Contro IL Deep State
15 dicembre 2021

ITALIA VERSO LA DITTATURA MILITARE. Figliuolo resta Generale dei Vaccini ma diviene pure Capo di tutte le Forze Armate

Riprendiamo dal sito Gospa News
Il generale alpino comanderà anche i Carabinieri
e dipenderà dal Ministero competente e dal Supremo Consiglio di Difesa
guidato dal Capo dello Stato Sergio Mattarella

di Fabio Giuseppe Carlo Carisio

Tra fretta, amarezza e rabbia per la repentina proroga dello stato di emergenza al 31 marzo 2022, approvata in un fulmineo Consiglio dei Ministri nel tardo pomeriggio di martedì 14 dicembre, e l’apprensione per l’allungamento delle restrizioni imposte dal decreto 172 sul Super Green Pass e vaccini obbligatori a nuove categorie (operatori scolastici, polizia, vigili del fuoco e volontari del soccorso, forze armate), è passato assolutamente in sordina l’assegnazione di un nuovo incarico al generale dei vaccini che fa preludere l’avvento di una vera e propria dittatura militare in Italia.

Non solo il generale Francesco Paolo Figliuolo resta commissario straordinario all’emergenza Covid e grazie al decreto sulla proroga dello stato d’emergenza fino al 31 marzo, vede confermati tutti i suoi poteri in tale mansione, a partire da quelli di ordinanza come voluto dal premier Mario Draghi.

Nell’esercizio dei poteri derivanti dalla dichiarazione dello stato di emergenza, il capo del Dipartimento della Protezione civile e il Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e il contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19, “adottano anche ordinanze finalizzate alla programmazione della prosecuzione in via ordinaria delle attività necessarie al contrasto e al contenimento del fenomeno epidemiologico da Covid-19”.

Ma l’alto ufficiale degli alpini Figliuolo è stato anche nominato alla guida del Comando Operativo di Vertice Interforze (Covi) durante la stessa seduta del Consiglio dei ministri che ha approvato all’unanimità la nomina proposta dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini.

Guerini ha infatti un trascorso tra le Penne Nere. Ha prestato il servizio militare obbligatorio dal giugno 1991 al marzo 1992 presso il Battaglione Alpini “Edolo” a Merano e, successivamente, presso il Reggimento Artiglieria a cavallo a Milano. Si è congedato idoneo al grado di Sergente di complemento.

FIGLIUOLO AL DI SOPRA ANCHE DEI CARABINIERI

Il Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) nasce come effetto della legge n. 25 del 18 febbraio 1997 di ristrutturazione dei vertici delle Forze Armate che pone il Capo di Stato Maggiore della Difesa in posizione sovraordinata rispetto ai Capi di Stato Maggiore delle Forze Armate, alle dirette dipendenze del Ministro della Difesa, quale responsabile dell’Organizzazione militare ed in particolare della pianificazione, della predisposizione e dell’impiego delle Forze Armate nel loro complesso.

Tale legge ha conferito al Capo di Stato Maggiore della Difesa, non più “primus inter pares”, il ruolo di guida dello strumento militare nel suo insieme, nella duplice veste di Capo di Stato Maggiore in quanto tale (CHOD) e di Comandante in Capo (CINC). Per l’esercizio di tali funzioni si avvale di due organismi paritetici: lo Stato Maggiore della Difesa (SMD) e il COVI.

Quest’ultimo è lo strumento mediante il quale il Capo di Stato Maggiore della Difesa è in grado di esercitare la sua determinante funzione di Comandante Operativo delle Forze Armate.

Ma, appena nelle prossime ore sarà pubblicata la nomina sulla Gazzetta Ufficiale, Figliuolo assumerà il comando assoluto nella gerarchia operativa militare di Esercito, Marina, Aeronautica e soprattutto Arma dei Carabinieri, cui sono deputati i controlli sul rispetto delle normative, restrizioni e divieti sul Covid con il contributo dei comandi NAS (Nuclei Antisofisticazione e Sanità) e NIL (Nucleo Ispettorato Lavoro).

Ciò significa che sarà addirittura più potente del Capo di Stato Maggiore della difesa, oggi l’Ammiraglio di Squadra Giuseppe Cavo Dragone. E conferisce un senso sinistro alle parole di un’intervista di Figliuolo pubblicata oggi su La Stampa: «Natale sicuro, ecco il piano. Pronti a vaccinare entrando casa per casa».

IL GENERALE SOTTO IL COMANDO DI MATTARELLA

In pratica dipenderà dal Ministro soprattutto dal Consiglio Supremo di difesa, un organo di rilevanza costituzionale preposto all’esame dei problemi generali politici e tecnici attinenti alla sicurezza e alla difesa nazionale.

Il Consiglio è presieduto dal Capo dello Stato ed è composto dal Presidente del Consiglio dei ministri, dai Ministri per gli affari esteri, dell’interno, dell’economia e delle finanze, della difesa e dello sviluppo economico e dal Capo di stato maggiore della difesa che dimora era anche comandante COVI ma con la nomina di Figliuolo sarà a lui inferiore.

«Il Consiglio supremo di difesa è il principale strumento attraverso il quale il Capo dello Stato acquisisce circostanziate conoscenze degli orientamenti del Governo in materia di sicurezza e difesa, per poter svolgere adeguatamente il complesso ruolo di equilibrio e garanzia attribuitogli dalla Costituzione. Più in generale, il Consiglio costituisce sede istituzionale permanente per la discussione e l’approfondimento multidisciplinare delle problematiche relative alla sicurezza ed alla difesa» si legge sul sito ufficiale della Presidenza della Repubblica.

«In altri termini, il Consiglio supremo di difesa è strumento di dialogo e di confronto preventivo tra i responsabili dell’indirizzo politico in materia di difesa nazionale: attraverso esso i suoi componenti possono concorrere a definire criteri per il migliore esercizio delle rispettive singole competenze».

In poche parole il generale Figliuolo dipenderà direttamente dal Presidente del Consiglio Draghi in qualità di commissario straordinario per l’emergenza Covid e dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per le questioni militari e di sicurezza nazionale.

Viene dunque il sospetto che il Governo sia prossimo ad estendere i vaccini obbligatori dagli operatori della sanità e da quelli menzionati all’inizio tra cui proprio i militari e i poliziotti anche all’intera popolazione seguendo l’esempio annunciato dell’Austria, ipotizzato dalla Germania e già adottato da Turkmenistan, Indonesia e Micronesia, magari esentando dal mandato gli under 18 come ha fatto il governo di Ashgabat, capitale turkmena.

Ciò è ipotizzabile anche alla luce della proposta del presidente della Commissione Europea di ignorare il Codice di Norimberga ma potrebbe essere attuato ancora più facilmente se l’European Medicines Agency (EMA), seguendo l’esempio contestato della Food and Drug Administration americana, rilasciasse la piena e definitiva autorizzazione al siero genico a base di RNA messaggero Comirnaty.

Il vaccino è infatti ancora sperimentale per uso di emergenza nell’Unione Europea, prodotto dalla Pfizer (con Biontech) che ha ottenuto tale beneficio grazie alla volontà del presidente Joe Biden, finanziato dalla stessa Pfizer con un contributo da 2,2 milioni di dollari alla campagna elettorale del Democratic Party.

IL DECRETO DI PROROGA MANTIENE DIVIETI E SUPER GREEN PASS

Il decreto legge si compone di 11 articoli e proroga tutte le misure legate all’emergenza. Viene prorogato fino al 31 marzo anche il Super Green pass in zona bianca. Lo prevede una norma del decreto approvato oggi in Consiglio dei ministri.

Ad oggi il Green pass rafforzato è in vigore fino al 15 gennaio ma il decreto stabilisce che nelle zone bianche fino al 31 marzo 2022 dovrà essere usato per le attività che sono oggetto di limitazioni in zona gialla. Questo vuol dire che resteranno precluse ai non vaccinati attività come i ristoranti al chiuso, i cinema, le discoteche, gli stadi.

Il Cdm non ha approvato alcuna misura che contempli obbligo di utilizzare mascherine all’aperto. Ma in compenso la stanno già adottando procuratori e sindaci in varie zone d’Italia.

La proroga dello stato d’emergenza fa slittare al 31 marzo la possibilità di limitare gli spostamenti delle persone, “su specifiche parti del territorio nazionale ovvero, occorrendo, sulla totalità di esso”: dalla chiusura di strade e parchi, cinema e teatri, allo stop alle cerimonie, fino al lockdown e alla quarantena “ai soggetti che hanno avuto contatti” a rischio. La bozza prevede anche la proroga della norma che stabilisce i criteri per le zone bianca, gialla, arancione e rossa.


E’ lecito supporre, pertanto, che sarà procrastinata anche una delle più odiose imposizioni finalizzata alla vaccinazione degli over 12: l’obbligo di salire su treni, metropolitane e bus locali con Green Pass base ottenibili con vaccinazione, guarigione da Covid negli ultimi 6 mesi o tampone molecolare o antigenico rapido al costo calmierato di 8 euro (anziché 15), con un bel costo e disagio soprattutto per le famiglie povere di genitori o figli No Vax. Ma la conferma di tale incresciosa eventualità si potrà avere solo dopo la pubblicazione del testo ufficiale.

Fino al 31 marzo 2022 sono prorogati i congedi parentali al 50% per i genitori con figli in quarantena causa Covid ed è prorogata anche la possibilità di smart working per i lavoratori fragili. Lo prevede la bozza del dl sul Covid.

Con decreto ministeriale, “da adottare entro trenta giorni, sono individuate le patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità, in presenza delle quali, fino al 31 marzo 2022, la prestazione lavorativa è normalmente svolta in modalità agile, anche attraverso l’assegnazione a diversa mansione, e specifiche attività di formazione professionale sono svolte da remoto”.

“Non sono d’accordo con la proroga dello stato di emergenza: se dura più di due anni è un controsenso logico e linguistico. Credo che il governo oggi debba riuscire a combattere l’epidemia ripristinando i diritti. Comincia a crearsi un problema per la democrazia. Gli unici a difendere la Costituzione siamo rimasti noi di FdI”. Così la leader di FdI, Giorgia Meloni intervistata da Venanzio Postiglione, vicedirettore del Corriere, su Corriere.it.

E’ pertanto evidente che attraverso un’ipnosi di massa finalizzata a seminare la paura nella popolazione si vuole continuare ad imporre vaccini che finora sono risultati poco efficaci tanto da rendere necessarie molteplici restrizioni anche per i vaccinati.

Ciò è figlio di un intrigo finanziario internazionale del Nuovo Ordine Mondiale che parte dalla Pfizer per arrivare a Bill Gates, alla Goldman Sachs ed al World Economic Forum dell’architetto del Great Reset Klaus Schwab. 

Ma soprattutto di una ventata di totalitarismo d’ispirazione nazi-comunista che il Partito Democratico dell’Italia e degli USA ha avviato sin dal 2014 con i 12 vaccini obbligatori per i minori in età scolare imposto dal Decreto Lorenzin del 2017 e avallato dal giudice della Corte Costituzionale Marta Cartabia, poi diventata Ministro di Giustizia nel governo Draghi.

Un piano diabolico che sta facendo scendere l’Italia, come altri paesi del mondo, verso un inferno sanitario, per i molteplici casi di reazioni avverse anche letali causati dai vaccini, economico, con grandi affari della ‘Ndrangheta, la mafia più potente, ed ovviamente psico-sociale.

Fabio Giuseppe Carlo Carisio

>>>articolo originale online>>>







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