Russia
26 ottobre 2021 Scontro interno agli USA sulla tecnologia spaziale tra la banda Bezos e Elon Musk. I Russi si accordano con Musk. Cosa c'è dietro? Lo scollamento della macchina al servizio dell'oligarchia
Ora si capisce perché il pupazzo Biden e i media di regime/stato profondo hanno lanciato una crescente campagna contro Elon Musk. Sia a livello di propaganda, sia a livello di vero sabotaggio. Dopo un lungo corteggiamento, i russi, attraverso il capo della ditta spaziale Roscosmos, Dmitry Rogozin, hanno raggiunto un accordo con SpaceX di Elon Musk. SpaceX lavorerà con la Russia per trasportare astronauti russi. In parentesi, sembra che siano avviati da tempo i negoziati per l'apertura di una super fabbrica di auto Tesla (Musk) in Russia, dopo l'apertura della super fabbrica Tesla in Cina. Notare l'apparente ironia o meglio, l'apparante contraddizione schizofrenica tra il riaccendersi dell'odio anti russo, anti Putin, del deep state americano, e la firma di un accordo strategico tra una delle ditte più strategiche Russe e una americana. Sembra che il potere costituito apparente negli USA sia drammaticamente diviso. Quello ufficiale (l'amministrazione Biden, frutto della gigantesca frode elettorale del Novembre scorso) sembra controllare sempre meno. Non esiste quindi una dualità di poteri solamente geografici (Florida-Texas etc contro il "centro" Washington) ma anche dentro l'apparato economico, produttivo in settori strategici. Settori legati (in entrambi i paesi) a triplo filo alle agenzie di intelligence militari e civili -- specie Signal Intelligence. Una situazione certamente nuova. Mentre gli operatives dello Stato Profondo tentano con sempre meno capacità artigliatrice di ricreare lo scenario creato da FBI & Co. della "Insurrezione dei Trumpisti contro il Congresso" del 6 Gennaio. L'accordo Russia/SpaceX denota quindi il livello di scollamento della macchina integrata del Deep State. Potentati industriali tecnologici non si peritano di ubbidire o persino di mostrarsi preoccupati dei diktat dei padroncini universali. Uno sviluppo che è parallelo agli scollamenti (caotici o apparentemente tali) che vediamo nel fronte degli "alleati" occidentali. Vedi Turchia. Vedi Polonia. Vedi Ungheria. Vedi altre sorprese. Chiaramente quella che appare come una progressiva perdita di controllo della Macchina, una volta detta angloamericana, potrebbe ricevere uno spintone dalle rivolte dal basso contro il Grande Reset. In primis naturalmente la rivolta italiana partita da Trieste che si sta allargando a tutto il mondo. Il gruppo attorno a Stefano Puzzer ha dimostrato non solo coraggio (di gran lunga superiore ai vari intellettualoidi che pensano di avere la leadership di questo movimento) ma anche una inaspettata abilità di comunicazione (tutto il mondo canta "La gente come noi" e marcia dietro bandiere italiane!) e di decisione tattica e strategica. Puzzer ha sconfitto la tentata provocazione Soros-iana, ha costretto un ministro a venire a Canossa, ha spaventato il nano coi piedi di argilla (Draghi), ma soprattutto ha infiammato gli animi di masse di persone (in Italia e all'estero) e le ha liberate, così, dalla gabbia della paura indotta. Questa è la chiave per la vittoria. Diamo a Stefano Puzzer tutto il nostro sostegno, il nostro aiuto e lasciamolo lavorare, mettendo da parte narcisismi accademici. Il momento che seguirà, sarà un momento di vera, evidente, palpabile transizione. Eliminato il potenziale della provocazione di regime, e la zavorra dei falsi capi-popolo (Grillo & Grillesci col loro falso spontaneismo al servizio della Corona), è ora il momento di organizzazioni con solide fondamenta ideali, organizzative e con vere persone in grado di prendere su di loro la responsabilità di guidare questo immenso movimento. È tempo di riprenderci l'Italia, come gli americani stanno tentando di riprendersi l'America, gli ungheresi l'Ungheria, i Polacchi la Polonia e cosÌ via. Ci si deve avviare adesso ad un coordinamento internazionale di questi movimenti popolari. Dobbiamo essere consci delle difficoltà e delle potenzialità della situazione, abbandonando l'invidia, le ambizioni personali e le pulsioni più basse; e mettersi al lavoro. Quello che fino ad ieri appariva come il “Potere Invincibile” è ora sfidabile e vincibile, se sapremo essere adeguati alla sfida.
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La navicella spaziale di Elon Musk SpaceX acquisisce abbastanza esperienza per trasportare i cosmonauti russi
DUBAI, 25 ottobre. Le astronavi Crew Dragon della compagnia SpaceX di Elon Musk hanno acquisito una notevole esperienza per i cosmonauti russi nel viaggiare a bordo come parte di voli incrociati, ha detto lunedì il capo della compagnia spaziale russa Roscosmos Dmitry Rogozin.
“Dal nostro punto di vista, SpaceX ha acquisito sufficiente esperienza per consentire ai rappresentanti dei nostri equipaggi di effettuare voli a bordo della sua navicella spaziale”, ha detto il capo di Roscosmos ai giornalisti al 72° congresso astronautico internazionale.
Come ha affermato il capo dell'agenzia spaziale russa, la questione dei voli incrociati (quando gli astronauti della NASA effettuano voli a bordo di astronavi russe e cosmonauti russi viaggiano a bordo di veicoli spaziali statunitensi) potrebbe essere toccata martedì.
“Credo che quando incontrerò la mia controparte della NASA domani, discuteremo sicuramente di questo problema e discuteremo sostanzialmente dei cosmonauti che voleranno a bordo di un Crew Dragon e siamo pronti a discutere degli astronauti statunitensi che voleranno su una navicella spaziale Soyuz”, Ha detto Rogozin. Il 72° congresso internazionale di astronautica si svolge al Dubai World Trade Center sotto l'egida della Federazione Astronautica Internazionale dal 25 al 29 ottobre.
Il congresso ha riunito i capi delle agenzie spaziali di diversi paesi, rappresentanti dell'industria spaziale, produttori di apparecchiature e scienziati specializzati in problemi relativi allo spazio. Gli specialisti dimostreranno i loro risultati e discuteranno i piani delle future missioni di esplorazione spaziale.
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