Infine, se
volete, i messaggi di Bergoglio sull’abolizione “morale” della proprietà
privata e sulla destinazione comune di tutti i beni: il papa si candida
a diventare il cappellano militante del nuovo comunismo
terzomondialista. Percorsi diversi ma verso una stessa meta: il
transcomunismo. Aggiungo: finita la lotta di classe, perché sono
diventati loro classe abbiente di potere, il transcomunismo propone ora
la lotta di tasse.
Qualcuno
dirà che il comunismo è finito da trent’anni, anche se sopravvive in
alcune aree, e dunque è grottesco parlare ancora di comunismo. Forse
avete ragione. Però faccio notare che parlano ancora di nazifascismo ed è
morto nel sangue più di 75 anni fa. Se il fascismo è una categoria
eterna, l’ Ur-fascismo come lo definì Umberto Eco, perché non dovreste
credere all’Ur-comunismo, alla sua mutazione transgenica, alle sue
varianti per adattarsi ai nuovi organismi? Se credete alle befane,
credete pure alle streghe…
Visto
che la storia e la cultura qui non c’entrano, ma solo la psicosi, la
paranoia e la loro speculazione, divertiamoci ad applicare il teorema di
Eco al comunismo. Echeggiando il suo testo non fa una grinza in
versione ur-comunismo. Ossia il comunismo è eterno, non è finito col
Muro di Berlino, con la caduta dell’Urss o con la mutazione del Pci in
Pd, ma è vivo e lotta insieme a noi. Il proletario si chiama oggi
migrante, la rivoluzione si fa con gli sbarchi e i diritti civili, le
classi da riscattare sono i neri, le donne secondo il vangelo
femminista, gli omosessuali, i trans e i rom. La nuova umanità futura
verrà dall’utero in affitto; il sistema totalitario in tema di
sorveglianza e commercio globale sarà made in China.
E
chi non la pensa come gli ur-comunisti va bandito dalla società civile,
va criminalizzato ed eliminato da tutti i consessi pubblici, sono quel
che pure al tempo del comunismo si chiamavano le forze oscure della
reazione in agguato. Il comunismo è resuscitato in laboratorio, lotta
sotto falso nome e sotto falso colore: non veste più in rosso ma in
arcobaleno o in fucsia, su fondo nero.
Il
trans-comunismo ha inventato la sua neolingua, nota come politically
correct, in cui le verità vengono distorte, sottoposte a censura, fino a
essere capovolte: tutto ciò che è reale e naturale appare meritevole di
cancellazione e di rovesciamento, fedeli all’essenza del comunismo che
è, dicevamo, l’abolizione della realtà.
Per
difendersi, è necessario tenere viva la memoria storica, ci ricordava
Eco a proposito del fascismo; lo stesso vale per il comunismo, il regime
che ha mietuto più vittime tra più popoli, in più continenti e in un
periodo storico più lungo e a noi più vicino. Il comunismo al potere ha
un record unico: ha ucciso più comunisti di ogni altro regime. A
differenza di tutte le altre dittature del Novecento, fascismo e nazismo
inclusi, il comunismo al potere ha sterminato i suoi stessi popoli e lo
ha fatto in tempo di pace, senza bisogno di inventarsi guerre e razze.
Fummo
in tanti nel secolo scorso a ritenere che non aveva più senso
l’anticomunismo in assenza di comunismo, come non ha senso
l’antifascismo in assenza di fascismo. Ora, però, il quadro muta, da una
parte intervengono i fattori sparsi che abbiamo prima indicato e
dall’altro persiste in modo aggressivo, sotto la formula di odiare chi
odia, il dogma che tra razzismo & fobie sta risorgendo il
nazi-fascismo. Dunque, bisogna attrezzarsi con argomenti adeguati.
Il
comunismo avrebbe una sua nobiltà se fosse realizzato in modo
volontario e scontato sulla propria pelle, dividendo i propri redditi e
proprietà con chi è povero, come fecero i monaci e i francescani; ma la
pretesa aberrante del comunismo è di costringere l’intera società, con
la forza, a caricarsi della furiosa utopia ugualitaria e livellatrice. I
meriti e le capacità non contano, la proprietà è un furto, la ricchezza
un abuso e un privilegio, la nascita in un luogo un puro accidente. Non
mancano cavalli di Troia per l’operazione, dalla benedizione
religioso-umanitaria al sostegno dei colossi finanziari e web. Ogni
tentativo di opporsi a questo nuovo comunismo ogm è demonizzato con la
scomunica polivalente di cui sopra: l’accusa di razzismo e derivati.
Così non puoi più obiettare nulla, devi sottostare all’imperativo del
transcomunismo.
Per
finire, dedico loro la poesia di un ex-comunista, Octavio Paz: “Il
bene, volevamo il bene/raddrizzare il mondo./Non ci mancò la
fermezza:/ci mancò l’umiltà. /Quello che volevamo non lo volevamo con
innocenza./Precetti e concetti, /superbia da teologi:/battere la
croce,/fondare con il sangue,/edificare la casa con i mattoni del
crimine,/decretare la comunione obbligatoria./Alcuni divennero segretari
dei segretari/del Segretario Generale dell’Inferno./ La rabbia s’è
fatta filosofia, /la sua bava ha coperto il pianeta./La ragione discesa
sulla terra/ha preso la forma del patibolo/e in milioni l’adorano”.
Benvenuti nell’inferno umanitario del transcomunismo.
Marcello Veneziani, La Verità 26 maggio 2021