Contro IL Deep State
30 maggio 2022 George Soros e la OPEN SOCIETY: Intervista a Roberto Pecchioli È in libreria un libro molto interessante: Soros e l’Open Society, edito da Arianna. Lo ha scritto Roberto Pecchioli. È una puntuale ricostruzione della vita e delle opere – finanziarie e politiche- di uno dei grandi protagonisti del nostro tempo, il miliardario globalista George Soros. Finanziere senza scrupoli, autore del drammatico attacco alla lira nel 1992, gran tessitore delle rivoluzioni “colorate” filo occidentali in collaborazione con il National Endowment for Democracy (NED) emanazione della CIA, padrone dell’Open Society Foundation, Fondazione per la Società Aperta, che ha distribuito nel tempo oltre 30 miliardi di dollari per le cause che piacciono alla gente che piace. Immigrazione, aborto, eutanasia, teoria gender, liberalizzazione delle droghe, privatizzazione del mondo e delle istituzioni internazionali, controllo sui movimenti politici e sul sistema di comunicazione attraverso il metodo più sicuro: il denaro. Follow the money, segui il denaro, è l’incipit del saggio di Roberto Pecchioli, che abbiamo intervistato per i nostri lettori. Innanzitutto, perché questo libro? Chi è George Soros? Nel panorama editoriale mancava un testo che parlasse di un personaggio e di un mondo che determina molta parte della nostra vita, ma non è un governo, un leader politico o ideologico e nemmeno un maestro di pensiero. George Soros è uno di quegli uomini che – a colpi di miliardi- cambiano il mondo, il modo di pensare di milioni di persone. Incarna un tipo umano nuovo: la casta dei miliardari “filantropi”, sociopatici pericolosi, i padroni del mondo. Soros, ma anche Bill Gates, e altri, ai vertici di grandi fondazioni familiari, Ford, Rockefeller, Carnegie. Tutti impegnati sul versante antinatalista: Warren Buffet ha versato oltre mezzo miliardo di dollari a Planned Parenthood, la più grande organizzazione abortista del mondo. Dietro di lui Jeff Bezos, Bloomberg, e naturalmente Soros. La chiamano “salute riproduttiva”. Nel libro ripercorri la vita e la giovinezza di Soros e ricostruisci i legami con il gruppo Rothschild, l’approdo alla London School of Economics e l’influenza di Karl Popper, il teorico della Società Aperta. È così importante quel periodo per il giovane Soros? Fu determinante. Figlio della borghesia ebraica di Budapest, il giovane Gyorgy Schwartz cambiò cognome per volontà del padre per dissimulare le origini ebraiche. Approdò a Londra dove studiò nell’università della Società Fabiana, l’élite imperiale il cui simbolo è il lupo vestito in pelle d’agnello. Lì si innamorò di un concetto e di un nome, Società Aperta.
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