Grande Reset
30 dicembre 2021

Roberto De Mattei, IQVIA, e Big Pharma Storia di un’ossessione?

Lo studio di previsioni di IQVIA.

I profitti di Big Pharma stanno nei “Vaccini”



Continua a rifiutarsi di pubblicare (come doveva per legge) la risposta del Dott. Citro alla Dott.ssa. Gwyneth Spaeder, ma Roberto De Mattei non sembra lasciar passare un momento senza cercare di calunniare l’Arcivescovo Carlo Maria Viganò, come in preda ad un’ossessione.

Le sue “Riflessioni su un anno che si apre”, non sembrano riflettere su nient’altro, eccetto la sua fallimentare missione/ossessione: tentare di screditare Mons. Viganò.

Da come scrive, sembra che De Mattei abbia perso ogni senso di logica o coerenza intellettuale. Come un giocatore d’azzardo che continua a perdere al tavolo della roulette e, invece di fermarsi, raddoppia.

Viene da chiedersi: perché? Ma probabilmente l’ex rispettato intellettuale cattolico è ora coinvolto in un gioco più grosso di lui, da cui non si può estricare.

Con il suo passo falso di far difendere le sue teorie pretestuose e senza basi scientifiche dalla Signora Spaeder, De Mattei ha esposto un fianco indifeso (e sconosciuto al gran pubblico) di Big Pharma.

Si chiama IQVIA.

La Spadaer, infatti, oltre ad essere figlia di un famoso Neocon, firmatario del famoso documento del PNAC (gli ideologi del Complesso Militare Industriale, quelli delle guerre senza fine), è la moglie di Jeff Spaeder, uno dei grandi boss della mosca cocchiera di Big Pharma, IQVIA.

Per la precisione, Jeff Spaeder è “Chief Medical & Scientific Officer” a Iqvia Holdings Inc. A occhio e croce una delle posizioni più importanti (se non la più importante) della Holding.

Ci sono conflitti di interesse tra la posizione della Spaeder e il suo attacco pretestuoso e ascientifico (come ha mostrato il Dott. Citro Della Riva) contro Mons. Viganò?

Ci sono conflitti di interesse tra il difendere i “vaccini”, tra il voler screditare chi rivela la verità su tali “vaccini” e essere la moglie del dirigente di una ditta i cui enormi profitti dipendono dal convincere governi e popolazione a usare questi “vaccini”? Be’, vediamo.

IQVIA declama nelle sue lussuose brochure (vedi “IQVIA Connected Intelligence”):

Le opportunità sono lì, ovunque.

Scoprite intuizioni mai viste prima, prendete decisioni più intelligenti e liberate nuove opportunità.

IQVIA vi aiuta a far progredire l'assistenza sanitaria creando connessioni intelligenti con un ampio portafoglio di capacità e tecnologie, dati ineguagliabili ed esperienza sanitaria globale.

Ma di quale Intelligence, di quali Opportunità stanno parlando? Bé, molto più prosaicamente si tratta di intelligence e opportunità per massimizzare i profitti delle ditte che usano la medicina per accrescere il loro potere.

Nel recente (6 dicembre) Rapporto dell’IQVIA Institute, The Global Use of Medicines 2022 - Outlook to 2026 (Uso Globale delle Medicine 2022 – Prospettive fino al 2026), si legge nero su bianco che i grandi profitti nei prossimi anni verranno proprio dai “vaccini”.

Come sapranno, con tale precisione, i signori farmaceutici che i “vaccini” e i boosters continueranno a far cadere su di loro una crescente pioggia di soldi, a noi mortali non è dato sapere.

Ma lor signori lo sanno, e lo scrivono: “Il più grande driver (fattore di crescita) della spesa per la medicina nei prossimi cinque anni si prevede che siano le vaccinazioni globali COVID-19, che sono senza precedenti sia per il numero di persone che vengono inoculate sia per la velocità con cui si prevede di raggiungere e poi ripetere con frequenti richiami.”

Quindi si dovranno produrre (e perciò, consumare) più “vaccini”. Un livello “senza precedenti” come “numero di persone” e come “velocità”. Questo è il suggerimento (ordine di marcia) di IQVIA al colossale apparato di Big Pharma.

Ancora, la gente andrà sempre meno a farsi curare o visitare negli ospedali (a causa dell’effetto Covid). Ma (miracolo!) il profitto dei farmaceutici aumenterà’. E tale profitto da “vaccino” si può quantificare: 133 miliardi!

La spesa globale, compresi i vaccini e le terapie COVID-19, supererà le prospettive pre-pandemiche di 133 miliardi di dollari fino al 2026”

Infatti, se le spese mediche “normali” diminuiranno di 175 miliardi perché la gente non va più negli ospedali per visite e controlli, tuttavia L'introduzione graduale dei vaccini e dei richiami nella stima del caso base porterà a 250 miliardi di dollari di spesa incrementale a livello globale, con un impatto netto sulla spesa di 133 miliardi di dollari, o circa il 3% della spesa globale cumulativa durante quel periodo.”

I “vaccini” salvano la giornata. Come ne potrebbero fare a meno quelli di IQVIA?








...







.
.
Informativa
Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso.
Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze per inviare messaggi promozionali sulla base dei comportamenti degli utenti.
Si possono conoscere i dettagli, consultando la nostra privacy seguendo il link di seguito.
Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie.
In caso contrario è possibile abbandonare il sito.
Altre informazioni

Ok entra nel sito