Il ministero della Difesa russo ha rivelato i nomi di altre persone coinvolte nelle operazioni dei biolab finanziati dagli Stati Uniti in Ucraina. Tra loro c'è un ex ricercatore del Pentagono incaricato di studiare l'arsenale nucleare dell'URSS. Secondo l'esercito russo, i piani del Pentagono includevano l'infezione dell'intera regione con tifo ed epatite.

Fiumi tifoidi ed esperimenti sugli esseri umani

“In precedenza, abbiamo presentato un grafico che spiega il coordinamento del lavoro presso i laboratori biologici e gli istituti di ricerca in Ucraina da parte degli Stati Uniti. Uno dei suoi componenti era il Centro scientifico e tecnologico in Ucraina (STCU), un'istituzione che a prima vista sembra essere un'organizzazione di proprietà privata che non ha nulla a che fare con il Pentagono", ha affermato Igor Kirillov, capo delle Truppe russe di protezione Radiologica Chimica e Biologica, ha affermato giovedì in un briefing. In effetti, ha rivelato l'esercito russo, questa istituzione è stata direttamente coinvolta nella creazione di armi biologiche. Formalmente, la STCU è un'organizzazione intergovernativa internazionale creata, con le sue stesse parole, per "affrontare la minaccia alla sicurezza globale della proliferazione di conoscenze e materiali chimici, biologici, radiologici e nucleari applicabili alle armi di distruzione di massa". Il suo vero scopo, afferma il Ministero della Difesa, include la distribuzione di sovvenzioni per lo sviluppo di agenti di armi biologiche.

La STCU ha uffici a Baku in Azerbaigian, Chisinau in Moldavia, Tbilisi in Georgia e Kharkov e Lvov in Ucraina, e ha sede a Kiev. Il lavoro degli scienziati ha incluso la raccolta di campioni d'acqua dai principali fiumi dell'Ucraina - il Dnepr, il Danubio, il Dnestr e il canale della Crimea settentrionale, alla ricerca di agenti causali di colera, febbre tifoide ed epatite A ed E. Studiando i documenti, l'esercito russo ha scoperto che i ricercatori statunitensi ed europei stavano effettivamente cercando di diffondere queste malattie via corsi d’acqua, non solo in Russia, ma in Bielorussia, Moldavia e Polonia, e di avvelenare l'intero ecosistema marino del Mar Nero e del Mar d'Azov.

Inoltre, è stato dimostrato che la STCU è coinvolta in esperimenti sugli esseri umani. I documenti recuperati hanno mostrato che durante il periodo tra il 2019 e il 2021, gli scienziati hanno cercato soggetti di prova dai reparti dell'Ospedale Psichiatrico Clinico n.3 nella città di Merefa nella regione di Kharkov.

“Le persone con disturbi mentali sono state selezionate per gli esperimenti sulla base dell'età, del gruppo etnico e dello stato immunitario. Moduli speciali documentavano il monitoraggio 24 ore su 24 delle condizioni dei pazienti in ogni momento. Le informazioni non sono state inserite nel database dell'ospedale, il personale dell'istituto medico ha firmato un accordo di non divulgazione", ha detto Kirillov. Le operazioni di questo laboratorio sono state interrotte solo nel gennaio 2022, quando attrezzature e campioni sono stati portati dal personale della STCU nell'Ucraina occidentale, secondo l'ufficiale. “Negli ultimi anni, Washington ha speso più di 350 milioni di dollari per l'attuazione dei progetti del STCU. Clienti e sponsor includono il Dipartimento di Stato e il Pentagono USA. Il finanziamento è stato fornito anche attraverso l'Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti, il Dipartimento dell'agricoltura, il Dipartimento della salute e il Dipartimento dell'energia”, ha affermato Kirillov.

  Programmi del Dipartimento di Stato e del Pentagono prolungati nel tempo

L'operazione militare russa in Ucraina ha reso possibile la scoperta delle identità delle persone coinvolte negli esperimenti della STCU. La carica di direttore esecutivo della STCU è occupata da Curtis Michael Bjelajac, cittadino statunitense nato in California il 27 agosto 1968, che ha studiato all'Università della California, ha conseguito un master in finanza internazionale e lavora in Ucraina dal 1994. Il presidente del consiglio di amministrazione della STCU è un certo Eddie Arthur Maier. Le attività del centro sono supervisionate da Phillip Dolliff, vicesegretario aggiunto per i programmi di non proliferazione presso l'Ufficio per la sicurezza internazionale e la non proliferazione del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti. Il suo mandato è scaduto il 31 marzo, ma le informazioni sulla sua carriera rimangono sul sito web del Dipartimento di Stato. Prima di entrare a far parte del Dipartimento di Stato, Dolliff aveva il compito di analizzare le forze nucleari strategiche sovietiche per il Dipartimento della Difesa. In precedenza, si diceva che avesse lavorato a una serie di altri progetti, tra cui l'Iniziativa di difesa strategica (SDI lo scudo spaziale dei tempi di Reagan) degli Stati Uniti, e programmi volti apparentemente a ridurre le minacce poste dalla Corea del Nord e dai gruppi terroristici. Il Ministero della Difesa russo ha reso pubblico una raccomandazione del Dipartimento di Stato che approva la cooperazione tra la STCU e l'appaltatore del Pentagono Black & Veatch.

Il vicepresidente di Black & Veatch Matthew Webber ha espresso la disponibilità a condurre il lavoro con l'istituto nell'ambito della ricerca biologica militare statunitense in Ucraina. Secondo Kirillov, i curatori statunitensi dell'istituto erano interessati più che altro alla ricerca a duplice uso, come il Progetto 6166, che studia le tecnologie per la “modellazione, valutazione e previsione dell'impatto dei conflitti e delle minacce sulla proliferazione delle armi di distruzione di massa”, nonché il Progetto 9601 sul “trasferimento di tecnologie ucraine sulla produzione di materiali complessi a duplice uso all'Unione Europea”. Gli obiettivi di questi progetti includevano la ricerca sul virus della peste, la tularemia, l'influenza aviaria e la peste suina africana.

https://sputniknews.com/20220417/plague-and-typhus-what-have-american-scientists-been-up-to-in-ukraines-biolabs-1094839384.html