Mons. Viganò
19 ottobre 2021 Messaggio di Mons. Viganò al popolo di Trieste Guarda il video a piè pagina dove Stefano Puzzer legge il messaggio di Mons. Viganò MESSAGGIO Dell’Arcivescovo Mons. Carlo Maria Viganò al popolo di Trieste CARISSIMI AMICI, sto seguendo con viva apprensione la pacifica protesta che i portuali di Trieste hanno indetto da alcuni giorni, contro l’illegittima norma che obbliga tutti i lavoratori a munirsi di un lasciapassare sanitario, ottenibile sottoponendosi all’inoculazione del siero genico sperimentale, o sottoponendosi ogni quarantott’ore al tampone. Avete ormai compreso, cari amici, che il cosiddetto vaccino sia ancora in fase sperimentale; che non si conoscano gli effetti a lungo termine; da settimane si contano sempre più reazioni avverse e decessi, che l’Autorità sanitaria – con la complicità dei media – cerca di nascondere catalogandoli come malori improvvisi. Siamo tutti cavie, oggetto della sperimentazione di massa imposta dalle case farmaceutiche ai loro servi nelle istituzioni. Sapete parimenti che il vaccino non garantisce alcuna immunità, non protegge dal contagiare né dall’essere contagiati. E sapete che pure i tamponi hanno un’attendibilità minima, perché non sono stati pensati per essere utilizzati a scopo diagnostico. Eppure, un dipendente non può lavorare, non può percepire lo
stipendio, né avere i permessi di malattia e di maternità, se non
accetta di sottoporsi a questo vile ricatto, con il quale vi si vuole
costringere a vaccinarvi o a dimostrare di non essere stati contagiati
da un virus che nessun laboratorio – ripeto: nessuno La violazione delle libertà naturali, dei diritti civili e
costituzionali, del diritto alla libertà di parola e di pacifica
manifestazione è divenuta strumento di coercizione e di ricatto da parte
di un’Autorità civile che non tutela più la salute e il benessere dei
cittadini, ma col pretesto della psicopandemia li vuole Qualcuno di voi – soprattutto tra quanti si sono uniti a questa protesta da poco – penseranno che quanto vi dico siano teoremi da cospirazionisti. Qualcuno pensa ingenuamente che questa pandemia – i cui morti sono stati causati quasi interamente dal divieto di seguire protocolli efficaci – sia soltanto stata gestita male, da persone incompetenti o sprovvedute. Ma non è così. Chi parla del calo dei contagiati e dell’assenza di green pass nei Paesi del Nordeuropa ignora che, tra qualche mese, in Danimarca sarà obbligatorio l’ID digitale con cui ogni cittadino sarà schedato con la carta di identità, il passaporto, il codice fiscale, la tessera sanitaria, lo stato vaccinale e il conto bancario. E se non vi sono stati lockdown e coprifuoco; se non si sono rese obbligatorie le mascherine, è solo perché quei Paesi sono già perfettamente globalizzati, indottrinati all’ideologia del Great Reset, pronti a farsi inserire il microchip sottocutaneo. In Svezia il microchip è già attivo su base volontaria, e usato per aprire la porta di casa o mettere in moto l’auto. Nei Paesi del Nord gli acquisti online, l’uso dei rider, i pagamenti elettronici sono già realtà da tempo. Ma qui da noi no: fino al Febbraio dello scorso anno, chi voleva una pizza la ordinava sotto casa, senza bisogno di usare una app. Ecco perché in Italia, in Spagna, in Portogallo e in genere in tutti i Paesi di tradizione cattolica – i Paesi che alcuni considerano arretrati – si è dovuta usare l’emergenza pandemica: essa doveva servire per costringerci a cancellare il nostro modo di vivere – un modo di vivere umano, fatto di rapporti interpersonali, di saluti, di abbracci, di conversazioni e scambi di idee – sostituendolo con il ricorso alla tecnologia, all’internet delle cose, all’applicazione impersonale che registra cosa compriamo, quando, dove, a che prezzo e con quale tipo di pagamento. Vogliono sapere cosa scriviamo sui social, cosa diciamo tra le pareti di casa con Alexa e Google, cosa ci piace leggere su Kindle, quali film guardiamo su Netflix e quale musica ascoltiamo con Spotify. Sanno dove ci spostiamo perché l’auto, il cellulare, l’orologio, l’iPad e addirittura la borsa e i vestiti hanno una connessione alla rete. Vogliono sapere il vostro battito cardiaco, la vostra pressione sanguigna, il livello degli zuccheri nel sangue, e ovviamente quante e quali vaccinazioni avete fatto o dovete fare. Vogliono controllare anche i vostri cicli riproduttivi, decidendo loro se e quando potete essere fertili. Sanno quanto guadagnate, quanto spendete, come lo spendete, con chi vi incontrate, su quali mezzi viaggiate. In Italia questo sta avvenendo più lentamente che altrove. Grazie a
Dio, ci sono persone come voi e come tanti altri cittadini che hanno
capito che la vaccinazione è un pretesto per mettervi definitivamente il
guinzaglio, costringervi a fare ciò che non volete solo perché
altrimenti non potete lavorare, viaggiare, mangiare. Questa vostra protesta, cari amici, è molto più importante di quello che può apparire. Perché voi state manifestando non solo contro un vile ricatto, con il quale dovete scegliere tra lo stipendio o l’uso di un lasciapassare; ma contro un’intera ideologia, contro un potere tirannico senza volto che cerca di imporsi definitivamente, che gode dell’appoggio incondizionato dei media e della politica. Un potere che nessuno ha mai eletto, e che proprio per questo non considera necessari né il voto democratico, né il ruolo dei rappresentanti del popolo, dal momento che se li è già comprati e li ricatta. Questa mattina siete stati allontanati dagli accessi del porto con
gli idranti, i gas lacrimogeni e i manganelli. Mezzi con cui si
disperdono criminali violenti, non famiglie pacifiche e onesti
lavoratori che vedono in pericolo il proprio stipendio e la propria
libertà. Siete stati caricati da poliziotti e carabinieri che per primi
stanno sperimentando l’assurdità del green pass, visto che alcuni di E ricordatevi che siete tutti Cristiani, che i vostri padri e le
vostre madri vi hanno trasmesso una Fede e dei valori che hanno permesso
alla nostra amata Patria di essere faro di civiltà, di cultura, di
arte, di impresa. Chi ha combattuto dando la vita per l’Italia, per
difenderne la sovranità e l’indipendenza, vi guarda dal cielo e si
aspetta pari fierezza, pari coraggio, pari onore. Ricordatevi E vi scongiuro: non cedete alle provocazioni di chi non cerca che il pretesto per trasformare questa Nazione in un regime asservito alla Massoneria, al Gruppo Bilderberg, al Club di Roma, alla Trilaterale, al World Economic Forum, all’OMS e a tutti questi cospiratori senza nome e senza volto. La vostra arma, un’arma terribile e potentissima, deve essere il Santo Rosario. Invocate la Vergine Santissima, pregatela insieme ai vostri cari, ai vostri figli e ai vostri fratelli; impugnate la Corona benedetta! Chiediamo insieme Maria Madre e Regina di Monte Grisa e alla Madonna della Salute venerata a Santa Maria Maggiore, di soccorrere la nostra Italia, di proteggerla, di liberarla. Pregate con fede, e sarà Lei a sbaragliare e sconfiggere inesorabilmente il nostro avversario. Viva Maria! Viva Cristo Re! + Carlo Maria Viganò, Arcivescovo ... |