Mons. Viganò
05 dicembre 2021 MESSAGGIO DI MONS. VIGANÒ PER LA VERITÀ E LA SALVEZZA Cari
Amici,
Permettetemi di rivolgermi a voi, mentre con grande e lodevole impegno denunciate gli aspetti più controversi e inquietanti del siero genico sperimentale. La vostra battaglia per la verità scientifica, assieme ad un’azione sempre più coordinata da parte di moltissimi scienziati e medici in tutto il mondo, sta aprendo gli occhi a molte persone, che si sono lasciate trarre in inganno dalle false promesse delle autorità sanitarie, dai discordanti pareri degli esperti e dalla propaganda mediatica.
Non entrerò nel merito della questione prettamente sanitaria, essendo voi ben più preparati di me: ne sutor supra crepidam. Consentitemi di sottoporre alla vostra attenzione alcune riflessioni, osservando nel suo complesso quanto avviene senza fermarci ai singoli dettagli.
Mi pare ormai evidente che lo scopo principale di questa grottesca pièce sanitaria è l’imposizione di un sistema di controllo degli individui, attuato tramite il cosiddetto green pass. Sappiamo che il passaporto sanitario era stato progettato da tempo, ma che per renderlo obbligatorio occorreva creare un’emergenza pandemica e forzare la popolazione - tramite il ricatto o la minaccia di sanzioni - a lasciarsi inoculare un farmaco sperimentale per il quale il produttore, lo Stato e chi lo inocula non si assumono alcuna responsabilità, riversandola sul paziente. Proprio ieri la FDA ha deciso di rendere pubbliche le motivazioni dell’approvazione del vaccino Pfizer solo nel 2076: mi pare che questo dia ampiamente prova della mente criminale che si cela dietro il paravento della salute pubblica.
Abbiamo quindi un’élite di criminali, riuniti nel World Economic Forum per concepire il Great Reset e nell’ONU per realizzare l’Agenda2030, i quali hanno deciso di decimare la popolazione del pianeta tramite alcuni “scenari” dettagliatamente descritti. Costoro distruggono le economie nazionali, provocano povertà e disoccupazione, creano discriminazioni e violazioni dei diritti fondamentali con il solo scopo di controllare i sopravvissuti, di tracciarne i movimenti, di modificarne la vita, di deciderne il pensiero, di stabilirne lo stato di salute. In quest’opera sono coinvolti i governanti, i funzionari pubblici, i medici, i magistrati, le forze dell’ordine, i media e - come se non bastasse - anche i leader religiosi. Chiamarlo “complotto” è riduttivo: questo è un colpo di stato perseguito a mente lucida e con determinazione compiendo un crimine contro l’umanità. Per controllarci, appunto: per renderci schiavi e clienti di un sistema che sta per implodere, nel quale chi ha tratto maggiori profitti in passato si appresta a compiere la “quarta rivoluzione industriale” - come la chiama Klaus Schwab - per continuare ad accumulare potere e denaro.
L’imposizione del passaporto sanitario e della cosiddetta vaccinazione sono parte di questo progetto. Poco importa che le Costituzioni degli Stati e i principi più elementari del diritto siano impunemente violati in nome di un’emergenza che è stata provocata ad arte; poco importa che eminenti personalità del mondo della medicina denuncino i gravi effetti collaterali del siero genico e la criminale gestione della pandemia; poco importa che siano notori i macroscopici conflitti di interesse esistenti tra case farmaceutiche, personale medico, funzionari della sanità e informazione mainstream: la narrazione ufficiale non contempla confutazioni, non accetta critiche, non tollera l’evidenza dei fatti.
Ma se un’élite è riuscita a corrompere i governanti e a compiere un vero e proprio colpo di stato contro i cittadini, non possiamo rispondere a livello locale: se l’aggressione è globale, globale dev’essere l’azione di contrasto e di resistenza. Rinnovo quindi anche a voi, che come scienziati avete ben chiara la pericolosità del farmaco sperimentale, il mio invito ad aderire a un’Alleanza Antiglobalista, in modo da poter contrastare questa guerra mondiale non dichiarata - ma non per questo meno spietata e violenta - in modo unitario e coordinato.
Il nostro nemico non è il virus, ma la follia di quanti tradiscono i propri doveri in danno della comunità, di quanti credono di poter imporre il modello totalitario cinese e il credito sociale nelle nostre Nazioni, in nome di un collettivismo comunista che toglie identità e libertà a ciascuno di noi. Questo tradimento globale va fermato: alla corruzione rispondiamo con l’onestà, alla menzogna con la verità, all’interesse personale con la generosa dedizione alla cosa pubblica, alla brama di potere e di denaro con il servizio disinteressato e con il senso del dovere.
Respingiamo non solo il delirio pandemico, ma l’intero castello di orrori dell’ideologia globalista: la cultura di morte dell’aborto e dell’eutanasia, la teoria gender, l’indottrinamento dei nostri figli, la “cancel culture”, l’immigrazione incontrollata, la demolizione della famiglia naturale, la riduzione delle tutele e dello stipendio dei lavoratori, la persecuzione della piccola impresa. Torniamo ad essere fieri difensori dei valori tradizionali: Dio, Patria e Famiglia. Torniamo a pregare il Signore, a riconoscerLo come Re non solo dei singoli, ma delle Nazioni e di tutte le società. Solo la comprensione della guerra in atto, l’identificazione dell’avversario e dei suoi scopi criminali ci permetteranno di resistere e di vincere. Se ci limiteremo a guardare soltanto l’efficacia del siero genico, o l’attendibilità dei tamponi, o la risposta che quel singolo Stato ha dato alla diffusione del contagio non ne usciremo mai.
Ricordate: se l’attacco è globale, globale dev’essere anche la controffensiva. E che Dio ci assista e ci protegga.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
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