Energia
08 marzo 2022

La Commissione europea vuole che rimaniamo al freddo. Lo dichiara apertamente con un comunicato ideologico irrealizzabile.

Difatti anche Goldman Sachs smentisce le folli dichiarazioni idelogiche europoidi dicendo che senza il gas russo l’Europa perderà il 2,2% Pil, l'Italia il 2,6%

La Commissione europea sostiene che è possibile mettere fine alla dipendenza da petrolio e gas dalla Russia «ben prima del 2030». E Per realizzarlo propone di sviluppare un piano che ha battezzato «REPowerEU» basato su due pilastri: diversificare le forniture, tramite maggior gas liquefatto, gasdotti da fornitori non russi, aumento dei volumi di biometano e idrogeno rinnovabile autoprodotto o importato e, secondo, riducendo più rapidamente l'uso di combustibili fossili su case, costruzioni, industria e produzione elettrica aumentando l'efficienza, l'uso di rinnovabili e intervenendo sulle strozzature delle infrastrutture.

Bruxelles afferma che una «piena attuazione» delle sue proposte «Fit for 55» ridurrebbe i consumi annuali di gas naturale del 30%, equivalente a 100 miliardi di metri cubi per il 2030. «Con le misure previste nel piano REPowerEu ridurremo gradualmente di almeno 155 miliardi di metri cubici l'uso di gas, equivalente al volume importato dalla Russia nel 2021. Circa due terzi di questa riduzione - dice la Commissione con un comunicato - può essere ottenuta nell'arco di un anno, mettendo fine alla sovra dipendenza verso un singolo fornitore».

La Commissione propone di lavorare con i Paesi membri per identificare i progetti più auspicabili per raggiungere questi obiettivi. Ovviamente sono idiozie allo stato puro!


Difatti anche Goldman Sachs afferma che: «Con lo stop al gas russo l'eurozona perderà il 2,2% di Pil, e l'Italia il 2,6%»

Nello scenario peggiore in cui la Russia interrompesse tutte le esportazioni di gas verso l'Europa, il Pil dell'area euro diminuirebbe di 2,2 punti percentuali nel 2022 rispetto alla previsione di base, con impatti considerevoli in Germania (-3,4 punti) e in Italia (-2,6 punti). Lo sostiene un report di Goldman Sachs, sottolineando come la dipendenza dal gas russo della Germania (50% delle sue importazioni totali) e dell'Italia (45% circa) sia «notevole».

L'Europa, spiega la banca d'affari Usa, dipende «pesantemente» dal gas naturale russo, con Mosca che rappresenta circa un terzo delle importazioni dell'eurozona. Dato l'alto grado di incertezza, Goldman Sachs paventa quindi tre scenari: il primo, in cui non ci sono ulteriori interruzioni di fornitura di gas in aggiunta alla riduzione del flusso dallo scorso settembre; un secondo, con l'arresto della fornitura di gas che passa attraverso l'Ucraina per tutto l'anno; e un terzo scenario con lo stop completo di tutte le importazioni russe attraverso i gasdotti verso Europa, anche per il resto dell'anno. Riteniamo che gli scenari descritti da Goldman Sachs siano Ottimistici rispetto ad uno scenario prospettico catastrofico.

Questo è il momento di abbandonare l’Europa! Una nave di folli!!








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