I concorrenti di Trump col derrière per terra mentre Trump ritorna ai comizi di massa.

I tripli salti mortali dello stato profondo per arginare il sostegno popolare per Trump in vista delle elezioni di medio termine del 2022 e delle presidenziali nel 2024.

Gli specialisti in manipolazione e disinformazione di massa si rendono conto di aver fallito nel tentativo di distruggere il prestigio e la credibilità di Trump, nonostante abbiano attuato una strategia di terra bruciata, tagliando l’accesso di Trump ai social media e ai grandi media (la grande maggioranza) che loro controllano. Oltre che lanciando operazioni di vendetta giudiziaria e provocazioni da stato di polizia.

Il Deep State ha avuto tempo da gennaio a oggi per cancellare Trump.

Ha avuto tutto a sua disposizione - media, apparato giudiziario, controllo e uso dittatoriale delle agenzie e dei ministeri, dispiegamento degli alti vertici militari pagati dal Complesso Militare Industriale, un largo numero di odiatori di Trump inseriti nella leadership dello stesso partito repubblicano e dominanti nel Congresso (a cominciare da Liz Cheney la figlia del corrotto guerrafondaio ora in disgrazia) ecc. ecc.

Risultato:

1) Trump ha superato la prova del fuoco. Ha conservato e aumentato il suo carisma e influenza nella base del partito repubblicano, acquistando un potere di molto maggiore a quello che aveva nel 2016.

2) Ha allargato la sua base di sostegno anche a strati di indipendenti e di democratici a la Kennedy ed ora ritorna ai grandi comizi di massa non solo illeso ma rafforzato.

3) Tutti i pupazzi del deep state che erano stati messi in campo per infangarlo e “cancellarlo” staccandolo dal suo movimento sono caduti, uno dietro l’altro, nonostante le potenti iniezioni di soldi e sostegno mediatico. Per esempio. Il pupazzo Nikki Haley, l’ex vicepresidente Mike Pence. Altri più furbi, come Mike Pompeo, hanno fatto il doppio o triplo gioco. Ma adesso nessuno potrebbe presentarsi come candidato a una qualsiasi posizione che dipende da voti repubblicani senza il sostegno ufficiale di Trump.

4) Nonostante la campagna terroristica (“se dite che c’è stata una frode elettorale nel 2020 vi bolleremo come razzisti, complottisti, terroristi, isti, isti, isti…”) contro la MAGGIORANZA degli americani che dovevano essere “ricondizionati” mentalmente e dimenticare di aver votato per Trump — nonostante la paurosa operazione di lavaggio del cervello, è aumentato il numero di quelli che dichiarano apertamente che le elezioni del 2020 sono state rubate. Le attività dei repubblicani per provare la frode legalmente stanno moltiplicandosi.

5) Trump ha ora una sua struttura ISTITUZIONALE. Un numero ogni giorno crescente di Stati sta rompendo il legame di soggezione dal centro del Deep State a Washington e reclamando i loro diritti come Stati costitutivi degli Stati Uniti. Potenzialmente il loro potere è fortissimo - giuridico, militare (National guard), di polizia (statale, di Contea, di città), economico, diplomatico, scolastico, ecc.

Il primo nucleo di questo potere duale è già operativo e basato sui due Stati di Florida e Texas. A questo zoccolo duro si stanno unendo un numero sorprendente di altri Stati.

Questo è particolarmente importante per la lotta contro la gigantesca frode elettorale del 2020 e per fermare i cartelli criminali del traffico umano nei confini meridionali voluto dai signori del lavoro schiavistico, del traffico di droga e della prostituzione e protetto da innominabili agenzie.

Stati che non hanno un confine col Messico (tra parentesi: la leadership del Messico detesta Biden e rimpiange Trump) stanno mandando la loro guardia nazionale per aiutare Stati come Texas e Arizona. Dato che FBI e altri organi preposti si rifiutano di intervenire.

6) I media del regime stanno perdendo credibilità e clienti a vista d’occhio. Il caso più estremo è quello della Cnn e del Washington Post che è proprietà personale del boss di Amazon e nipote del fondatore di DARPA, Jeff Bezos.

Un articolo della National Public Radio (Deep State soffice) tenta di presentare i concorrenti di Trump nel partito repubblicano. A parte il coraggioso governatore della Florida Ron DeSantis (che forse sarà candidato alla vicepresidenza con Trump) gli altri papabili sono già bruciati. Cioè la Bush-iana Neocon Nikki Haley e il grande Giuda ex vicepresidente e traditore in capo, Mike Pence.

Tuttavia questi concorrenti con poche speranze vogliono rimanere in lizza sperando che il Deep State possa trovare la strada per neutralizzare Trump. Quindi continuano nella pratica schizofrenico-iperipocrita di lodare Trump aspettando il momento opportuno per piazzare la pugnalata alle spalle.

Poi c’è il caso di Mike Pompeo che recita la parte di super trumpiano ma appare in realtà legato mani e piedi al Complesso Militare Industriale - come dimostrò con la sua “operazione iraniana” in complicità con il capo di stato maggiore Mark Milley. Il compromesso Milley è ora impegnato a tempo pieno con l’amministrazione Biden in una ributtante caccia alle streghe (i militari che simpatizzano per Trump) all’interno delle forze armate americane.

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https://www.npr.org/2021/06/26/1010459525/with-trump-holding-rallies-again-the-shadow-2024-republican-campaign-continues

Donald Trump intensifica costantemente gli eventi pubblici, ha tenuto il suo primo comizio sabato sera in Ohio.

“Ci riprenderemo la Camera, ci riprenderemo il Senato", ha detto Trump, parlando davanti a una folla di migliaia di persone in una fiera a Wellington, una città a sud-ovest di Cleveland, in una contea e nello stato dove ha vinto nel 2020 “Miei concittadini americani, il nostro movimento è tutt'altro che finito. In effetti, la nostra lotta è appena iniziata”.

Trump si è scagliato contro “l'indottrinamento di sinistra” nelle scuole, i “media falsi” e i “tiranni” delle Big Tech, e ha difeso la controversa legge sulla carta d'identità degli elettori della Georgia. Ha ricordato le più grandi minacce all'America - frode elettorale e immigrazione illegale - e ha fatto riaffermato che le elezioni del 2020 gli sono state “rubate”. Trump ha lasciato la porta spalancata per candidarsi di nuovo. “Abbiamo vinto le elezioni due volte”, ha detto Trump ai sostenitori. “Potremmo doverlo vincere una terza volta”. Il discorso di 90 minuti è stato scandito da canti di una folla energica: “Trump ha vinto” e “altri quattro anni”.

L'evento si è tenuto a sostegno di un ex consigliere di Trump, Max Miller, che ora è in corsa per il Congresso cercando di spodestare il repubblicano in carica Anthony Gonzales. L'ex presidente ha parlato del traditore Gonzales, che ha votato per mettere sotto accusa Trump dopo l'insurrezione del 6 gennaio. Si è anche scagliato contro la congressista Liz Cheney, il senatore Mitt Romney e altri leader del partito repubblicano che lo hanno tradito - un gruppo che ha descritto come “peggio dei democratici”.

Si prevede che Trump continuerà a fare molti comizi a sostegno dei suoi candidati per le elezioni di medio termine del 2022, poiché i repubblicani cercano di strappare il controllo di una o entrambe le camere del Congresso ai democratici. Dopo di che si tireranno le somme. La popolarità di Trump con la base del partito repubblicano ha bloccato in qualche modo il campo del 2024, ma alcuni stanno cercando di fare altre ipotesi. Proprio questa settimana, altri potenziali candidati presidenziali del GOP hanno fatto apparizioni pubbliche e hanno fatto notizia, mentre si contendono la posizione, se Trump non si candida. In prima fila compare Ron DeSantis, governatore della Florida…