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Peter McCullough: “i vaccini non funzionano e stanno creando una fuga immunitaria del virus, stiamo giocando con Madre Natura. Adesso i vaccinati sono i più a rischio, si sentono al sicuro erroneamente”



07 agosto 2021
Peter McCullough: “i vaccini non funzionano e stanno creando una fuga immunitaria del virus, stiamo giocando con Madre Natura. Adesso i vaccinati sono i più a rischio, si sentono al sicuro erroneamente”

Riprendiamo da Meteoweb questo interessante articolo


Peter McCullough: “i vaccini non funzionano e stanno creando una fuga immunitaria del virus, stiamo giocando con Madre Natura. Adesso i vaccinati sono i più a rischio, si sentono al sicuro erroneamente”

Il Dott. Peter McCullough, luminare di fama mondiale, insiste sull'importanza delle cure nelle prime fasi della malattia per sconfiggere la pandemia ed evidenzia il non funzionamento dei vaccini: "Sembra essere una malattia molto difficile da curare tardi e sembra così facile da curare in modo precoce. Dobbiamo salire a bordo del trattamento precoce"

Peter McCullough

Il Dott. Peter McCullough è un cardiologo americano, tra i medici più importanti al mondo. Lavora al Baylor University Medical Center a Dallas, negli Stati Uniti, e ha pubblicato 678 lavori scientifici, con oltre 30 studi peer-reviewed sul coronavirus SARS-CoV-2. E’ una vera e propria autorità della medicina internazionale ed è il primo autore di uno studio che sottolinea l’importanza delle cure domiciliari nella lotta alla pandemia, in grado di fermare la marea di ricoveri e decessi a causa dell’infezione.

Covid, non solo vaccini: studio USA dimostra l’importanza delle cure domiciliari precoci con semplici farmaci e integratori per evitare le forme gravi della malattia

In un’intervista a Children’s Health Defense, McCullough sottolinea come i vaccini non stiano dimostrando l’efficacia sperata nel contrastare il contagio da SARS-CoV-2, avanzando gli esempi di Israele e Regno Unito. In Israele, “circa l’80% della popolazione adulta over 20 ha ricevuto il vaccino Pfizer e di fatto, circa l’80% dei casi di Covid-19 sono tra le persone vaccinate. Tra i ricoverati in Israele, il 60% è stato completamente vaccinato. La stessa cosa vale nel Regno Unito, dove hanno il 75% circa di persone vaccinate. In questo caso, con una serie di vaccini, Pfizer, Moderna e AstraZeneca. Il 40% dei ricoverati nel Regno Unito è completamente vaccinato. Quello che sta succedendo è la variante Delta e questa è una in una sequenza di variazioni che sono sorte come risultato della vaccinazione di massa. Ora il tipo Delta ha subito una fuga immunitaria antigenica e sta evitando gli anticorpi del vaccino e causando il Covid-19 nelle persone. Fortunatamente è lieve ed è più facilmente curabile. Ma la grande paura è che i vaccinati credono di essere protetti, mentre di fatto non lo sono”, spiega l’esperto.

La vaccinazione sta riducendo la diversità virale e creando un ambiente più compresso con un numero minore di ceppi mutanti e consente ad uno di diventare più dominante. Nel caso dell’India, è stato l’utilizzo del vaccino Sinovac che ha innescato l’emergere della variante Delta e ora stiamo vedendo che Sinovac è di nuovo lo stimolo per l’emergere della variante Lambda in Perù. Quindi, la vaccinazione di massa, rispetto alla vaccinazione mirata, in un certo senso sta creando il problema di questa fuga immunitaria del virus”, spiega McCullough.



L’esperto ha spiegato che “l’immunità naturale sembra essere robusta, completa e duratura. E quando c’è un caso davvero solido di qualcuno documentato con l’infezione, ha i segni caratteristici dei sintomi e un tampone PCR e un test antigenico positivi, quella persona ha quella che riteniamo un’immunità che dura per tutta la vita. Non c’è mai stato un secondo caso documentato in una persona che ha avuto un primo episodio sostanziato. Tuttavia, si verifica della confusione quando qualcuno non ha avuto un primo caso solido, ma magari ha avuto un test degli anticorpi positivo e c’è una remota possibilità di infezione. Sappiamo che in primavere negli Stati Uniti, il nostro CDC ha avuto 10.000 casi documentati di fallimento dei vaccini entro la fine di maggio. Sappiamo che i vaccini stavano fallendo prima che arrivasse la variante Delta. Il CDC ha rinunciato a questo e ha iniziato a fare quello che viene chiamato “segnalazione asimmetrica”, che significa che non contano i fallimenti del vaccino nei tassi di Covid-19, riportano solo i casi nella comunità in coloro che non sono vaccinati, non tracceranno più il Covid-19 in coloro che hanno ricevuto il vaccino. Questo è ciò che ha creato il falso e fraudolento argomento di discussione secondo cui il 99% dei casi americani è stato tra i non vaccinati. Non è vero, probabilmente è circa 50-50: abbiamo circa la metà dei casi che sono insuccessi dei vaccini”.

“La vaccinazione sta influenzando la biologia ecologica naturale del virus. Quindi stiamo avendo meno ceppi, ceppi che stanno diventando più dominanti mentre cercano di sfuggire all’immunità del vaccino, ma finora sono progressivamente meno virulenti e non abbiamo visto questo scenario disastroso trasmesso da alcuni immunologi da suggerire che potremmo produrre un virus mostruoso che ci annienterà. Ma stiamo avendo segnali poiché l’attuale set di vaccini non funziona più e in un certo senso, stiamo iniziando a giocare con Madre Natura e con la compressione generale della diversità dei virus. Stiamo avendo segnali che probabilmente dovremmo chiudere il programma vaccinale e andare avanti e chiudere la pandemia con il trattamento precoce”, spiega McCullough, sottolineando l’importanza di proteggere gli anziani ad alto rischio, soprattutto perché i vaccini stanno fallendo. “Tutte queste persone hanno avuto il vaccino; invece di essere protette, ora in realtà sono vulnerabili alla variante Delta”, aggiunge.

pandemia coronavirus

Alla domanda se sia naturale vedere un aumento dei casi di un virus respiratorio in estate, McCullough ha risposto: “è possibile che la vaccinazione di massa abbia permesso a coloro che sono stati vaccinati di trasportare il virus e poi trasmetterlo gli altri e colpire una persone vulnerabile che può manifestare sintomi. Se fosse così, potremmo avere in realtà molta circolazione della variante Delta e i vaccinati stanno semplicemente trasportandola agli altri. Se fosse così, ora stiamo semplicemente trasportando il virus nella stagione estiva, invece di avere una certa oscillazione naturale e stagionale com’era stato fino a prima dell’arrivo dei vaccini”.

“C’è la replicazione virale, la tempesta di citochine e la trombosi. Sembra essere una malattia molto difficile da curare tardi e sembra così facile da curare in modo precoce. Dobbiamo salire a bordo del trattamento precoce; è supportato dall’Associazione dei medici e dei chirurghi americani, da un altro importante gruppo chiamato “Frontline Critical Care Alliance”. Nessun singolo farmaco funziona da solo, ma certamente funzionano bene in combinazione”, spiega McCullough.

In un documento scritto dallo stesso McCullough lo scorso 11 luglio, dal titolo “10 Reasons to Drop Support or Mandates for Investigational COVID-19 Vaccines”, l’esperto spiega che “i vaccini non funzionano abbastanza bene. Gli attuali vaccini contro il Covid-19 non proteggono a sufficienza dal contrarre il Covid-19 per supportare il loro utilizzo oltre l’attuale partecipazione volontaria al programma promosso dal CDC. Un totale di 10.262 infezioni intercorrenti nelle persone vaccinate è stato riportato da 46 stati e territori americani fino al 30 aprile 2021. Tra questi, 6.446 (63%) si sono verificati nelle donne e l’età media del paziente era di 58 anni. Sulla base dei dati preliminari, 2.725 (27%) delle infezioni intercorrenti nei vaccinati erano asintomatiche, 995 (10%) pazienti sono stati ricoverati e 160 (2%) pazienti sono deceduti.  Tra i 995 pazienti ricoverati, 289 (29%) erano asintomatici o ricoverati per un motivo non relativo al Covid-19. L’età media dei pazienti che sono morti era di 82 anni”.

covid vaccino

“I vaccini contro il Covid-19 non proteggono contro la variante Delta, sempre più prevalente. Nel report sulle varianti di preoccupazione di SARS-CoV-2 nel Regno Unito del 25 giugno 2021, dei 92.056 casi della variante Delta, il 42% era vaccinato. Fortunatamente, tra tutti i casi Delta, c’è stata una mortalità dello 0,3% rispetto alla variante Alfa (britannica) all’1,9%”.

C’è un crescente numero di casi di miocardite o infiammazione cardiaca tra le persone sotto i 30 anni. Il CDC ha tenuto riunioni di emergenza su questo tema e la comunità medica sta rispondendo alla crisi e la FDA americana ha emesso un avviso sui vaccini Pfizer e Moderna per miocarditi. È noto che la miocardite causa lesioni alle cellule del muscolo cardiaco e potrebbe determinare danni cardiaci permanenti che portano ad insufficienza cardiaca, aritmie e morte cardiaca. Poiché questo rischio non è prevedibile e le prime segnalazioni potrebbero rappresentare solo la punta dell’iceberg, nessun individuo sotto i 30 anni in nessuna circostanza dovrebbe sentirsi obbligato a correre questo rischio con gli attuali vaccini genetici, in particolare i prodotti di Pfizer e Moderna. La FDA americana ha fornito un aggiornamento sul vaccino Johnson&Johnson, riguardo il rischio di trombosi cerebrale dei seni venosi nelle donne di età 18-48 associato ad un basso numero di piastrine. Poiché il rischio non è prevedibile, nessuna donna sotto i 48 anni di età in nessuna circostanza dovrebbe sentirsi obbligata a correre questo rischio con il vaccino Johnson&Johson”, scrive l’esperto.

vaccino coronavirus

Le persone stanno morendo e vengono ricoverate in numeri record nei giorni dopo la vaccinazione contro il Covid-19”, spiega McCullough, basandosi sui dati dei VAERS, i sistemi di segnalazione di eventi avversi dei vaccini creato come sistema di allerta nazionale negli USA per rilevare possibili problemi di sicurezza nei vaccini autorizzati nel Paese. Sulla base dei dati VAERS fino al 25 giugno 2021, “ci sono stati 9.048 decessi per la vaccinazione Covid e oltre 26.818 ricoveri riportati per i vaccini Covid (Pfizer, Moderna, Johnson&Johnson). Per confronto storico, dal 1999 al 31 dicembre 2019, i VAERS hanno ricevuto 3.167 segnalazioni di decessi (158 all’anno) negli adulti per tutti i vaccini combinati. Quindi, la vaccinazione di massa contro il Covid-19 è associata ad un aumento di almeno 57 volte su base annua dei decessi dopo i vaccini riportati al VAERS”.

McCullough conclude che “i vaccini genetici sperimentali contro il Covid-19 non sono sicuri per l’uso generale e non possono essere utilizzati in maniera indiscriminata, salvo prova contraria. Si prega di cessare e rinunciare alla pressione, al tormento, agli ordini per la vaccinazione contro il Covid-19”.

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