25 Marzo 2021
Pubblicato da Marco Tosatti
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali,
con piacere pubblichiamo questa lettera che abbiamo ricevuto
dall’arcivescovo Carlo Maria Viganò, nella traduzione italiana. Buona
lettura.
§§§
Questa Lettera riflette in larga parte l’intervento che darò ai
partecipanti al prossimo summit “Truth Over Fear: Covid-19, the Vaccine,
and the Great Reset”, organizzato da Patrick Coffin, che si terrà tra
il 30 Aprile e il 1° Maggio 2021. Questo evento importantissimo vede la
partecipazione di oltre venti dei più importanti medici, ricercatori e
avvocati del mondo e fornirà un approccio scientifico e di buon senso
alla pseudopandemia. Tutte le persone hanno diritto al consenso
informato. La registrazione online al summit può essere effettuata qui: www.restoretheculture.com
“TRUTH OVER FEAR:
COVID-19, THE VACCINE,
AND THE GREAT RESET”
Ecce nova facio omnia
Ap 21, 5
Quanto abbiamo appreso sin ora a proposito della pseudopandemia, ci
dà il quadro di una realtà inquietante e di un’ancor più inquietante
cospirazione criminale, ordita da menti traviate. Questa realtà,
tuttavia, non viene presa in considerazione da quanti, ipnotizzati
dall’indottrinamento mediatico, si ostinano a considerare una grave
influenza stagionale come un flagello pandemico, inefficaci le cure
conosciute e miracolosi i cosiddetti vaccini dichiaratamente inutili e
dannosi.
La reputazione delle case farmaceutiche
Sappiamo che i colossi farmaceutici – Astra Zeneca, Pfizer, Moderna,
Johnson & Johnson – non solo non hanno seguito i protocolli ordinari
per la sperimentazione dei farmaci, ma hanno alle loro spalle una lunga
storia di condanne per aver già in precedenza causato gravi danni alla
popolazione, distribuendo vaccini rivelatisi causa di patologie
invalidanti.
Conflitti di interesse
Sappiamo quali siano i macroscopici conflitti di interessi
sussistenti tra le case farmaceutiche e gli organi preposti al loro
controllo: in molti casi, dipendenti di queste aziende sono passati
negli enti che devono approvare e autorizzare l’uso dei farmaci, ed è
difficile pensare che costoro – che spesso continuano ad avere legami
professionali con BigPharma – abbiano la libertà di esprimere una
valutazione equa e prudente. Anzi, abbiamo visto proprio recentemente
con il caso di Astra Zeneca in Europa che la palese nocività del
cosiddetto vaccino – dinanzi alla quale alcuni Stati ne hanno sospeso la
distribuzione – non sono considerati motivo sufficiente dall’EMA
(European Medicines Agency) per vietarne l’adozione. Le recenti
rilevazioni sugli effetti collaterali gravi sono state concepite per
escludere la maggior parte dei casi e soprattutto per ignorare
deliberatamente il rapporto di causalità sussistente tra l’inoculazione
del vaccino e le sue conseguenze a breve o lungo termine.
Immunità per gli effetti collaterali
Sappiamo che, in spregio a qualsiasi principio giuridico e di tutela
della popolazione, le case farmaceutiche hanno preteso l’immunità totale
per i danni che dovessero derivare ai pazienti, ai quali viene chiesto
di firmare, assieme al consenso informato, una forma di liberatoria.
Così, assieme agli scandalosi profitti per la vendita dei vaccini, le
multinazionali del farmaco si garantiscono l’impunità per un’operazione
criminale, condotta con la complicità delle Istituzioni internazionali e
dei Governi.
Segretezza delle clausole contrattuali
Sappiamo che i termini contrattuali degli accordi stipulati dagli
Stati e dall’Unione Europea con queste case farmaceutiche sono
inaccessibili e secretati: nemmeno i Parlamentari ed i rappresentanti
politici possono conoscere le clausole che hanno dovuto approvare a
scatola chiusa. E sappiamo che le stesse case farmaceutiche non solo non
si assumono alcuna responsabilità sugli effetti collaterali, ma
dichiarano di non garantirne l’efficacia, a partire dalla immunità al
virus.
L’origine cinese del virus
Sappiamo che il SARS-CoV-2 è con ogni probabilità un virus prodotto
in laboratorio, con la complicità della dittatura cinese: la quale,
essendo tra i principali finanziatori dell’OMS dopo la Bill &
Melinda Gates Foundation, ha potuto impedire che venisse svolta
un’indagine sull’origine del virus e sulle prime fasi del contagio.
Complicità del personale sanitario
Sappiamo che tutti gli Stati, salvo rarissime eccezioni, si sono
immediatamente adeguati ai più assurdi protocolli sanitari dell’OMS, ad
iniziare dalla sciagurata decisione di non curare i malati all’insorgere
dei primi sintomi, e di sottoporli a ventilazione profonda una volta
che la sindrome influenzale degenerava in polmonite bilaterale acuta. E
questo è avvenuto con l’esecrabile complicità del personale sanitario –
dai medici di base al personale ospedaliero – provocando migliaia di
morti non per Covid, come ci viene detto dal mainstream, ma per l’errata terapia.
Delegittimazione e boicottaggio delle cure disponibili
Sappiamo anche quale sia stata la furiosa campagna contro l’efficacia
delle cure già esistenti, dall’uso del plasma iperimmune ai farmaci che
molti medici, anche in violazione delle norme sanitarie imposte in
questi mesi, hanno ritenuto loro dovere somministrare, con successo, ai
loro pazienti. E non è difficile comprendere che il costo contenuto
delle cure, il fatto che molte di esse non siano soggette a brevetti e
soprattutto la loro immediata efficacia nella cura rappresentano per le
case farmaceutiche e per i loro complici un motivo più che sufficiente
per contrastarle, screditarle e giungere a farne vietare l’uso.
Un progetto pianificato da anni
Sappiamo che per condurre questa operazione criminale – poiché di
crimine contro Dio e contro l’umanità si deve parlare, e non di una
sventurata fatalità – è stata necessaria una pianificazione di anni,
condotta con sistematicità per depotenziare i piani pandemici nazionali,
ridurre drasticamente i posti letto negli ospedali e nelle terapie
intensive, creare una massa di dipendenti ciechi, sordi e muti;
dipendenti, non più medici, che antepongono la sicurezza del posto di
lavoro al loro dovere di curare i malati. Il giuramento di Ippocrate è
stato violato in nome del profitto delle case farmaceutiche e del
perseguimento di un progetto di ingegneria sociale.
Coinvolgimento del sistema sanitario
Sappiamo che per ottenere la complicità dei medici e degli scienziati
non si è solo fatto ricorso al sistema di corruzione e di conflitti di
interessi vigente da decenni, ma anche alla distribuzione di premi e
bonus in denaro. Per fare un esempio, in Italia un medico specializzato
percepisce 60 euro l’ora per inoculare i vaccini nei centri vaccinali;
ai medici di base sono riconosciuti incentivi per ogni paziente fatto
vaccinare; un letto di terapia intensiva viene pagato dal Servizio
Sanitario Nazionale circa 3.000 euro al giorno. È evidente che né i
medici di base, né il personale ospedaliero, né tantomeno le aziende
sanitarie regionali hanno alcun interesse a privarsi di proventi
ingentissimi, dopo che per un decennio la sanità pubblica è stata
demolita in nome di tagli agli sprechi imposti dall’Unione Europea. Per
darvi un’idea, l’Italia ha ricevuto ben 72 inviti da Bruxelles perché
chiudesse tutti i piccoli ospedali che oggi, col pretesto della
pandemia, vengono riaperti e finanziati con i fondi che l’Unione Europea
stanzia in prestito con vincoli e condizionalità che in altri momenti
avremmo giudicato inaccettabili. Eppure quegli ospedali funzionavano
bene, permettevano di offrire un servizio capillare ai cittadini ed
erano in grado di evitare la diffusione del contagio.
Il ruolo fondamentale dei media
Sappiamo che ai media gli Stati hanno concesso finanziamenti, quale
contributo per l’informazione sul Covid. In Italia il Governo Conte ha
stanziato cifre ingenti perché il sistema di informazione nazionale
desse una versione univoca sulla pandemia e censurasse qualsiasi voce di
dissenso. La diffusione dei dati sui contagi e sui decessi è stata
manipolata grossolanamente, facendo credere che i positivi ai test
dovessero essere considerati malati, anche se gli asintomatici non sono
contagiosi – per stessa ammissione dell’OMS e degli organi analoghi
negli Stati Uniti, in Canada, in Australia, ecc. E a fianco di questi
finanziamenti governativi, in molti casi il conflitto di interessi con
le case farmaceutiche ha potuto interferire anche con le scelte delle
emittenti e dei giornali, da un lato perché BigPharma rappresenta uno
dei principali acquirenti di spazi pubblicitari, dall’altra perché essa è
presente nei consigli di amministrazione delle società
dell’informazione. Difficile credere che il direttore di una testata
giornalistica, anche se persuaso della frode pandemica, oserebbe
mettersi contro l’amministratore delegato o privarsi dei profitti
pubblicitari di Pfizer o della Johnson & Johnson.
La responsabilità dei social
Sappiamo che oltre alla complicità dei media si è mossa la macchina
infernale dei social, da Facebook a Twitter, da Google a YouTube, con
un’operazione di censura sfrontata e scandalosa, giunta a cancellare i
profili di eminenti scienziati e di affermati giornalisti, per il solo
fatto di non obbedire ai diktat della narrazione Covid. Anche
in questo caso non stupisce scoprire i rapporti economici e di parentela
sussistenti tra questi colossi multinazionali, divenuti con il tempo
proprietari dell’informazione e arbitri di chi abbia diritto alla
libertà di espressione e chi no.
Cui prodest?
Sappiamo anche chi sono i primi beneficiari della pandemia, in
termini economici: gli usurai delle banche, che hanno il potere di
tenere in vita aziende allineate ideologicamente e allo stesso tempo di
far fallire piccole realtà imprenditoriali che rappresentano un
fastidioso intralcio all’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale. Queste
piccole aziende, diffuse soprattutto nel Vecchio Continente ed in modo
particolare in Italia, costituiscono il tessuto sociale e l’identità
economica di molte nazioni. La loro diffusione capillare disturba le
multinazionali della grande distribuzione, da Amazon a JustEat, che in
periodo di lockdown hanno aumentato i propri profitti in modo
scandaloso in danno delle normali attività commerciali. Poiché quel
libro che potevamo comprare dal librario all’angolo ora lo dobbiamo
ordinare online, assieme al pranzo, al toner della stampante, al
detersivo per la lavastoviglie. Questa new economy si è imposta
con prepotenza nell’arco di poche settimane grazie alla concomitante
chiusura dei negozi e al divieto di circolazione imposto ai cittadini.
La scuola
Sappiamo che la necessità di indottrinare le giovani generazioni non
poteva escludere da questo piano anche l’istruzione scolastica e
universitaria, che oggi viene impartita a distanza con gravissime
conseguenze psicologiche per i bambini e i ragazzi. Questa operazione
pone oggi le premesse per far sì che un domani si possa unificare
l’insegnamento offerto via internet, decidendo quali siano gli
insegnanti che possono tenere le lezioni e cosa debbano dire; e non mi
stupirei se a breve questa forma univoca di istruzione prevedesse un
numero sempre più esiguo di docenti: un solo professore di Storia per
tutti gli allievi di una nazione, con un programma definito e
controllato. Non è questa un’eventualità così remota quando qualsiasi
studente viene obbligato a connettersi online e non può più avvalersi
del professore della sua scuola, costretto al pensionamento o
allontanato dall’insegnamento perché non si adegua agli ordini del
potere. Né ci possiamo stupire se i nuovi docenti saranno degli
ologrammi che elaborano algoritmi o inquietanti intelligenze artificiali
che indottrinano milioni di ragazzi, alla teoria gender, alla dottrina
LGBT e a tutte le aberrazioni morali di cui abbiamo avuto anticipazione
in questi anni.
I promotori della pandemia
Sappiamo chi sono i teorizzatori della pandemia come instrumentum regni,
da Bill Gates a George Soros, in una rete di complicità e di interessi
talmente vasta e organizzata da rendere praticamente impossibile
qualsiasi misura di contrasto. Assieme a loro troviamo il più
inquietante repertorio di organizzazioni sedicenti filantropiche e di
lobby di potere, come il World Economic Forum con Klaus Schwab, l’OMS e
tutte le sue ramificazioni nazionali, la Commissione Trilaterale, il
gruppo Bildelberg, il Council for Inclusive Capitalism capeggiato da
Lady Lynn Forester de Rothschild e sotto la direzione spirituale di
Bergoglio e, più in generale, la falange di multinazionali, banche e
gruppi di potere che fanno capo a questa cupola di cospiratori. Non ci
si stupisca se, in perfetta coerenza con i piani di costoro, si muovono
anche le sette e i movimenti satanisti mondiali, ad iniziare dalla
Chiesa di Satana, che esalta l’aborto come rituale propiziatorio per la
fine della pandemia, esattamente come BigPharma impone pseudovaccini
prodotti con feti abortivi.
Asservimento della Gerarchia cattolica
Sappiamo infine – e questo è certamente l’aspetto più sconvolgente –
che in questo piano è presente anche parte della Gerarchia cattolica,
che in Jorge Mario Bergoglio trova un obbediente predicatore della
narrazione pandemica e il principale sponsor dei vaccini, che non ha
esitato a definire «un dovere morale» nonostante le gravissime criticità
etiche e religiose che essi implicano. Bergoglio è giunto a farsi
intervistare dal vaticanista Domenico Agasso, in una conversazione
raccolta in un libro dal titolo Dio e il mondo che verrà, per
raccomandare alle masse la somministrazione del siero genico e fornire
un autorevole quanto sciagurato avvallo all’ideologia del mondialismo. E
sin dallo scorso Marzo 2020 la Santa Sede si è dimostrata perfettamente
allineata al piano globalista ordinando la chiusura delle chiese, la
sospensione delle celebrazioni e l’amministrazione dei Sacramenti. Se
questo non fosse realmente accaduto, ed anzi si fosse udita una forte
condanna di questo progetto antiumano e anticristico, difficilmente i
vertici della Chiesa Cattolica avrebbero accettato di sottomettere le
moltitudini alle assurde limitazioni delle libertà naturali, in nome di
un asservimento non solo ideologico, ma evidentemente anche economico e
sociale.
Non dimentichiamo che, quale controparte della perdita di fedeli
nelle chiese ed alla conseguente drastica riduzione delle offerte per le
Conferenze Episcopali, vi dev’essere necessariamente una forma di
finanziamento alternativo che non tarderemo a scoprire. Penso che in
questa operazione non sia estranea né la Cina comunista, né la de
Rothschild, né Bill e Melinda Gates (che, come appreso da fonte
autorevole, avrebbero aperto un conto allo IOR), né la rete di partiti e
movimenti sedicenti democratici – la Sinistra internazionale –
obbediente all’ideologia globalista. D’altra parte, il Great Reset
prevede l’instaurazione di una Religione Universale, ecumenica,
ecologica e malthusiana, che vede in Bergoglio il suo naturale leader,
come riconosciuto recentemente dalla Massoneria. L’adorazione della pachamama in Vaticano, l’accordo di Abu Dhabi, l’Enciclica Fratelli tutti
e il prossimo sabba di Astana vanno tutti in questa direzione,
compiendo quell’inesorabile processo dissolutorio della Chiesa iniziato
con il Concilio Vaticano II.
Se qualcosa non serve, serve ad altro
Occorre riconoscere che l’apparente illogicità di quanto vediamo
accadere – cure preventive boicottate, terapie erronee, vaccini
inefficaci, lockdown senza utilità, uso di mascherine
assolutamente inutili – acquisisce perfetta razionalità non appena si
comprende che il fine dichiarato – sconfiggere la presunta pandemia – è
una menzogna, mentre il fine reale è appunto la pianificazione di una
crisi economica, sociale e religiosa usando come strumento una
pseudopandemia provocata ad arte. Solo così si comprende la simultaneità
e univocità dei provvedimenti adottati dai vari Paesi, la medesima
narrazione dei media, il comportamento dei leader politici. Vi è un
unico copione sotto un’unica regia, che si avvale della collaborazione e
della complicità di politici e governanti, medici e scienziati, Vescovi
e sacerdoti, giornalisti e intellettuali, attori e influencer,
multinazionali e banchieri, dipendenti pubblici e speculatori. Profitti e
guadagni sono strumentali a questo scopo, perché comprano e si
assicurano la fedeltà dei subalterni; ma questa guerra – non
dimentichiamolo mai! – è una guerra ideologica e religiosa.
Due mondi opposti
Questa crisi serve per creare le condizioni necessarie a rendere
inevitabile il Great Reset, ossia la transizione dal mondo basato sulla
civiltà greco-romana e sulla Cristianità ad un mondo senz’anima, senza
radici, senza ideali. In pratica, il passaggio dal Regno di Cristo al
regno dell’Anticristo, dalla società virtuosa che punisce i malvagi alla
società empia e viziosa che punisce i buoni. Perché quella detestabile
idea di uguaglianza che ci è stata instillata dai liberi pensatori prima
è servita a mettere sullo stesso piano bene e male, giusto e ingiusto,
bello e brutto, col pretesto di riconoscere libertà di espressione; oggi
essa serve per promuovere e addirittura rendere obbligatorio il male,
l’ingiustizia e ciò che è brutto, per delegittimare e proibire il bene,
la giustizia e la bellezza. Coerentemente con questa visione, anche
l’ecumenismo – inizialmente introdotto nel sacro recinto dal Concilio
col pretesto di avvicinare eretici e scismatici – mostra oggi la sua
carica anticristica, inglobando in un pantheon infernale tutte le false
religioni ma proscrivendone la Religione Cattolica Apostolica Romana,
perché essa l’unica vera e in quanto tale è inconciliabile con l’errore
dottrinale e la deviazione morale. Dobbiamo quindi comprendere che, se
assisteremo passivamente ai cambiamenti in corso e ci lasceremo imporre
l’ideologia globalista in tutte le sue più abbiette declinazioni,
verremo presto considerati criminali, hostes publici perché
fedeli a un Dio geloso, che non tollera commistioni con gli idoli e con
le prostituzioni. L’inganno della libertà, dell’uguaglianza e della
fraternità propagandate dalla Massoneria consiste proprio nell’usurpare
il primato di Dio per darlo a Satana, con il pretesto apparente – e
comunque erroneo e immorale – di mettere Dio e Satana sullo stesso piano
in modo da consentire una presunta libertà di scelta che moralmente non
esiste. Ma lo scopo finale, quello vero e inconfessabile, è
fondamentalmente teologico perché l’autore della ribellione è sempre il
medesimo, l’eterno Sconfitto.
Nemo propheta in patria
Certo, quello che vediamo accadere oggi sotto i nostri occhi poteva
esser compreso e previsto da anni, se solo avessimo prestato attenzione a
quanto i teorizzatori del Great Reset dichiaravano impunemente. In
realtà chi aveva denunciato questo piano, oggi in via di realizzazione, è
stato definito complottista, ridicolizzato o fatto passare per pazzo,
ostracizzato dall’informazione mainstream e criminalizzato,
allontanato dalle cattedre universitarie e dalla comunità scientifica.
Oggi comprendiamo quanto lungimiranti fossero gli allarmi lanciati, e
quanto potente sia la macchina organizzativa messa in campo dai nostri
avversari. In nome della libertà, ci siamo abituati a vederci privati
del diritto di parola e di pensiero, e si va già concretizzando il
tentativo di patologizzare il dissenso per legittimare campi di
detenzione e vincolare spostamenti e attività sulla base del passaporto
sanitario.
Dissonanza cognitiva
Davanti alla realtà, tuttavia, è difficile comprendere il motivo per
cui l’intera popolazione mondiale si sia lasciata convincere
dell’esistenza di un virus pandemico ancora da isolare ed abbia potuto
accettare supinamente delle limitazioni alla propria libertà che in
altri momenti avrebbero portato la rivoluzione e le barricate nelle
strade. Ancor più incomprensibile non è tanto l’assenza di una vera e
propria reazione sociale e politica, ma l’incapacità di vedere la realtà
in tutta la sua cruda evidenza. Ma questo è dovuto, come sappiamo,
all’azione scientifica di manipolazione delle masse che ha portato
inevitabilmente a quel fenomeno che la psicologia sociale chiama
«dissonanza cognitiva», ossia la tensione o il disagio che proviamo
dinanzi a due idee opposte e incompatibili. Lo psicologo e sociologo
Leon Festinger dimostrò che tale disagio ci porta a elaborare queste
convinzioni secondo tre modalità, in modo da ridurre l’incongruenza
psicologica che la dissonanza determina: cambiare il proprio atteggiamento, cambiare il contesto o cambiare il comportamento.
La persona comune, non riuscendo a comprendere né tantomeno a
riconoscere razionalità in quello che i media diffondono ossessivamente
sul Covid, accetta l’assurdità di un virus influenzale presentato come
più devastante dell’ebola, perché non vuole accettare che i suoi
governanti stiano mentendo spudoratamente, con lo scopo di ottenere la
distruzione sociale, economica, morale e religiosa di un mondo che
qualcuno ha deciso di cancellare. Non sa accettare che la menzogna possa
esser spacciata per verità, che i medici non curino ed anzi facciano
morire i pazienti, che i magistrati non intervengano per i crimini e le
violazioni palesi, che i politici siano tutti obbedienti ad una lobby
senza volto, che Bergoglio voglia demolire la Chiesa di Cristo per
sostituirla con un’infernale parodia massonica. Così, per questa volontà
di non accettare l’inganno e di non voler quindi prendere posizione
contro di esso e contro i suoi propagatori, egli si rifugia nella comoda
narrazione mainstream, sospendendo il giudizio e lasciando che
altri gli dicano cosa pensare, anche se irrazionale e contraddittorio.
Miliardi di persone si sono rese volontariamente schiave, vittime
sacrificali al Moloch mondialista, lasciandosi persuadere
dell’ineluttabilità di una situazione surreale e assurda. Anzi: proprio
l’assurdità di quanto vediamo e di quello che ci viene detto sembra dare
maggior forza alle ragioni di chi, dopo duecento anni di rivoluzioni in
nome della presunta libertà, accetta la tirannide come un fatto normale
e sale verso il patibolo con la rassegnazione di chi, in fondo, si è
convinto di essere in qualche modo colpevole.
Suscita non minor sgomento il comportamento di quanti, in spregio a
qualsiasi evidenza scientifica, pensano di poter risolvere questa crisi
deplorando l’inefficienza nella distribuzione dei vaccini, o di porre
rimedio ai danni del lockdown garantendo sussidi alle aziende e
ai lavoratori. Costoro insomma vorrebbero scegliere se essere
giustiziati mediante impiccagione o ghigliottina, senza nulla eccepire
sulla legittimità di questa condanna. E subito si inalberano non appena
qualcuno formula obiezioni, tacciandolo di cospirazionismo o di
negazionismo, proclamandosi favorevole ai vaccini e dando attestazioni
di fedeltà all’ideologia dominante. E non si accorgono che proprio nello
stanziare sussidi alle aziende danneggiate dal lockdown essi
legittimano quel reddito universale teorizzato dal Great Reset e
fortemente auspicato anche dal Vaticano; non si accorgono che non può
esistere un vaccino per un virus mutante, e che l’antigene che dovrebbe
garantire l’immunità ad una sindrome influenzale non può esistere,
finché il virus non viene isolato e non solamente sequenziato. Essi
ricordano quanti, in ambito cattolico, deplorano le derive dottrinali e
morali di Bergoglio, senza comprendere che sono in perfetta coerenza con
le basi ideologiche del Concilio. Anche qui, come vediamo, la
razionalità viene annullata per far posto alla dissonanza cognitiva e accettare l’assurdo.
L’uomo non è un automa
Vi è però un elemento di cui i cospiratori non hanno tenuto conto: la
debolezza umana da un lato e la potenza di Dio dall’altro. La debolezza
umana farà sì che alcuni dei complici di questa congiura non siano del
tutto obbedienti agli ordini impartiti, o che pensino di poter ricavare
un vantaggio personale dalla pseudopandemia facendo venire alla luce
imbrogli e corruzione; alcuni penseranno prima al proprio interesse,
altri imporranno l’obbligo vaccinale a chiunque, ma avranno qualche
scrupolo quando si tratterà di vaccinare i figli o il genitore anziano;
alcuni temeranno che la farsa pandemica possa in qualche modo
coinvolgerli nello scandalo, e inizieranno a confessare e a parlare;
altri verranno usati e poi saranno messi brutalmente da parte, e questo
susciterà in loro la volontà di vendetta e li porterà a svelare i
retroscena del piano. Un po’ alla volta questo colosso dai piedi di
argilla crollerà, inesorabilmente, sulle proprie menzogne e sui propri
delitti.
Un salutare ammonimento
Dall’altro lato vi è la potenza di Dio. Alcuni di noi, all’inizio,
credevano che la pandemia fosse reale e con spirito soprannaturale
pensavano che essa fosse in qualche modo una punizione divina per le
gravissime colpe dei singoli e delle nazioni: chiedevano atti di
riparazione e preghiere per invocare la fine della pestilenza. Dinanzi
all’evidenza che non vi è nessuna pandemia e che i decessi sono stati
causati deliberatamente per ingigantirne gli effetti sulla percezione
della popolazione, possiamo considerare il Covid come un flagello non in
sé, ma per tutto ciò che esso ha mostrato: il piano di Satana per
l’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale, che dovrebbe condurre al
regno dell’Anticristo. Il Signore ci mostra, con la severità del Padre,
che ancora vuole ammonire i Suoi figli e l’umanità traviata circa le
conseguenze del peccato. Ci fa vedere quale mondo ci aspetta se non
sapremo convertirci, abbandonando la via della perdizione e facendo
ritorno a Lui, all’obbedienza alla Sua santa Legge, alla vita della
Grazia.
La risposta dei Cattolici
Ma perché le nazioni tornino a Dio, occorre che i suoi membri Gli
appartengano già. Perché Cristo sia Re delle nazioni, occorre che Egli
regni nelle nostre anime, nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità. E
che regni anzitutto nella Santa Chiesa, sui suoi Ministri, sul Papa e
sui Vescovi. Finché il Dio vivo e vero sarà oltraggiato con l’esser
posto al fianco degli idoli e dei demoni, non potremo sperare che la
Misericordia divina metta fine a questo flagello e che sbaragli il
nemico.
Sia questo periodo di preparazione alla Santa Pasqua un momento di
santi propositi per tutti noi: nella penitenza, nel digiuno e nel
sacrificio dobbiamo giungere ai piedi della Croce e contemplare nella
Passione del nostro Salvatore l’atto di vittoria sul Maligno. Facendo
crocifiggere il Redentore sul legno della Croce, Satana ha segnato la
propria sconfitta, che dev’esser resa definitiva con la fine dei tempi
ma che è certissima e inesorabile.
Torniamo a Dio! Torniamo alla Fede integra e pura, senza compromessi
con la mentalità del mondo. Torniamo alla Morale cristiana, alla santità
di vita, alla purezza dei costumi. Il numero dei giusti tratterrà la
destra dell’Onnipotente e permetterà alla Chiesa di affrontare il
Calvario della persecuzione finale con la stessa dignità con cui il Suo
Capo l’ha preceduta. Poiché la Croce è la via regale che conduce alla
gloria della Resurrezione. La via larga e comoda è quella che vediamo
oggi, e purtroppo sappiamo bene dove conduce. Ci assista in questi
momenti epocali la protezione potente della Vergine Santissima, nostra
Signora e Regina: sia Ella nostra Condottiera in questo combattimento
spirituale, assieme a San Michele Arcangelo e all’intera Corte celeste.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
25 Marzo 2021
In Annuntiatione Domini
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