Russia
24 marzo 2022 Le menzogne dei media occidentali capovolgono la realtà dice il Generale Fabio Mini Questo è un articolo apparso su IL FATTO QUOTIDIANO di oggi.
"I media occidentali e italiani stanno raccontando una guerra immaginaria dove muoiono solo soldati russi, vengono distrutti solo mezzi russi, gli ucraini resistono e addirittura contrattaccano. Però le città verrebbero, al contempo, rase al suolo, i civili sarebbero sterminati e i sopravvissuti torturati e stuprati. La contraddizione è evidente, ma la propaganda è verità, la verità è propaganda. Da un punto di vista operativo, “l'offensiva russa è stata un esempio nel suo genere: in sei giorni, i russi hanno acquisito un territorio grande come il Regno Unito, con una velocità di avanzata superiore a quella che la Wehrmacht aveva raggiunto nel 1940.” Inoltre “il grosso dell'esercito uccraino è stato schierato nel sud del paese in preparazione di una grande operazione contro il Donbass. Ecco perché le forze russe sono state in grado di circondarlo dall'inizio di marzo nel ‘calderone’ tra Slavyansk, Kramatorsk e Severodonetsk, con una spinta da nord-est attraverso Kharkiv e un'altra da sud dalla Crimea. Le truppe delle repubbliche di Donetsk (DPR) e Lugansk (LPR) completano le forze russe con una spinta da est [...] Il ‘rallentamento’ che i nostri ‘esperti’ attribuiscono alla cattiva logistica è solo la conseguenza di aver raggiunto i loro obiettivi. La Russia non sembra volersi impegnare in un'occupazione dell'intero territorio ucraino. In effetti, sembra che la Russia stia cercando di limitare la sua avanzata al confine linguistico del paese [...] I nostri media divulgano un'immagine romantica della resistenza popolare.”
Fabio Mini, generale di corpo d'armata, ex capo di stato maggiore del Comando Nato per il Sud Europa; dal gennaio 2001 a capo del Comando interforze delle operazioni nei Balcani; dall'ottobre 2002 all'ottobre 2003 comandante delle operazioni di pace a guida NATO, nello scenario del Kosovo.
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