Il presidente della Camera alta Valentina Matviyenko, il presidente Vladimir Putin e il presidente della Duma di Stato Sergei Naryshkin

Smascherato il Piano Covid!

La vittoriosa resistenza russa al genocidio nazista neo-pagano, noto col nome di Grande Reset.

L'odio irrefrenabile e la paura che gli oligarchi mondialisti provano per Vladimir Putin sono perfettamente giustificati.

Ancora una volta, come ai tempi della Rivoluzione Francese o della Seconda Guerra Mondiale, la Russia resiste all'oligarchia internazionale e ai suoi tentativi di “Riorganizzazione” (Reset) antiumana del mondo.

La Russia è il punto di resistenza istituzionale contro il nuovo nazismo, il transumanesimo. Naturalmente ci sono focolai di resistenza in tutto il mondo, ma l'importanza della Russia sta nel fatto che è una resistenza istituzionale. È la resistenza di un popolo, di uno stato, di tutto il suo apparato istituzionale. La Russia è libera dal terrorismo covidista. Ha saputo proteggere la sua popolazione dagli effetti fisici della guerra biologica, ma soprattutto ha saputo proteggerla dalla guerra psicologica, dal lavaggio del cervello generalizzato che rischia di spezzare la volontà di sopravvivenza di larga parte delle popolazioni dell'occidente.

Ancora una volta nella storia, assistiamo al crollo del piano oligarchico

La Russia di Putin, unisce alla comprensione strategica delle vere forze in gioco sullo scacchiere internazionale alla capacita' di difesa e di contrattacco. Quante volte la Russia di Putin era stata data per spacciata di fronte all'arsenale di trucchi sporchi elaborati dai feroci ma infantili servizi d'intelligence sedicenti occidentali, ma in realtà strumenti in mano al cancro oligarchico.

Paradosso tra valori cristiani che l'occidente abbandona e che sono difesi dalla Russia dove questi principi si sono incarnati.

Un “nuovo mondo” che la Russia rifiuta.

https://russian-faith.com/

Passaporti COVID non necessari, afferma il portavoce del Consiglio della Federazione Russa

“È sbagliato separare le persone, dare loro diritti diversi, in base ai risultati della vaccinazione”, afferma la portavoce del Consiglio della Federazione Russa Valentina Matvienko.

Secondo un recente sondaggio, quasi il 60% dei russi è contrario ai passaporti COVID.

Secondo il presidente del Consiglio della Federazione Russa Valentina Matvienko, non ci sarà bisogno di passaporti COVID in Russia. Sebbene le cartelle cliniche siano conservate in database elettronici e le registrazioni delle vaccinazioni siano accessibili, non vengono utilizzate a scopo di discriminazione o per garantire diritti speciali.

“Nessuno ha detto che la Russia avrebbe introdotto i passaporti COVID”, ha sottolineato. “Sarebbe inappropriato farlo. È sbagliato separare le persone, dare loro diritti diversi, in base ai risultati della vaccinazione”.

Il presidente della Camera alta Valentina Matviyenko, il presidente Vladimir Putin e il presidente della Duma di Stato Sergei Naryshkin

Quasi il 60% dei russi è contrario ai passaporti COVID, secondo un recente sondaggio condotto. I risultati hanno mostrato che il 59% degli intervistati non sostiene la possibile introduzione di passaporti COVID, il 12% sostiene l'iniziativa e il 29% degli intervistati si è astenuto. In precedenza, un ampio studio internazionale ha scoperto che la maggioranza dei russi mette in dubbio la sicurezza delle vaccinazioni https://russian-faith.com/

Il ministro della Salute russo, Mikhail Murashko, ha dichiarato apertamente che la Russia non renderà obbligatoria l'immunizzazione contro il COVID-19. https://russian-

“La presenza o l'assenza della vaccinazione contro il coronavirus non dovrebbe limitare i diritti dei cittadini”, afferma Alexey Agranovsky, dottore in scienze biologiche, professore del dipartimento di virologia, facoltà di biologia, Università statale di Mosca, suggerisce di concentrarsi sui privilegi per coloro che sono stati vaccinati.

“Chiunque ne abbia urgente bisogno, e soprattutto chi è stato malato, dovrebbe poter viaggiare. L'immunità, secondo i nostri dati, è efficace in tutti i ceppi. Tuttavia, ci sono restrizioni da altri paesi. Per coloro che sono già stati vaccinati ci sono diversi tipi di benefici come sconti sui trasporti, possono essere forniti. Si possono pensare a molti privilegi per interessare la popolazione. Questo è abbastanza fattibile”, ha detto.

In accordo con le dichiarazioni di cui sopra, la Chiesa ortodossa russa ha ripetutamente offerto dichiarazioni pubbliche, rifiutando l'idea della vaccinazione obbligatoria. tps://russian-

Commentando la situazione, il segretario stampa del presidente della Federazione Russa Dmitry Peskov ha osservato che non esiste ancora una posizione ufficiale su questo tema. Dice che i colloqui si stanno svolgendo nel quadro di una discussione tra esperti.