Grande Reset
24 gennaio 2022

Veneziani bloccati in laguna, appello: “Aiutiamoci, Venezia con le isole, le isole con Venezia”

Riprendiamo dal sito Sputnik

Veneziani bloccati in laguna, appello: “Aiutiamoci, Venezia con le isole, le isole con Venezia”


di Eliseo Bertolasi


Qualche giorno fa ha fatto scalpore la disavventura dell’attore hollywoodiano John Malkovich respinto dall’Hotel Danieli di Venezia, perché sprovvisto di super green pass.

Tuttavia questo episodio ha sollevato il velo su un problema reale.

Venezia è una città unica per la sua peculiarità di essere una città sull’acqua. Il mezzo di movimento e di trasporto per ovvie ragioni è rappresentato dalle imbarcazioni. Condizionare l’accesso dei mezzi pubblici al possesso del super green pass come previsto dal D. L. del 30 dicembre 2021 n. 229, se in una qualsiasi città italiana gli abitanti hanno potuto rimediare ripiegando sull’uso dell’auto privata, nel contesto di Venezia tale misura si è concretizzata nel vietare ai veneziani sprovvisti di tal documento l’accesso sui vaporetti, non solo per gli spostamenti a Venezia, ma anche per i collegamenti tra le varie isole della laguna: Burano, Murano, Giudecca, Lido, Torcello...

Il disagio non consiste solo nel non potersi recare al lavoro, ma di non potersi muovere nel vero senso della parola e di ritrovarsi letteralmente confinati sulla propria isola nella laguna.


Veneziani bloccati in laguna, appello: “Aiutiamoci, Venezia con le isole, le isole con Venezia”

Non va dimenticato che Venezia è anche capoluogo di regione, nella città lagunare si trovano quindi tutta una serie di uffici amministrativi verso i quali spesso il cittadino ha la necessità di dovervisi recare personalmente. Tale limitazione diventa perciò molto pesante se non addirittura ingestibile in mancanza di soluzioni alternative.



Causa super green pass molti veneziani si sono ritrovati segregati sulla propria isola nella laguna, tagliati fuori dal trasporto pubblico. Lorenzo Greco, portavoce del Comitato “Libera Venexia”, si è dato subito da fare per offrire una soluzione alternativa. Con l’aiuto di altri veneziani proprietari di barche ne è nata una catena di solidarietà.

Сontattato da Sputnik Italia il signor Lorenzo Greco ha raccontato le attuali problematiche dei collegamenti nella laguna e di come ha organizzato, con l’aiuto di altri volenterosi veneziani, la sua azione di aiuto:

Quali sono i disagi, almeno per ciò che concerne gli spostamenti, di quei veneziani che non sono in possesso di super green pass ma hanno comunque la necessità di doversi spostare?

A seguito dell’entrata in vigore del D. L. che dal 10 gennaio 2022 vieta la libertà di movimento per tutti coloro che non hanno il super green pass, tale provvedimento discrimina soprattutto gli abitanti delle isole della laguna di Venezia. Non viene riconosciuta la specificità di Venezia e delle sue isole, ma viene considerata come se Venezia e Veneto fossero un tutt’uno. Le persone sprovviste di super green pass si ritrovano ora isolate, emarginate. Questa condizione discriminatoria comprende soprattutto lavoratori e persone anziane. Il Decreto ha avuto una deroga verso gli studenti, quindi per motivi di studio, e verso persone con comprovate necessità sanitarie. Tutte le altre categorie sono escluse da questa deroga. Va notato che l’ospedale civile, l’unico, si trova a Venezia. Arrivarci, partendo dalle isole, diventa impossibile anche per eseguire visite e cure specialistiche, come pure per andar a trovare i propri parenti ricoverati. Niente! Tutto bloccato! Non ci si può muovere dalla propria isola.

Veneziani bloccati in laguna, appello: “Aiutiamoci, Venezia con le isole, le isole con Venezia”

Questa è una violazione dei diritti umani c’è in atto un’azione discriminatoria nell’impedire i movimenti. La situazione è assurda. Nel caso delle isole siciliane, sono invece riusciti ad ottenere una deroga per cui le persone ora possono traghettare da un’isola all’altra. Da qualche giorno il presidente della regione Sicilia è riuscito ad ottenere questa deroga. A Venezia niente!

Da quanto tempo avete iniziato il servizio di trasporto delle persone?

Abbiamo iniziato questo servizio dal 10 di gennaio e abbiamo cercato di coinvolgere più possessori di barche possibili. È un servizio che riusciamo a dare solo in base alla nostra disponibilità: c’è chi lavora, chi ha dei turni, ognuno ha i suoi impegni, ma quando possiamo mettiamo a disposizione il nostro tempo e le nostre barche. Certamente l’invito è rivolto a tutte le persone che hanno una barca.

L’iniziativa del Comitato “Libera Venexia” è servita da modello. Attraverso il passaparola, tra amici, quando sappiamo che ci sono persone che si devono spostare da un’isola all’altra ci rendiamo disponibili con le nostre barche. Questo servizio è assolutamente su base volontaria, le barche sono nostre, il servizio che offriamo è assolutamente gratuito, non c’è alcun fine di lucro, ci basta la riconoscenza da parte delle persone che aiutiamo, questa è la cosa più importante che ci gratifica molto.


Veneziani bloccati in laguna, appello: “Aiutiamoci, Venezia con le isole, le isole con Venezia”


Una catena di solidarietà

Sono molte le persone che si rivolgono a voi?

Abbiamo molte richieste di persone in difficoltà che si rivolgono a noi per il nostro servizio gratuito. Sono centinaia le persone che abbiamo aiutato e spostato. Per il momento andiamo avanti così, anche se non può essere la soluzione definitiva. Questa è una situazione temporanea sperando che le cose cambino presto perché andare avanti così è impossibile!

Non vi siete organizzati per cercare di denunciare alle autorità cittadine questa limitazione che nel contesto lagunare di Venezia significa isolamento totale?

Si! Sono già partite diverse denunce da parte di molti residenti delle isole che si sono già rivolti ai loro avvocati. Le denunce sono rivolte non solo verso le autorità cittadine e regionali ma anche al governo che non tiene in considerazione la specificità di Venezia e delle sue isole.

Cosa si aspetta dalla sua azione?

Ci auguriamo che la nostra azione sia la scintilla che faccia scaturire nei cuori dei veneziani lo spirito di solidarietà per cercare di aiutarci gli uni con gli altri: “Aiutiamoci, Venezia con le isole, le isole con Venezia”, questo, il nostro slogan che abbiamo usato per cercare la collaborazione di chi possiede una barca. Non è stato facile, chiaramente tutti hanno i loro impegni di lavoro e di famiglia, ma alla fine ci stiamo muovendo. Ha prevalso il buon cuore e il senso di responsabilità che ci contraddistingue!


Veneziani bloccati in laguna, appello: “Aiutiamoci, Venezia con le isole, le isole con Venezia”


Ulteriore crisi per il turismo

Questa situazione non è l’ennesimo colpo al turismo di una città, Venezia, che di turismo vive?

Si! Lo si può notare anche passeggiando per Venezia. I locali sono semivuoti, ci sono tantissime attività chiuse. La crisi è palpabile e l’introduzione del super green pass ha accentuato ancor di più questa crisi. Come è stato dimostrato il green pass non è un sinonimo di sicurezza sanitaria. Questo è un freno anche per i molti turisti stranieri che frequentano, o che vorrebbero visitare Venezia.

Come ha reagito la stampa nei confronti della vostra iniziativa?

Questa nostra iniziativa apprezzata da molti veneziani, purtroppo è stata strumentalizzata da molte realtà mediatiche sia locali che nazionali, anche televisive: non hanno esitato addirittura a chiamarci con toni negativi e irrisori i “furbetti della gondola privata”. Queste posizioni offensive non rispecchiano assolutamente né lo spirito di questa iniziativa, né tantomeno lo spirito dei veneziani.





>>>articolo originale online>>>







...







.
.
Informativa
Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso.
Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze per inviare messaggi promozionali sulla base dei comportamenti degli utenti.
Si possono conoscere i dettagli, consultando la nostra privacy seguendo il link di seguito.
Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie.
In caso contrario è possibile abbandonare il sito.
Altre informazioni

Ok entra nel sito