Contro IL Deep State
27 agosto 2021

“Negli ultimi sette anni, la CIA ha inventato eventi, fabbricato conflitti, tutto per indurre il popolo americano a sollevarsi con rabbia e sostenere qualsiasi guerra volesse”

Tucker Carlson: è possibile che il ritiro dell’Afghanistan è stato fatto così male di proposito per poter giustificare un nuovo intervento militare?

Questa è la domanda posta il 26 agosto dal popolare anchorman televisivo al giornalista investigativo Glenn Greenwald, famoso per aver fatto da portavoce a Julian Assange di Wikileaks.


La risposta illuminante di Greenwald: “Negli ultimi sette anni, la CIA ha fatto cose esattamente come quelle che lei ha appena descritto: inventare eventi, fabbricare conflitti, tutto per indurre il popolo americano a sollevarsi con rabbia e sostenere qualsiasi guerra volesse”.


La domanda “vietata” è stata fatta nel contesto di una critica al ruolo degli alti papaveri del Pentagono (legati a doppio filo al Complesso Militare Industriale) e all’apparato di intelligence (CIA).


I Generali televisivi, come il Gen McMaster o il capo di stato maggiore Mark Milley, e i grossi spioni si sono scatenati in attacchi furibondi contro Biden dopo averlo sostenuto in tutti i modi possibili e impossibili.


Naturalmente, sulla scia dei loro superiori, i maggiori media hanno seguito la stessa imprevedibile parabola.


Lo Stato Profondo ha finalmente visto la luce? Ha capito i propri errori e sta cercando ora la via d’uscita?


Tucker e Greenwald hanno discusso questo strano fenomeno sottolineando che Generali e i grandi spioni del Deep State hanno fatto di tutto per rimanere in Afghanistan e per creare sempre nuovi scenari di guerra, “anti” terrorismo e destabilizzazioni varie.


Cioè il combustibile per la pantagruelica quantità di profitti necessaria per i signori delle armi. Profitti che in parte scendevano a doccia sui Generali collaborazionisti e sui membri del Congresso che cooperavano - sia democratici che repubblicani.


Infatti oltre alla presidente della Camera Nancy Pelosi, anche i boss repubblicani della Camera, Kevin McCarthy e quello del Senato, Mitch McConnell sono usciti fuori allarmati raccomandando un ritorno in Afghanistan.


Quasi che tutto il sanguinoso scenario in corso e la commedia degli errori da parte della Casa Bianca non fosse altro che una sceneggiata sanguinaria per poter tornare alla normalità della “Guerra senza Fine”.


Greenwald ha che sottolineato, contrariamente al luogo comune ripetuto dai media, il Pentagono e i lord dello spionaggio hanno fornito a Biden informazioni false o ambigue in modo da attirarlo nella trappola.


Per esempio il Gen Milley aveva fatto sapere che era meglio ritirarsi dalla più grande base militare (e lasciarla ai Talebani), l’imprendibile Bagram.


Da notare che Donald Trump in un’intervista sempre il 26 agosto aveva ancora denunciato la strategia delle Guerre Senza Fine facendo i nomi di McMaster (“un cretino”) e Milley. https://


Trump aveva anche denunciato la follia delle guerre in Medio Oriente e il non ritiro molti anni prima dall’Afghanistan.


Addirittura Trump aveva denunciato il modo irrispettoso con cui i Generali “televisivi” ( espressione da lui usata) trattavano il presidente Biden, insultando il ruolo dell’istituzione presidenziale.


Una posizione apparentemente strana per Trump che ha attaccato e attacca regolarmente Biden (di cui continua a chiedere le dimissioni) come un fantoccio stupido del Deep State, ma che sembra mandare un preciso messaggio a chi volesse fare proposte indecenti in un momento di crisi istituzionale in cui tutto sembra possibile: io non sarò quello che ritornerà alle guerre continue e non farò nessun compromesso con lo Stato Profondo.



https://www.mediaite.com/tv/

Domanda: “…il ritiro dal l’Afghanistan è stato fatto così male da essere una cosa quasi comica. È possibile che avessero interesse a creare la peggiore situazione possibile (in Afghanistan) per poi giustificare un futuro intervento? O è troppo da ipotizzare”?




>>>articolo originale online>>>







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