Un giudice federale il 29 novembre ha interrotto l’obbligo del vaccino COVID-19 dell'amministrazione Biden per gli operatori sanitari, sebbene la sentenza si applichi solo a 10 stati. L’obbligo, promulgato all'inizio di questo mese dai Centers for Medicare & Medicaid Services (CMS), ha richiesto a circa 17 milioni di lavoratori di fare la punturina di siero genico o di affrontare il licenziamento. Ma CMS non ha l'autorità per imporre un obbligo così ampio, ha stabilito il giudice distrettuale degli Stati Uniti Matthew Schelp, nominato da Trump. «È probabile che i querelanti abbiano successo nella loro argomentazione perché il Congresso non ha fornito a CMS l'autorità per emanare il regolamento in questione qui», ha scritto Schelp in una sentenza di 32 pagine che ha accolto una richiesta di ingiunzione preliminare. «Il Congresso non ha autorizzato chiaramente il CMS a mettere in atto questo obbligo politicamente ed economicamente vasto, che altera il federalismo e spinge i confini, come richiede il precedente della Corte Suprema».

La richiesta è arrivata dal Missouri e da altri nove stati, che hanno affermato che l’obbligo dell'operatore sanitario era illegale in parte perché era arbitrario e capriccioso, cosa proibita dalla legge sulla procedura amministrativa. Schelp ha ripetutamente concordato con i querelanti, trovando che il mandato era arbitrario e capriccioso per diversi motivi, tra cui il CMS «mancava di prove che dimostrassero che lo stato di vaccinazione ha un impatto diretto nel fermare la diffusione del COVID nelle strutture sanitarie coperte dall’obbligo». Il giudice ha anche respinto l'argomento dell'agenzia secondo cui ha aggirato i requisiti per dare preavviso e intrattenere commenti su una misura proposta perché la pandemia di COVID-19 costituisce un'emergenza. CMS ha aspettato quasi due mesi dopo aver annunciato l’obbligo prima di rilasciare il testo e ha ritardato la sua attuazione di un altro mese, ha osservato Schelp. L'agenzia ha anche aspettato più di 10 mesi dopo che due vaccini COVID-19 erano stati approvati dai regolatori dei farmaci per imporre l’obbligo. «Anche se la sentenza di oggi è una vittoria, c'è ancora molto lavoro da fare», ha detto ai giornalisti nella città di Columbia (Carolina del Sud) il procuratore generale del Missouri Eric Schmitt, un repubblicano. «Fatemi chiarire: il mio ufficio non si tirerà indietro in questa battaglia. Continuerò a respingere ad ogni passo la tirannia del governo che abbiamo visto, ogni singola volta e a ogni livello di governo». Un portavoce di CMS ha dichiarato a The Epoch Times in una e-mail che l'agenzia è a conoscenza della sentenza e la sta esaminando. «CMS sa che tutti coloro che lavorano nel settore sanitario vogliono fare ciò che è meglio per i propri pazienti per tenerli al sicuro. E gli operatori sanitari hanno uno speciale dovere etico e professionale di proteggere i loro pazienti», ha affermato il portavoce, aggiungendo che l’obbligo «risponde al rischio del personale sanitario non vaccinato per la sicurezza dei pazienti e fornisce stabilità e uniformità in tutto il sistema sanitario nazionale». La sentenza si applica in Missouri, Nebraska, Alaska, Arkansas, Kansas, Iowa, Wyoming, South Dakota, North Dakota e New Hampshire. Un'ingiunzione preliminare è una misura temporanea in quanto il caso passa attraverso i tribunali. L'ingiunzione potrebbe diventare permanente o alla fine potrebbe essere annullata. «Questo è significativo per gli operatori sanitari del Nebraska, in particolare per gli ospedali rurali che stavano affrontando gravi conseguenze a causa di questo obbligo», ha dichiarato in una nota il procuratore generale del Nebraska Doug Peterson, un repubblicano. «La sentenza odierna impedisce immediatamente l'esecuzione del mandato. Sebbene prevediamo che il governo federale cercherà un riesame immediato da parte dell'Ottavo Circuito, siamo fiduciosi che l'analisi del tribunale sarà confermata».