whistleblowing e metaverso. Quest’ultima suona italiana ma è il massimo dell’internazionalità perché è addirittura interplanetaria, roba d’altro pianeta, fantascientifica: vi lascio scoprire da soli cos’è il metaverso, così se alla fine della lettura di questo articolo avrete ancora esitazioni a votarli, il metaverso vi toglie ogni residuo dubbio.


Il programma di governo del M5S guarda lontano, come lo stesso simbolo rinnovato suggerisce: al 2050 addirittura. E anche questo è un altro punto a loro favore: tutti gli altri si limitano ai modesti 5 anni. Il Pd, per esempio, lo dice apertamente: «l’Italia che vogliamo consegnare agli italiani nel 2027». Certo che se nel 2018 avessero detto la stessa cosa, oggi possiamo toccare con mano l’Italia che ci è stata consegnata dai giallo-rossi: le casse dell’Inps sono ora in ordine grazie ai 150.000 vecchietti che ci hanno fatto la cortesia di beccarsi il covid, è in corso di attuazione la tanto desiderata riduzione delle emissioni di CO2 grazie al taglio dell’uso del gas, la politica estera è rinvigorita grazie al rinnovato patto – più di piombo che d’acciaio – con l’Ucraina, e v’è stato un fruttuoso utilizzo di armamenti obsoleti che altrimenti sarebbero andati al macero. Ma torniamo al M5S.


In tema di fisco, introdurranno «l’immediato rimborso con accredito sul conto corrente delle spese detraibili». Che però non si chiamano rimborsabili ma si chiamano, appunto, detraibili, proprio perché è previsto che siano detratte dalle tasse. E ancora: «Stabilizzeremo il meccanismo che ha decretato il successo del Superbonus 110%». Il cui difetto non sono le frodi – pochissime, assicura Giuseppe Conte, e io ci credo – ma l’idea: se lo Stato mi dà 110 se faccio una cosa che m’è costata 100, io qualche domanda me la pongo. Mi consola che se la pose anche Mario Draghi, che però, aspirando al Quirinale, pensò bene di non essere insistente con quelle domande.


In tema di welfare, «stop a stage e tirocini gratuiti», dicono. Io non conosco l’inglese come Giuseppe Conte, ma se fai tirocinio significa che stai imparando una cosa che non sai da qualcuno che ha la bontà d’insegnartela, onde per cui è già tanto che te la insegni gratis, ove tipicamente dovresti pagare: e non sarebbe denaro sprecato ma un investimento. Pretendere di essere pagati perché qualcuno t’insegni qualcosa suona come pretendere di essere pagati per non lavorare, come col reddito di cittadinanza, insomma. Promettono «un nuovo statuto delle lavoratrici, dei lavoratori e dei lavori» – scrivono proprio così, anche se non esplicitano in cosa consisterebbe la novità. E poi: «rafforzamento del reddito di cittadinanza», che è denaro per non lavorare e, per quelli che hanno la disgrazia di lavorare già, promettono la «riduzione delle ore di lavoro» – va da sé «a parità di salario». Immagino che chi s’azzardi a fare lavoro straordinario finirà dritto dritto in gattabuia.


In tema di donne, promettono la parità assoluta, onde per cui «le donne usciranno prima dal lavoro, se sono mamme avranno pensione anticipata, chi assume donne disoccupate non paga tasse, chi assume donne in gravidanza godrà di sgravi fiscali e, infine, le donne imprenditrici godranno di un fondo speciale rafforzato». Cose sante, ma è la parità che mi sfugge. E promettono «tempi di congedi di paternità e maternità equiparati»: cari papà, industriatevi ad allattare.




In tema di giovani. Voi pensavate che la pensione fosse una cosa per anziani? Rivedete i vostri pregiudizi: «pensione garantita ai giovani». E promettono, «riscatto gratuito della laurea»: sorvolando sull’ossimòro, perché no anche dei diplomi di scuola elementare, media inferiore e media superiore? «Sgravi per gli under 36 che acquistano la prima casa»: ma questi sgravi esistono già, e per tutti.


Per la casa. «Mutui agevolati per acquisto prima casa»: ci sono già, come detto. «Piano d’edilizia pubblica che prevede la riqualificazione di edifici esistenti senza consumo di suolo»: cosa sia esattamente il consumo di suolo non è dato sapere.


Per l’ambiente. Insistono sul Superbonus 110% «per risparmiare sulle bollette»: per la serie “non bado a spese pur di risparmiare”. E promettono lo «stop alle trivellazioni e ai termovalorizzatori». Ma la proposta più interessante è la «Società 2000 watt». Si noti che oggi quella italiana è, per usare il vocabolario Cinque-stelle, una società 3400 watt. Per apprezzare appieno come sarà l’Italia a Cinque Stelle, riportiamo in tabella la potenza assorbita da alcune società del mondo reale assieme al loro Pil (anno di riferimento 2019). Si noti come a valore maggiore di una delle due quantità corrisponde valore maggiore dell’altra. All’appropriato rigo della tabella inseriamo la società 2000 watt vagheggiata dai Grillini, ma lasciamo un punto interrogativo alla casella del Pil pro-capite, così ognuno può inserire il valore che ritiene più realistico.


Società

Consumo d’energia pro capite (in watt)

Pil annuo pro capite (in dollari)

USA

9200

63.000

AUSTRALIA

7600

49.000

FRANCIA

4800

46.000

UE

4400

44.000

ITALIA oggi

3400

43.000

GRECIA

3300

30.000

ITALIA secondo il MOVIMENTO 5 STELLE

2000

?

BRASILE

1900

15.000

ALGERIA

1800

12.000

INDIA

800

7.000



Quanto all’economia la vogliono «rigenerativa e circolare». Cosa significhi la prima parola non lo so e riporto la definizione che danno: «fondata sulla rigenerazione sociale, del territorio e dei consumi». Circolare lo so, e significa che promuoveranno le attività produttive che avranno come materia prima i rifiuti di altre attività produttive. Per esempio: il rifiuto ultimo della coltivazione, produzione e commercio delle banane sono le bucce di banane, che potrebbero essere ottima materia prima per i termovalorizzatori, che però sono banditi. Infine, sempre per dare impulso all’economia, sosterranno la «promozione del vuoto a rendere».


Al capitolo che essi stessi chiamano «disciplina e onore alle Istituzioni» promettono lo «stop ai cambi di casacca in parlamento». Il proposito mi piace e mi dà l’occasione di chiedere scusa a Giuseppe Conte, che in un mio affrettato scritto del 2019 avevo impudentemente chiamato “premio Nobel dei voltagabbana”.


Sull’immigrazione la vedono esattamente come quelli del Pd: «cittadinanza immediata al minore straniero o al nato da genitori stranieri dopo che ha completato un ciclo di studi».


Il M5S si batte per – scrivono testuali – «la riduzione del numero chiuso per l’accesso all’università», proposito criptico che lascia perplessi: ridurre il numero chiuso significherebbe maggiori restrizioni d’accesso. Boh. Infine, aboliranno la caccia, cosicché chi non vuole che gli altri vadano a caccia può prendere in considerazione di votare i Cinque stelle.

Franco Battaglia - articolo pubblicato sul quotidiano LA VERITÀ il 17 settembre 2022








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