Grande Reset
18 aprile 2021 La Russia dichiara il blocco di tre zone marittime del Mar Nero – Le reazioni di Ucraina NATO e USA La Russia dichiara il blocco di tre zone marittime del Mar Nero – Le reazioni di Ucraina NATO e USA
Di Eliseo Bertolasi Secondo i dati del bollettino del Dipartimento della Navigazione e Oceanografia del Ministero della Difesa della Federazione Russa, pubblicato il 14 aprile, in modo temporaneo, dal 24 aprile al 31 ottobre sarà sospeso l’esercizio del diritto di passaggio per navi da guerra straniere e per altre navi statali in tre regioni del Mar Nero. Si tratta: di un’area marittima che si estende lungo la costa della Crimea (approssimativamente da Sebastopoli a Gurzuf), di un’area rettangolare al largo della costa della penisola di Kerch, nonché di una piccola area marittima vicino al lembo occidentale della Crimea. Non si è fatta attendere la protesta dall’Ucraina: “La Federazione Russa ha annunciato la chiusura dalla prossima settimana fino all’ottobre 2021 di una parte delle acque del Mar Nero in direzione dello Stretto di Kerch per navi da guerra e per altre navi statali con il pretesto di esercitazioni militari. Il Ministero degli Affari Esteri dell’Ucraina esprime la sua ferma protesta in relazione a queste azioni della Federazione Russa e chiede di annullare immediatamente la decisione della chiusura illegale di una parte delle acque del Mar Nero”, – si legge sul sito del Ministero degli Esteri ucraino. Lo stesso dicastero ha inoltre affermato di considerare le azioni della Russia come una violazione delle norme e dei principi del diritto internazionale:
Flotta Russa nel Mar Nero “Inoltre, questo passo è una grave violazione del diritto alla libertà di navigazione garantito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto marittimo. Secondo la Convenzione, la Federazione Russa non dovrebbe ostacolare o interferire con il transito attraverso lo stretto internazionale verso i porti del Mar d’Azov”. Anche la NATO, da Bruxelles, ha esortato la Russia a garantire la libertà di navigazione sul Mar Nero. Oana Lungescu, portavoce della NATO, ha scritto su Twitter: “Siamo preoccupati per le informazioni secondo cui la Russia intende limitare l’accesso a una serie di zone nel Mar Nero e nello Stretto di Kerch. Questo sarà considerato come un’azione arbitraria e come parte del comportamento destabilizzante della Russia. Chiediamo alla Russia di garantire il libero accesso ai porti ucraini nel Mar d’Azov e di assicurare la libertà di navigazione”. Mappa del Mar Nero antistante alla penisola di Crimea
Nel comunicato si sottolinea inoltre: “La militarizzazione della Crimea, del Mar Nero e del Mar d’Azov rappresenta una minaccia per l’indipendenza dell’Ucraina e mina la stabilità nella regione”. “Esortiamo la Russia alla de-escalation immediata, alla cessazione delle provocazioni e al rispetto degli obblighi internazionali”. Dagli USA, il Pentagono attraverso il suo portavoce John Kirby, a sua volta, ha esortato la Federazione Russa ad abbandonare il divieto per le navi straniere di entrare in certo zone del Mar Nero: “Sappiamo che la Russia ha annunciato la sua intenzione di proibire alle navi straniere e statali, fino a ottobre, di passare attraverso lo Stretto di Kerch, il Mar d’Azov e parti del Mar Nero, col pretesto delle esercitazioni militari”. Sempre secondo Kirby, questo è “L’ennesimo esempio di una campagna per indebolire l’Ucraina”: “Chiediamo alla Russia di porre fine alle minacce sulle imbarcazioni nella regione e di fare marcia indietro nell’implementazione del potenziale militare vicino ai confini dell’Ucraina”, aggiungendo: “Abbiamo condotto operazioni con navi da guerra nel Mar Nero, di routine, e questo continuerà”.
Navi USA nel Mar Nero
La Duma di Stato ha invitato Kiev e la NATO a non preoccuparsi. Il deputato della Crimea nella Duma di Stato Mikhail Sheremet ha esortato Kiev e i Paesi della NATO a non agitarsi per la chiusura di parte del Mar Nero: “Bisogna calmarsi, respirare in modo regolare, non agitarsi. La Russia agisce esclusivamente nel quadro del diritto nazionale e internazionale, compreso il diritto marittimo. Considerando la situazione che si sta sviluppando ai nostri confini, siamo costretti a rafforzare e a difendere i nostri territori di confine. Stiamo adottando tutte le misure per garantire la sicurezza, la navigazione nelle nostre acque territoriali e impedire qualsiasi provocazione”. Secondo Sheremet, bloccando sezioni dell’area marittima del Mar Nero, la Russia non si vendica di nessuno, ma lo fa esclusivamente per misure di sicurezza: “Questa è una misura temporanea. Non appena nella regione del Mar Nero si stabilirà una situazione stabile e prevedibile, tutto tornerà al proprio posto”. I Paesi occidentali hanno recentemente espresso preoccupazione per la possibile intensificazione delle “azioni aggressive” da parte della Russia verso l’Ucraina. Washington ha denunciato l’escalation dell’“aggressione russa” e il trasferimento delle truppe russe in Crimea e sul confine orientale dell’Ucraina. Navi russe a Sebastopoli
Il portavoce del presidente russo Dmitrij Peskov ha risposto che la Russia sta spostando le truppe all’interno del suo territorio, quindi a sua discrezione. Secondo Peskov, ciò non minaccia nessuno e non dovrebbe preoccupare nessuno. Mosca più di una volta ha dichiarato di non essere parte del conflitto interno ucraino e auspica che Kiev superi la crisi politica ed economica. Giovedì, la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova ha affermato che la Russia invita a non interpretare le sue esercitazioni militari come una manifestazione di aggressione, essendo state pianificate a tempo dovuto. Secondo Zakharova, la portata di queste manovre non supera gli indicatori degli anni precedenti, inoltre: “Appare di gran lunga più modesta delle esercitazioni delle Forze Armate dell’Ucraina e dei Paesi della NATO”. Fonti: https://ria.ru/20210415/protest-1728455374.html?in=t https://ria.ru/20210416/sudokhodstvo-1728647549.html https://ria.ru/20210416/pentagon-1728661509.html?in=t https://ria.ru/20210416/dostup-1728665890.html Traduzioni di Eliseo Bertolasi
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