Grande Reset
24 ottobre 2021 Protesta “no green pass” a Milano: “Trieste chiama Milano risponde” Riprendiamo questo articolo da Sputnik di Eliseo Bertolasi Ogni
sabato continuano le proteste contro il green pass in tutte le più
importanti città italiane. A Milano una marea umana si è riversata in
centro bloccando il traffico urbano al moto di “Trieste chiama Milano
risponde”. Che
le proteste non tendano ad attenuarsi è sotto gli occhi di tutti, tante
città si sollevano, la voce che si leva inequivocabile è sempre la
stessa: “No green pass”.
Se per il quattordicesimo sabato consecutivo, oltre al recente blocco
del porto di Trieste, la protesta continua e ogni settimana fa i numeri
di partecipanti che vediamo man mano aumentare nelle piazze italiane
qualcosa dovrà pur significare: sono sempre di più gli italiani che si
oppongono al lasciapassare sanitario introdotto dal governo per lavorare
e avere vita sociale. Chi
protesta semplicemente rivendica il diritto di vivere con dignità, di
studiare, di lavorare, di poter mantenere onestamente la propria
famiglia.. senza dover sottostare ad alcun ricatto vaccinale, o
quantomeno di decidere liberamente se scegliere, o meno, di vaccinarsi. A
Milano sabato 23 ottobre, letteralmente, è scesa in piazza una marea
umana, impossibile il suo conteggio: migliaia e migliaia almeno
dall’inizio del percorso da piazza Fontana, San Babila a piazzale
Loreto. Chi
protesta semplicemente rivendica il diritto di vivere con dignità, di
studiare, di lavorare, di poter mantenere onestamente la propria
famiglia.. senza dover sottostare ad alcun ricatto vaccinale, o
quantomeno di decidere liberamente se scegliere, o meno, di vaccinarsi. Numerosi gli agenti delle Forze dell’Ordine in tenuta antisommossa che
dove hanno potuto hanno cercato di affiancare e di precedere la testa
del corteo. Un lungo tragitto Verso
le 17.00 i partecipanti alla protesta si sono ammassati in piazza
Fontana per dar inizio alla manifestazione. Carabinieri e Polizia nel
frattempo avevano già bloccato il breve tratto che collega piazza
Fontana a piazza Duomo. I manifestanti hanno però aggirato il blocco
facendo un ampio giro: via Larga, piazza Missori. Arrivati in piazza
Duomo con la Polizia che bloccava piazza dei Mercanti hanno deciso di
continuare su corso Vittorio Emanuele in direzione San Babila, e da lì,
in seguito, scendere su corso Venezia, corso Buenos Aires, fino a
piazzale Loreto.
A
piazzale Loreto dopo una sosta che ha mandato in tilt il traffico
intenso, che all’ora di punta serale gravita attorno a questo cruciale
snodo stradale, il corteo è ripartito su viale Abruzzi, via dei Mille,
viale Piceno occupando tutte le corsie di marcia, anche quella centrale
per i mezzi pubblici. I manifestanti hanno poi svoltando su corso 22
Marzo per ritornare in centro. Arrivati
però in piazza 5 Giornate hanno trovato il cammino sbarrato da ingenti
Forze dell’Ordine determinate a bloccare l’accesso su corso di Porta
Vittoria dove c’è la sede della CGIL milanese, ci sono stati momenti di
grande tensione. Impossibilitato a passare, il corteo ha quindi deviato
su viale Bianca Maria per ritornare infine in piazza Fontana dove la
manifestazione si è conclusa verso le 21.30. Per tutto il lungo tragitto il frastuono è stato semplicemente
assordante: clacson fischietti, trombe, tamburi.. con slogan che di
volta in volta venivano intonati, come: “Libertà”, “La gente come noi
non molla mai”, “Giù le mani dal lavoro” oltre che a ingiurie contro
Draghi. Tra
i numerosi cartelloni presenti anche la simbologia religiosa:
l’immagine della Madonna con l’invocazione al suo “Cuore Immacolato che
trionferà”, l’Arcangelo San Michele Arcangelo che schiaccia il demonio,
l’invocazione a Cristo per sconfiggere il piano infernale del nuovo
ordine mondiale, di cui il green pass ne sarebbe un tassello. Tensione con la Polizia Certamente
è stata una manifestazione molto nervosa tra Forze dell’Ordine e
manifestanti con diversi momenti di tensione palpabili e crescenti in un
pericoloso gioco delle parti fatto di sbarramenti e di tentativi di
aggirarli. Più di una volta si è sfiorato lo scontro. Molti manifestanti
hanno esortato e sperato in gesti o atteggiamenti di solidarietà da
parte delle Forze dell’Ordine, ma invano. Non a caso tra i vari slogan, anche sui cartelli presenti, più di una volta si è inneggiato a Nunzia Schilirò,
la vice questore aggiunto della Polizia di Stato salita sul palco dei
no green pass a Roma. Un cartellone riportava: “Lamorgese non sei
all’altezza del Paese che rappresenti solidarietà al vicequestore
Schilirò”. >>>articolo originale online>>> ... |