Russia
24 marzo 2022

Una ragazza risponde ad Arnold Schwarzenegger ricordando la tragedia del Donbass

Guarda il video con i sottotitoli in inglese

https://www.youtube.com/watch?v=saSAP0UUnyU

Signor Schwarznegger, sono sicura che Lei si ricordi di me. Nel 2015, al torneo “Arnold Classic” negli USA, io, una ragazzina russa di 15 anni, ho battuto il record mondiale di sollevamento del bilanciere di pesatura di 150 kg. Lei in quella occasione mi fece gli auguri, facendomi domande sulla Russia, mentre io piangevo dalla gioia. Lei mi dette l’impressione di essere una persona molto premurosa, gentile ed intelligente. Lei mi lasciò un autografo sulla manica della Sua giacca firmata e io decisi di conservarla come buon ricordo del nostro incontro. L’essere riuscita a battere il record mondiale, ai tempi, l’essere riuscita a sollevare il bilanciere, è stata una questione d’onore e di grande responsabilità per me.

In quella occasione, portai con me, per Lei, Signor Schwarznegger, le lettere e le foto del Donbass in guerra, che io, nel marzo del 2015, ebbi l’occasione di aver visitato per due volte. Si, io non sono riuscita a restarmene tranquillamente a casa a Mosca, quando l’Ucraina dichiarò la guerra al Donbass, quando per i miei coetanei che vivono li, la campanella della scuola significava non solo l’intervallo, ma anche l’inizio degli spari e dei bombardamenti. In ogni scuola in cui mi sono esibita e in cui ebbi l’occasione di parlare con i ragazzi, in primis io parlai proprio di Lei, del mio idolo, nello sport e nella vita. Un ragazzo semplice, proveniente da una povera famiglia austriaca che diventò un famoso atleta, poi un famoso attore e poi ancora un politico. E tutto questo grazie allo sport e all’ambizione. Certamente tutti conoscevano e guardavano i Suoi film. Io raccontavo ai ragazzi di come nella primavera del 2015, sarei andata nuovamente negli USA per partecipare ad una gara, dove probabilmente mi sarei incontrata ancora con Lei. I ragazzi, delle scuole ordinarie delle Repubbliche Popolari di Lugansk e Donetsk, iniziarono a scrivere lettere, mandare foto, nella speranza di farle arrivare a Lei. Loro raccontavano al Terminator di come si vive in guerra, chiedevano aiuto, chiedevano dei semplici consigli, ossia, come si potrebbe praticare lo sport in queste condizioni dure, come svilupparsi, come diventare una persona di successo. I bambini vedevano in Lei un eroe forte, e speravano che questo eroe li possa difendere. Io stampai le fotografie, feci le traduzioni delle lettere, consegnai a Lei le buste dicendo: “Arnold, sono stata recentemente nel Donbass, in una missione sportiva umanitaria. In quelle zone c’è la guerra, e i bambini, che vanno a scuola, mi hanno chiesto di portare a Lei queste lettere”. In quella occasione Lei mi rispose “Ucraina, si, si, lo so. Gli darò un’occhiata e lavorerò su questo”. Dopo di che diede la busta al Suo assistente.

Signor Schwarznegger, io ho guardato il Suo video-messaggio rivolto ai russi. A quanto pare, Lei non se n’è fatto nulla di queste lettere che io Le consegnai, nonostante la Sua promessa. Lei è un ottimo motivatore, un ottimo atleta, attore, Lei è davvero amato in Russia, tuttavia il suo messaggio si basa su un’altra realtà inventata. Nei cinefilm questo succede spesso, ma la verità, Arnold, sta proprio scritta proprio nelle stesse lettere che sono restate dai vostri assistenti dal 2015. La vera realtà, Arnold, sta nel monumento della Via degli Angeli a Donetsk, dove ognuno può leggere i nomi dei bambini che sono stati uccisi dai proiettili e dalle bombe sparate dall’esercito ucraino. La verità sta nel fatto, Arnold, che il Suo Terminator, non solo non abbia protetto, non abbia aiutato, non abbia salvato i bambini del Donbass, ma anche nel fatto che non abbia nemmeno letto le lettere di questi bambini e nel fatto che Lei non abbia nemmeno cercato di comprendere a fondo la situazione.

Signor Schwarznegger, la sottoscritta, dal 2014 ha visitato il Donbass per 20 volte, nelle zone più calde e pericolose. Ho visitato più di 120 scuole, ho parlato con migliaia di bambini, ho tenuto più di 100 eventi sportivi per bambini, pur essendo io una normalissima ragazza russa e non un guerriero ferreo e temerario con il nome di Terminator.

Nel Suo video-messaggio, Lei parla di Suo padre, il quale non amava i russi, e il quale in qualità di soldato dell’esercito nazista, con le armi in mano, venne sulla mia terra russa, sovietica. Lei afferma che in Ucraina non ci sia il nazismo e tira in ballo il presidente ebreo e il fatto che le bombe russe distruggano l’Ucraina stessa. Arnold, a volte è alquanto difficile comprendere bene la situazione trovandosi a migliaia e migliaia di chilometri di distanza da noi, tuttavia Lei dovrebbe ancora avere da qualche parte quelle lettere e quelle fotografie dal 2015. Ma a parte questa Lei poteva benissimo venire nel Donbass di persona e vedere tutto con i suoi stessi occhi, Lei è una persona coraggiosa. Se Lei è venuto a trovare i soldati americani in Iraq, insegnando a loro ad allenarsi e a mantenere la forma per l’operazione “Tempesta nel Deserto”. Io adesso non ho intenzione di chiedere a Lei, Arnold, che cosa ci facevano a quei tempi i vostri militari in Iraq e per quale motivo avete annientato quel paese. Credo che il vostro governo saprà meglio il perchè. Tuttavia vorrei ricordarle che la Sua famiglia venne già una volta ingannata dal nazismo, e che Suo padre sia venuto con le armi in mano ad invadere la mia Patria, ad uccidere e a rendere invalidi i miei compatrioti. Proprio questo errore è stato la causa principale della povertà che ha sofferto in infanzia. Proprio a causa di questo errore, Suo padre non amava i russi fino alla fine della Sua vita. Ai tempi Hitler ebbe ciò che si meritava, tuttavia pur essendo passati molti anni da allora, oggi, i suoi eredi ideologici, stanno nuovamente levando la testa. Vorrei ricordarle che un tempo anche voi ammiravate Hitler, cosa di cui successivamente vi sentivate in colpa ancora per molto. Però coloro che in Ucraina ammirano i collaborazionisti di Hitler, come Stepan Bandera, sono molto lontani dal sentirsi in colpa. Gli ammiratori di Bandera che in Ucraina hanno usurpato il potere, distruggono i monumenti dedicati ai soldati sovietici, rinominano le vie delle città ucraine in onore dei criminali nazisti. Al popolo del Donbass invece, il quale si rifiutò di appoggiare questo colpo di stato, hanno dichiarato guerra, una guerra che nel corso di questi ultimi 8 anni ha tolto la vita a più di 14 000 civili. Il fatto che Lei affermi che il Signor Zelensky, sia ebreo, non è stato di nessun aiuto per loro. Il nazismo non ha etnia, la parola “nazismo” non deriva dalla parola “tedeschi”, e la russofobia non è meglio dell’antisemitismo. 

Lei ricorda come nell’ultima puntata di “Terminator”, nel giorno del giudizio, il suo personaggio torna nel passato per evitare la creazione di Skynet che sarà il responsabile dell’estinzione dell’umanità. L’operazione militare speciale della Russia non ha come obiettivo la morte del popolo ucraino, essa ha come proprio bersaglio la distruzione dello Skynet neonazista che nel corso di questi anni, ha sottomesso totalmente l’Ucraina e che ormai era sul punto di trasformarsi in un mostro incontrollabile e pericoloso per tutti i paesi vicini, non solo per la Russia. Signor Schwarznegger, La prego di trovare e di leggere quelle lettere che scrivevano i bambini del Donbass nell’ormai lontano 2015. In un futuro molto prossimo io ho intenzione di visitare nuovamente le scuole del Donbass. Arnold, io sono sicura che li, non sia più orribile e pericoloso di come lo era l’Iraq. La invito a venire li e a vedere tutto con i Suoi occhi. La prego di non passare dalla parte di Skynet di “Terminator”. Lei più di chiunque altro dovrebbe sapere che è bene difendere se stessi.








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